mercoledì 4 novembre 2009

Alassio: intitolata piazza davanti monumento caduti italiani


Oggi alle 10,30 è stata celebrata la giornata dell’Unità Nazionale e la commemorazione dei Caduti di tutte le guerre. Dopo il corteo e la deposizione di una corona davanti al monumento dei Caduti, nei giardini adiacenti al Comune, corona sorretta da due marinai della Capitaneria di Porto di Alassio e scortata da Carabinieri e Vigili Urbani in alta uniforme, si è svolta la cerimonia.
Dopo l’alzabandiera, accompagnato dalle note dell’inno nazionale e l’omaggio con il silenzio d’ordinanza ai Caduti di tutte le guerre, con in sottofondo la “Canzone del Piave”, si è proceduto allo scoprimento della targa che dedica questo largo pubblico ai Caduti italiani nelle missioni di pace.

La cerimonia militare è stata comandata dal Generale di Brigata degli alpini Giacomo Verda, alla presenza dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Stradale,della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili Urbani, con una nutrita rappresentanza delle Associazioni del Volontariato, dei Combattenti e dei Reduci.

Dopo la cerimonia religiosa, ufficiata da Mons. De Canis, ha preso la parola il Sindaco di Alassio Marco Melgrati, che nel notare la presenza di nutrita rappresentanza delle scuole di ogni ordine e grado della Città di Alassio, ha ricordato l’importanza dei valori fondamentali quali fede, Patria, onore, tricolore e inno nazionale, in un momento come questo dove giudici, seppur europei, si permettono di criticare la presenza del Crocifisso all’interno delle aule scolastiche italiane. La prolusione finale della cerimonia è stata affidata al ch.mo prof. Pierfranco Quaglieni, Presidente del Centro Pannunzio Italiano, insignito per meriti culturali dell’ “Alassino d’oro”, massima onorificenza cittadina.

Le parole del prof. Quaglieni hanno tratteggiato un arco di storia molto ampio che va dalle guerre di indipendenza italiane fino alla guerra perduta del ’45, senza dimenticare il contributo di sangue degli eroici soldati italiani chiamati a difendere la legalità, la democrazia e la pace nelle missioni all’estero di Peacekeeping.
Molti sono stati i riferimenti a grandi figure del passato, in un discorso toccante e patriottico, che speriamo sia servito a risvegliare nelle coscienze degli studenti presenti l’interesse per la storia e l’amore per la Patria.

Da www.Savonanews.it  del 4 Novembre 2009

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