martedì 15 dicembre 2009

Berlusconi domani torna a casa, ma dovrà riposare



Le condizioni fisiche generali sono migliorate anche se ha ancora molto dolore, l’umore invece risente ancora di un gesto di cui non riesce a trovare spiegazione: Silvio Berlusconi ha passato la sua ultima giornata all’ospedale San Raffaele di Milano e domani potrà tornare ad Arcore con la raccomandazione del suo medico personale Alberto Zangrillo di «astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane».Zangrillo lo descrive «abbacchiato» e «molto amareggiato», il presidente della Fondazione San Raffaele don Luigi Verzè spiega che è «molto afflitto perché non pensava si potesse arrivare a tanto odio». Senza tv e con la luce bassa, nella stanza del settimo piano del settore Q, uguale a quelle degli altri pazienti solventi, Berlusconi ha trascorso la maggior parte del tempo steso a letto, assieme alla cerchia più stretta dei suoi collaboratori.
Ha ricevuto poche visite, filtrate da Zangrillo e dalla fedelissima segretaria Marinella perché il dolore è aumentato così come la stanchezza. Ancora tantissimi i fiori ricevuti, che vengono riuniti in una stanza accanto e poi mandati direttamente ad Arcore, e ancora moltissime testimonianze di affetto alle quali ha risposto sul sito ufficiale del Pdl: «Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio».
Il mal di testa resiste, i denti rotti «saranno ricostruiti», per il momento rimarrà con delle bende sulla faccia ma «non rimarranno cicatrici». Domani, probabilmente dopo pranzo, lascerà l’ospedale e la raccomandazione di Zangrillo è chiara: «Deve astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane» e quindi pieno ritorno all’attività politica nel 2010. «Ha promesso che mi darà retta», ha aggiunto il primario. «Sarà un’impresa gigantesca: cercheremo di tenerlo fermo per il suo bene ma lo dovremo legare», ha commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, presente anche oggi in ospedale.
Un solo ministro gli ha fatto visita in mattinata: «Ho visto la sua sofferenza e le medicazioni molto ingombranti sul viso», ha detto il Guardiasigilli Angelino Alfano. «Per quanto riguarda invece il suo tono e umore, l’ho trovato voglioso di continuare la sua battaglia». Ha poi incontrato ancora don Verzè, al quale ieri aveva espresso dei dubbi sull’opportunità di ricevere il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Nel pomeriggio nessun incontro istituzionale, a parte un breve saluto del questore di Milano Vincenzo Indolfi. A fargli compagnia sono state le figlie Marina prima e Barbara poi, quest’ultima arrivata alle 16.40 con il suo secondogenito Edoardo nel passeggino, l’ultimo dei cinque nipoti di Silvio Berlusconi nato lo scorso luglio. A farlo sorridere ci ha pensato Lino Banfi. Domani il ritorno a casa.

Da www.ilSecoloxix.it  del 15 Dicembre 2009

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