sabato 25 febbraio 2023

Italia - Alassio, Elezioni comunali 2023 del prossimo maggio, Melgrati punta al poker. Indiscrezione clamorosa: “Maxi coalizione con Casella-Leone per sfidarlo” .

 

Alassio : Melgrati, Casella, Leone

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(ndr Alassio Futura): tre personaggi della politica locale che sarebbero deleteri per il bene futuro di Alassio e spiego perchè: 

1) Melgrati alimenta solo il suo "cerchio magico" di stipendiati con denaro pubblico nascondendosi dietro l'escamotage degli "incarichi fiduciari", quando non ha altra via per incaricare qualcuno a fare qualcosa di ben retribuito con il denaro dei cittadini alassini, questo riguarda anche la socia della sua compagna che si è vista attribuita la gestione del Festival della Cultura, dopo la presentazione di una proposta di gestione, a cui pare nessun altro fosse interessato, eppure Alassio è un bel nome nel mondo turistico e culturale, arrivata dal nulla o meglio atterrata ad Alassio con una nuova società costituita in fretta e furia nel gennaio 2021 a Bardonecchia (provincia di Torino, al culmine della Val Susa prima del Traforo del Frejus) e, dopo solo due mesi, assegnataria di tale pesante incombenza.

Tralasciamo la vicenda dell'incarico fiduciario dell'avv. Parodi alla Sca, di cui le cronache giudiziarie hanno finora dato conto nel 2022, oggi assegnatario di una fiammante nuova "suv" Qashqai a noleggio come previsto nella "lex specialis", in virtù del suo ruolo di Direttore Generale di Sca, con qualifica dirigenziale e contratto nazionale dirigenti, che quest'anno parte da 75mila euro lordi, a cui vanno aggiunti altri 20mila euro circa di contributi versati dalla dante causa Sca-Acquedotto, oltre, come detto qui più sopra il noleggio della vettura, come previsto dal bando di selezione e assunzione, da cui risultò vincente il Parodi su svariati candidati, alcuni dei quali anche pluri-laureati e accompagnati da curricula di alto e altissimo profilo professionale ed esperienziale: quindi si può ragionevolmente ipotizzare un costo totale lordo assai prossimo ai 100mila euro o li appresso. Evviva Melgrati e i suoi incarichi "fiduciari", come lo stesso ebbe a precisare con veemenza durante un Consiglio comunale successivo alla nomina del Parodi per lo stesso incarico, tant'è che ragionando, viene da interrogarsi... "ma se si tratta di un incarico fiduciario, quale sia stato il senso di fare un bando, sostanzialmente inutile, di selezione, perchè ampiamente superato dalla scelta fiduciaria e insindacabile se non dalla Magistratura ? Viene, infine, da chiedersi "fiducia in base a cosa?!?!" Alla conoscenza da giovani ?!? Alle lunghe sciate sulla neve con lo SciClub ?!?! O cos'altro ???   

