martedì 22 dicembre 2009

OPINIONI DIVERSE SUI COSTI, MA IL NODO È POLITICO: ALASSIO

Carteggio tra la Provincia e il Consorzio di Villanova. Intanto, la gara slitta a febbraio
VILLANOVA. La Provincia chiede lumi sui costi, la società ribatte: «il nostro è il depuratore più economico».
Dopo le polemiche verbali, Provincia e Depuratore Ingauno adesso si scrivono, e nei prossimi giorni si incontreranno per cercare di sbloccare l’impasse in tempo utile per la conclusione della gara, prorogata al 10 febbraio. Nei giorni scorsi gli assessori provinciali Paolo Marson e Silvano Montaldo hanno inviato una missiva al consiglio d’amministrazione della Depuratore Ingauno, la società pubblica che a  Febbraio dovrebbe ufficializzare il partner privato che realizzerà l’impianto comprensoriale di Villanova. In sostanza l’amministrazione provinciale dopo le prese di posizione di alcuni suoi stessi componenti e comunque di amministratori e politici di centro-destra vuole capire se la soluzione villanovese sia davvero la più efficace. Da sempre infatti il sindaco alassino Marco Melgrati spinge per ottenere finanziamenti per il depuratore di Sant’Anna e recentemente anche la leghista Rosalia Guarnieri ha ribadito la sua opinione sull’opportunità che Albenga si colleghi a Borghetto e non a Villanova. I diretti interessati non si sbilanciano più di tanto sui contenuti della lettera, ma è certo che la questione principale sia quella economica. C’è chi sostiene infatti che collegare la rete fognaria di Albenga al depuratore di Borghetto costerebbe molto meno, e più in generale che il costo del depuratore di Villanova sarebbe più elevato di quello di Borghetto.



«Non voglio entrare in polemica con la Provincia proprio sotto Natale – cerca di svicolare il presidente Pietro
Balestra. I contenuti della lettera, cui abbiamo risposto con cinque pagine di informazioni precise e dettagliate, riguardano noi e la Provincia». Insistendo sulla questione dei costi, Balestra diventa un po’meno riluttante.
«Il problema non è solo se un depuratore costa meno o più di un altro – spiega ma bisogna anche capire cosa fa. Il nostro progetto prevede uno stadio di depurazione in più per rendere riutilizzabile l’acqua depurata e un sistema per la depurazione di residui agricoli. Continuo ad essere convinto che il nostro depuratore sia conveniente».
Magari comprendendo anche Alassio.
«Questo farebbe diminuire ancora i costi». Altra questione dibattuta è l’opportunità di spingere i liquami dalla costa fino a Villanova, e su questo i tecnici della società avrebbero replicato con piantine e rilevazioni altimetriche che tutto sommato non c’è da salire più che per andare a Borghetto.
«Stiamo semplicemente cercando di fare tutte le valutazioni necessarie per interventi di notevole entità, senza alcun intento polemico e senza posizioni preconcette – puntualizza Montaldo. Non vogliamo smontare niente, ma valutare le soluzioni migliori. Non ho ancora visto la lettera di risposta, ma penso che lo farò in giornata e magari approfitteremo delle vacanze di Natale per incontrarci».
La sensazione, però, è che in ballo non ci sia tanto la scelta tra Villanova, Alassio e Borghetto, ma un boccone
per molti versi ancor più goloso: la gestione di acquedotti e depuratori di tutta la provincia. «Da parte nostra non c’è né la volontà né l’interesse a metterci di traverso. A noi interessa che il depuratore si faccia e che funzioni nel migliore dei modi. Siamo in condizione di gestire l’intero ciclo idrico, ma se si deciderà che un gestore solo risponde meglio alle esigenze economiche e tecniche meglio di quattro o cinque gestori separati, per noi non ci sarà alcun problema».


LUCAREBAGLIATI


Da www.ilSecoloxix.it  del 22 Dicembre 2009

Nessun commento:

Posta un commento