domenica 24 ottobre 2010

Imperia: Scajola e Saso contro Montaldo "Bisogna aumentare la 'quota capitaria all'Asl 1!"

Alessio Saso e Marco Scajola 

gli outsiders imperiesi dell'ultima competizione alle elezioni regionali, 

oggi in difesa dei diritti  per la sanità dei cittadini liguri

Senza mezzi termini i due consiglieri regionali del PDL ed anche i colleghi dello stesso partito, sul futuro della sanità provinciale: "Ospedale unico si, ma anche presenza sul territorio"

I Consiglieri Regionali, Marco Scajola ed Alessio Saso intervengono duramente, nei confronti dell’Amministrazione Regionale, sul problema Sanità.  
I due, insieme, ai colleghi che si occupano di sanità in provincia di Imperia, hanno chiaramente chiesto al Presidente Burlando ed all’Assessore competente, Montaldo, un deciso aumento della ‘quota capitaria’ per l’Asl n° 1 imperiese, evidenziando a loro modo di vedere, troppi sprechi nelle altre Aziende Sanitarie, soprattutto quella genovese. 
Con Saso e Scajola si sono schierati: Giuseppe Lanteri (presidente della Commissione Sanità del Comune imperiese), Antonello Ranise (Assessore ai Servizi Sociali di Imperia), Massimiliano Ambesi, Giovanni Sajetto, Bernardo Garibbo, Luca Volpe ed Armando Bosio.
Marco Scajola non le ha mandate a dire, chiedendo subito un intervento: “A livello regionale ci siamo dati, con tutti i Consilglieri, l’impegno di portare avanti tutta una serie di iniziative ad ampio respiro in tutta la Liguria. In provincia di Imperia, tra le tante iniziative, partiamo con la sanità, argomento nel quale la Regione ha grande competenza. Distribuiremo un migliaio di manifesti in tutta la provincia di Imperia, per mandare un messaggio semplice ma chiaro ai nostri concittadini, anche per spiegare e fare chiarezza su quello che vogliamo fare e quello che non venga fatto in tema sanitario. Il primo è quello della ‘quota capitaria’, argomento dibattuto da molti anni e soprattutto in provincia di Imperia, sempre molto bassa sia a livello regionale che nazionale. Non ci basta sentir dire che sono stato stati fatti tagli, perché a livello nazionale sono stati due miliardi di euro in più e non è certo colpa nostra se, a livello di conferenza delle Regioni, la Giunta Burlando non è riuscita a portare qualche solo in più per la Regione e, di conseguenza, per la provincia. Sul discorso ‘accorpamento’ siamo stati molto chiari sulla maternità, anche durante l’estate. Siamo molto preoccupati su questo ma anche su altre forme di ‘accorpamento tra Imperia e Sanremo. Siamo stati tacciati di essere strumentali, ma noi abbiamo una relazione dell’Asl n° 1 fatta il 12 luglio scorso all’Assessore Montaldo (che ho fatto fatica ad avere ed ho ottenuta solo 21 settembre), nella quale, in tema di accorpamento, viene sottolineato che nessuna delle proposte è percorribile per il rischio di diminuzione della ‘qualità assistenziale’ ma anche perché non ci sarebbero risparmi significativi e, anzi, i costi per gli investimenti strutturali potranno addirittura aumentare. E sottolineo che la relazione è stata redatta dal Direttore Generale dell’Asl, nominato dal Presidente Burlando, non da un perito del centro-destra. Noi vogliamo un nuovo grande ospedale d’eccellenza, anche per trattenere o far rientrare quei medici ‘eccellenti’ che stanno fuggendo verso i grossi centri, così come fanno molti pazienti. Ovviamente ci battiamo anche per una collocazione sul territorio di ospedali, che possano evitare lunghe percorrenze ai cittadini. Dobbiamo smetterla di far pagare a questo territorio, colpe di altri. Perché se l’Asl 3 genovese continua a sperperare, non vedo perché noi dobbiamo pagarne le conseguenze. Noi vogliamo, entro la fine 2011 una ‘quota capitaria più alta”.
