giovedì 4 marzo 2010

Un borsa di studio ricorda Mantellassi


Toscano di nascita nel temperamento, 
ligure d’adozione nella capacità di commerciare
e con un’innata propensione al lavoro di qualità
(e di braccia) per differenziarsi dalla massa

Ezio Mantellassi era un personaggio sui generis, capace di svariare dal lavoro di marinaio a quello di autista ed allevatore, anche se i risultati migliori li ha raggiunti nel campo del turismo e soprattutto della viticoltura. 
Nei suoi settantaquattro anni di vita, conclusa nel novembre 2003 a Magliano in provincia di Grosseto, dove era nato, seppe costruirsi un nome di tutto rispetto nella città del Muretto, gestendo col fratello Egidio due alberghi nella capitale del turismo ligure.
Proprio per onorarne la memoria e la capacità di innovazione in campo turistico, il figlio Enrico (titolare dell’hotel Toscana) ha deciso di istituire una borsa di studio per il migliore studente delle classi terze dell’istituto alberghiero Giancardi. Ogni estate, il vincitore del premio volerà all’estero per frequentare un corso d’inglese di due settimane. Gli spostamenti, il vitto, l’alloggio e le lezioni saranno totalmente gratuiti.
C’è però un aspetto meno conosciuto ad Alassio del Mantellassi imprenditore. È la sua capacità di rilanciare ed «inventare», nei fatti, il mitico Morellino di Scansano, diventato con Chianti e Brunello la principale etichetta «super Tuscany». Negli anni Settanta, l’albergatore decise di tornare nella terra natia per riprendere in mano la fattoria di famiglia, ripristinando i vecchi impianti di lavorazione e battendosi in prima persona per il riconoscimento della Doc per il Morellino, che decollò definitivamente a metà degli anni Ottanta.

Angelo Fresia

Da www.laStampa.it  del 04 Marzo 2010

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