2) Jan Casella, un bravo giovane, inesperto a dir poco e messo nel suo ruolo da chi non è ben chiaro, gode di una specie di cabina di regia che lo foraggia di qualche argomentazione, a volte buona a volte meno, da far presente in Consiglio comunale, insomma, anzi troppo bravo, tanto che non sa distiguere con certezza matematica tra una interrogazione e una mozione e per tutta risposta l'astuto sindaco di lunga carriera Melgrati approfitta di questi errori per fare dei pistolotti autopromozionali  che si rivoltano alla fine contro l'ìnterrogante, tanto che il povero Jan spesso sorride a volte sbotta attribuendo una "supercazzola" al sindaco, ma peggio spesso fa affermazioni destituite di ogni fondamento come nell'ultimo Consiglio comunale del 2022 tenutosi il 29 dicembre u.s. , dove rivolto al sindaco Melgrati, sollevava l'obiezione di "come avrebbe fatto l'amministrazione Melgrati, essendosi ritrovata da settembre scorso con due Direttori generali in Sca - Acquedotto"... un' affermazione non vera e quindi destituita di ogni senso sia di logica politica sia di strategia, grazie anche alla correzione di rotta della immarcescibile avv.ssa Preve, presidente del Cda di Sca, che dopo aver nominato un tal ingegnere di Savona nel ruolo di Direttore generale pro tempore della detta società lo scorso Aprile 2022, trascorso qualche giorno, qualcuno competente e attento fece notare che il Cda sempre della Sca, per Statuto, non può nominare il Direttore Generale se non dietro delega dei Soci, ovvero i rappresentanti dei Comuni, quindi sostanzialmente i sindaci: così la stessa avv.ssa Preve è corsa ai ripari all'inizio di Maggio 2022 annullando "in autotutela" la nomina del professionista, che alcuni, forse invidiosi, sostenevano essere stato nominato come presunta marchetta politica a favore della quota Lega. Peraltro poi il professionista è stato arruolato un paio di mesi dopo sempre per volere della avv.ssa Preve, in conto forza lavoro, sino alla fine 2022 o poco più, con un compenso professionale di svariate migliaia di euro / mese. Da tenere presente che la Sca - Acquedotto, un paio d'anni fa, aveva un bilancio lordo di circa 6 milioni di euro e un conto perdite per mancati incassi dovuti a bollette impagate da anni e partite di giro mai regolate di oltre 4milioni di euro circa, il che, se raffrontato ai circa 6milioni di giro, era un pessimo e preoccupante biglietto da visita. Certo c'è stato anche il Covid, ma questo è un altro discorso... Tornando al nostro virgulto della politica cittadina, questo non è l'unico caso in cui il baldo alfiere della sinistra alassina è inciampato, peraltro ultimamente si lamenta di essere visto come troppo a sinistra, poverino, per sua stessa ammissione "gli danno del comunista": si lagna l'interessato e quindi ora vorrebbe rifarsi una verginità politica, cercando una nuova alba così come il Pd cerca una nuova veste, illudendosi che diventando democristianamente "uno facente parte dei moderati", potrebbe essere meglio visto, ma rimane sempre il fatto che la sua mail sia "guevara@XXX" , creata in memoria del combattente "Che Guevara"! Sogni di gioventù...

3) Ultima, ma non ultima, la sig.ra Lucia Leone, ex collaboratrice nella segreteria dell'amico Angelo Vaccarezza, sparata qualche anno addietro in Regione Liguria (in Paradiso non si sale senza santi protettori), nel gruppo appunto di Vaccarezza a supporto del governatore Giovanni Toti, a quanto è dato sapere sembra aver abbandonato in gran silenzio, sin dalla scorsa estate, il suo "talent scout" Angelone da Loano (non me ne voglia Angelo, se scherzo un pò, lui sa che lo considero uno capace, in un mondo quello della politica locale, come si dice qui, di molti "nulli", sempre politicamente parlando), perchè esausta dei ritmi della politica regionale e anche, comprensibilmente, affranta dai lunghi trasferimenti quotidiani "Alassio - Genova" e ritorno, che alla fine pesano, a fronte di compensi in segreteria che non hanno molti numeri davanti agli zeri...  e ora, come ovvio, è alla ricerca di una nuova collocazione come assessora, vice-sindaca, forse sindaca, la velleità di essere prima donna sindaco di Alassio, ben retribuita visti anche gli aumenti dei tariffari promulgati da Roma lo scorso anno, per i partecipanti all'agone della politica. 

Fabio Lucchini  

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L'articolo di IVG.it

Si vota il 14-15 maggio: a sorpresa potrebbe esserci un testa a testa, ma sono tanti i nodi da sciogliere. Ecco la situazione, tra voci e indiscrezioni  

Alassio. “Ho fatto il Triplete come l’Inter”, aveva dichiarato dopo l’ufficialità del terzo mandato da sindaco. Ma si sa, usando una metafora a metà tra il calcio e la politica, le vittorie passate restano nei musei, mentre il presente si gioca nuovamente nelle urne. 

Si vota il 14-15 maggioMarco Melgrati si ricandiderà, non è certo un mistero, questa volta inseguendo il poker: il quarto mandato. Tutta la curiosità ora gravita attorno ai possibili componenti della sua squadra e, soprattutto, ai rivali. 

L’indiscrezione più clamorosa (alimentata da voci sempre più insistenti) parla di una possibile corsa a 2 tra lo stesso Melgrati e una maxi coalizione civica, sotto la regia di Jan Casella e Lucia Leone. E qualcuno avrà dovuto rileggere un paio di volte i nomi per accertarsi di non essersi sbagliato.