Anche Alessio Saso non risparmia nulla per Burlando e Montaldo: “Ritengo grave il fatto che la relazione sia stata accessibile così in ritardo, visto che ogni Consigliere deve sempre avere a disposizione i documenti per poter intervenire in aula. Io sono stato 5 anni già nella scorsa legislatura e posso confermare che, questo problema della ‘quota capitaria’ non è cambiata, anzi è peggiorata negli ultimi mesi. Noi ci ritroviamo nell’attuale maggioranza con 5 esponenti della nostra provincia, in ruoli importanti della Giunta regionale. Non vedo perché non debbano intervenire in una situazione che sta diventando sempre più difficile. E’ ovvio che se non si arriva ad un ospedale di ‘Eccellenza’ che dia risposte importanti sul territorio, ci limiteremo nel tempo, ad avere solo strutture di pronto soccorso. Noi non possiamo aspettare l’ospedale unico e non avere le basi per un servizio di qualità sul territorio. Senza dimenticare che, per assumere 10 diversamente abili nell’Asl, Montaldo ha chiesto di lasciare a casa lavoratori ‘interinali’ e si sta attendendo da circa 3 mesi. Risparmi se ne possono ancora fare con, ad esempio la ‘centrale regionale degli acquisti’, ma abbiamo un Direttore Generale che incamera 140mila euro l’anno. Ci accorgiamo che alcune Asl siano insorte, negando la quota per tenere in vita la centrale. Siamo di fronte ad un tema importantissimo per i prossimi anni e non credo che, con una forza politica come la maggioranza regionale, i servizi continueranno a peggiorare e non ci sarà nessuna giustificazione amministrativa, che Burlando e Montaldo potranno portare nella nostra provincia”.
Massimiliano Ambesi, coordinatore provinciale del PDL ha confermato che, a breve, potrebbero esserci sinergie con la provincia di Savona per il problema sanità: “Non escludo che si possa fare blocco, con la provincia confinante, perché dobbiamo lavorare insieme per ottenere più di quanto ora ci viene dato. Noi siamo stati accusati, con la Giunta Biasotti, di aver ridotti gli emolumenti per l’Imperiese, ma non c’è nulla di più falso!”
Antonello Ranise, Assessore imperiese ai Servizi Sociali ha chiesto maggiori investimenti nelle strutture esistenti: “Noi siamo fiduciosi che, l’Ospedale Unico che chiediamo, non sia la sommatoria di due o tre poli, ma che sia un ospedale di Eccellenza ed un ‘Dea’ di secondo livello, con tutto quello che comporta, che possa fare da collettore per le problematiche di urgenza della nostra popolazione, che oggi deve rivolgersi a Genova o Pietra Ligure. Nel frattempo vogliamo che i tre poli ospedalieri (Imperia, Sanremo e Bordighera) non vengano dimenticati, ma che siano conservati nella loro attuale struttura. Noi stiamo notando una lenta e progressiva depauperizzazione dei poli di Sanremo ed Imperia. Noi abbiamo una Asl ‘virtuosa’ (come detto dal Direttore Generale) e, incredibilmente, rischiamo di essere penalizzati”.
Giuseppe Sajetto, presidente provinciale della Commissione Sanità: “Cercherò di fare da collante tra la Commissione e le Amministrazioni sul territorio. Un piccolo guadagno lo abbiamo già ottenuto, visto che la Provincia non aveva diritto di voto ed ora, invece, questo lo ha ottenuto. Non dobbiamo razionalizzare la sanità solo per un discorso economico, ma bisogna farlo in relazione alla qualità del personale. Questo perché abbiamo a che fare con la salute dei cittadini. E lo dico da medico !”

Da www.Sanremonews.it  del 24 ottobre 2010

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