Italia - Mutui, torna il «cap»: ma se i tassi salgono non si risparmia rispetto al fisso I calcoli da fare
Spariti completamente dal mercato quando la forbice tra mutui variabili e fissi era di pochi decimi di punto, i mutui variabili con il cap stanno tornando nel catalogo delle banche. Si
tratta di prodotti che in teoria presentano il vantaggio di un tasso
minore rispetto a quello dei fissi con un limite alla salita della rata
in caso di aumento dell’Euribor, ma che nella pratica costano certamente
più dei variabili standard mentre non danno nessuna garanzia di
consentire un risparmio rispetto al fisso. Se teniamo come
riferimento la rata media del fisso a 20 e 30 anni calcolata sulla
rilevazione del 20 luglio che potete leggere QUI emerge infatti che di qui a cinque anni in caso di forte rialzo dei tassi in nessun caso il cap permetterebbe di risparmiare rispetto al fisso, mentre nell’arco temporale del decennio solo il mutuo di Crédit Agricole a trent’anni presenterebbe un lieve vantaggio. Sono numeri che inducono a valutare con molta attenzione l’ipotesi di scegliere un prodotto di questo tipo.
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