sabato 31 luglio 2021

Italia - C'è il semestre bianco, arrivano i "picconatori" e parte l'assalto a Mario Draghi

Mario Draghi l’aveva capito in tempi non sospetti: «Il semestre bianco di fatto è già cominciato - diceva una settimana fa - perché già adesso non ci sarebbero i tempi tecnici per sciogliere le Camere». Da giovedì si può dire lo abbiano capito anche i partiti della sua variegata maggioranza, che mai come nelle otto lunghissime ore del Consiglio dei ministri sulla riforma della Giustizia ne avevano messo in discussione la leadership. Il «liberi tutti» tanto temuto, insomma, è arrivato. E aver troncato parti della riforma Cartabia per andare incontro ai desiderata delle varie forze politiche costituisce un precedente pericolosissimo. Cosa accadrà nelle prossime settimane quando il governo sarà alle prese con riforme e decisioni potenzialmente ancora più divisive? Fino a qualche giorno fa, di fatto, Mario Draghi aveva fatto il bello e il cattivo tempo. Sulle macerie di partiti alla ricerca d’autore, aveva imposto il suo decisionismo, all’insegna dell’one man show. Un atteggiamento palese soprattutto sulle nomine, quando con un tratto di penna il premier aveva cancellato l’era Conte (leggasi Arcuri e Vecchione) senza che i Cinquestelle potessero proferire parola. O aveva deciso in beata solitudine una partita generalmente delicatissima per la politica come quella dei vertici Rai.

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