Due anime che potrebbero apparire molto distanti: Jan, da sempre accostato alla sinistra (pur senza aver mai avuto la tessera del Pd), e Leone di centrodestra, prima tesserata di Forza Italia, poi molto vicina a Toti e oggi fresca di tesseramento in Fratelli d’Italia. I ben informati parlano di incontri, pranzi e cene ad hoc per riuscire in un’impresa non certo semplice: mettere insieme una coalizione formata da anime di destra e di sinistra, convincendole a mettere da parte la tessera di partito e, soprattutto, a convergere su più punti. 

Oltre a questo, inoltre, mancherebbe giusto un “piccolo” tassello, il principale: il nome di un candidato sindaco unitario. Non si conosce ancora, ma tra le ipotesi più forti pare circoli quello di una donna, appartenente ad una famiglia storica di Alassio, i cui membri hanno già rivestito importanti incarichi amministrativi. 

Tutte ipotesi, va precisato, condite anche da tantissimi se. Basti pensare che alcuni addetti ai lavori l’hanno già etichettata come “mission impossible” e sono pronti a scommettere che il progetto deflagrerà prima ancora di nascere ufficialmente. 

Di sicuro, come si evince anche dalle indiscrezioni, il cdx sarà nuovamente spaccato ad Alassio, non come 5 anni fa ma con risvolti differenti. Andando ad analizzare la situazioni, da una parte c’è Fratelli d’Italia con due soggetti forti in amministrazione (Franca Giannotta e Rocco Invernizzi, si ricandideranno con Melgrati) e Leone che, invece, coalizione o no, sarà avversaria (salvo clamorosi dietrofront). 

La Lega si può dire che sia uscita “spelacchiata” invece da questi 5 anni perché dopo l’uscita del segretario Antonio Caviglia (non si candiderà) ha perso letteralmente i pezzi: da oltre 20 iscritti oggi si ritrova con Roberta Zucchinetti, attuale presidente del consiglio (probabile si ripresenti con Melgrati), Igor Colombi (presidente Gesco) e Matteo Aicardi (probabilmente non correrà). 

Capitolo finale sui cosiddetti “totiani”: gli “arancioni”, insieme alla Lega, erano stati i principali rivali di Melgrati nel 2018, appoggiando Canepa e sancendo la spaccatura, mentre oggi, complice anche la scelta di Leone, si ritrovano numericamente in netta difficoltà. 

Il csx, invece, tessere o no, ormai da anni ad Alassio viene identificato nella figura di Casella, tanto giovane quanto preparato (da mesi, tra le altre, porta avanti una vera e propria crociata in favore della sanità pubblica) e la sinistra non governa Alassio ormai da oltre 10 anni (con Roberto Avogadro).

In tanta divisione e incertezza, effettivamente la nascita di una maxi-coalizione “anti Melgrati” appare più che una possibile soluzione. 

Ma anche se il progetto, alla fine, non dovesse andare in porto, appare probabile che questi 3 “attori” (Melgrati, Leone e Casella), in parte uniti o separati, ricopriranno un ruolo chiave nella delicata partita delle elezioni alassine. 

Bocche cucite di rito, una prassi in questa fase in attesa delle ufficialità, ma quel che appare (quasi) certo è che nel parlamentino alassino si verificherà comunque una sorta di rivoluzione: basti pensare che dei candidati sindaco del 2018 (Enzo Canepa, Aldo Demichelis, Giovanni Parascosso e Loretta Zavaroni), esclusa la ricandidatura di Melgrati, probabilmente nessuno si ripresenterà, anche se non si esclude un possibile riavvicinamento tra Melgrati e il suo ex assessore Zavaroni. 

Infine, capitolo a parte, merita la figura del vicesindaco Angelo Galtieri: complice lo stop imposto dalla Severino, ha già assaporato la poltrona di sindaco per oltre 1 anno, ma restando sempre fedele a Melgrati. Lui non conferma ancora, ma appare probabile una sua ricandidatura al fianco dell’attuale primo cittadino, salvo colpi di scena. 

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