venerdì 21 aprile 2023

Italia - Palermo, la preside "antimafia" Daniela Lo Verde, arrestata per peculato e corruzione. “Ha rubato cibo, computer e tablet acquistati con fondi Ue”

Un' immagine pubblica di promotrice della legalità” alimentata “nonostante il quotidiano agire illegale e la costante attenzione ai risvolti economici della sua azione amministrativa”. Daniela Lo Verde, preside dell’Istituto comprensivo Giovanni Falcone nel quartiere Zen, uno dei personaggi più in vista del mondo antimafia palermitano, è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo investigativo per peculato e corruzione, nell’ambito di un’indagine durata 14 mesi e coordinata dai pm della Procura europea (Eppo) Calogero Ferrara e Amelia Luise. 

Fermato anche il vicepreside, Daniele Agosta: a entrambi è stata applicata dal gip la misura cautelare degli arresti domiciliari. Sono accusati di essersi appropriati di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, computer, tablet e iPhone destinati agli alunni e acquistati con finanziamenti europei. Secondo i pm comunitari, inoltre, i fondi chiesti e ottenuti dalla dirigente per progetti Pon (Programma operativo nazionale) non realizzati o realizzati sono in parte hanno causato un danno di almeno 100mila euro alle casse dell’Unione. 

Nell’ordinanza che applica le misure cautelari, il quadro probatorio è definito “del tutto inequivocabile, composito e imbarazzante“. Nel 2020 Lo Verde era stata tra i 56 “eroi del Covid” nominati Cavalieri della Repubblica dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha disposto la sospensione immediata della professoressa: a breve a capo dell’istituto sarà nominato un reggente.

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