Il primo a scartare qualsiasi accelerazione sulla cosiddetta “ipotesi Draghi” è il diretto interessato. Mario Draghi è uomo avvezzo al potere, al comando e alla gestione di dossier scottanti e complessi e non parla lo stesso linguaggio compromissorio dell’attuale legislatura e del presente mondo politico italiano.
Decisionista per sua natura, è sicuramente la figura italiana maggiormente in grado di farsi intendere come leader da personalità come Emmanuel Macron e Angela Merkel, ma nel contesto della “crisi” più incerta e assurda degli ultimi anni il passaggio del timone del governo da Giuseppe Conte a lui in caso di naufragio dell’esecutivo giallorosso non è affatto scontata.
Nessun commento:
Posta un commento