L' on. Claudio Scajola durante il suo intervento conclusivo alla manifestazione
di amicizia e solidarietà nei suoi confronti
Con il presidente della Provincia Vaccarezza
anche Melgrati, Schneck, Montaldo e Santi
anche Melgrati, Schneck, Montaldo e Santi
IMPERIA. Il fronte per esprimere solidarietà all’ex ministro Claudio Scajola sul porto di Imperia, ha fatto registrare ieri decine di presenze di amministratori e iscritti al Pdl anche della provincia di Savona.
Tra i primi a raggiungere Calata Anselmi il presidente dell’amministrazione provinciale, Angelo Vaccarezza, e poi, tra quelli riconoscibili in mezzo alla folla, il sindaco di Alassio, Gianni Aicardi assieme all’ex Marco Melgrati ora consigliere regionale, il sindaco di Borghetto Santo Spirito, Santiago Vacca, il vicesindaco di Albenga, Roberto Schneck, e gli assessori provinciali, Livio Bracco, Pietro Santis e il coordinatore Pdl di Albenga Silvano Montaldo.
«Siamo tutti figli di Scajola. Per questa terra ha fatto tanto e a lui dobbiamo essere riconoscenti comecittadini.Così è per me e così sarà anche per i miei figli. Ha lavorato per noi e non per le sue tasche. È stato un ministro, ma ha sempre conservato l’umiltà e la capacità amministrativa di un sindaco come è giusto che sia. Ci sono componenti politiche che sono invidiose per il suo `saper fare´». Ha detto Vaccarezza intervenuto sul palco.«Scajola è uomo capace e serio. Ha seguito opere, interventi e progetti per la sua gente e la sua terra: dall’Aurelia Bis, all’aeroporto di Villanova d’Albenga e in questo caso ha lavorato per un approdo che può davvero fare la differenza con quelli della vicina Costa Azzurra e che può favorire il rilancio dell’economia non solo di un capoluogo di provincia. Un vanto per tutta la Liguria».
L’ex sindaco di Alassio, oggi consigliere regionale del PdL, Marco Melgrati, sale sul palco con una grinta da rugbysta.
«Come sindaco ho ricevuto ben 18 avvisi di garanzia ma non sono mai stato rinviato a giudizio, per ora, per un reato connesso con la pubblica amministrazione.
Ora i giudici della procura di Savona mi vogliono rinviare a giudizio per concorso morale in abuso edilizio sulla vicenda del GrandHotel. Sono convinto che, da ministro dello Sviluppo Economico, Scajola si sia creato, suo malgrado, tante inimicizie. Scajola ha fatto molto, non solo per Imperia, ma anche per Alassio e la Liguria. Per la mia città ha trovato i fondi per l’Aurelia Bis, che era stata tracciata e quasi completata: sarebbe rimasta una grande incompiuta. Mi hanno dato del mafioso, su internet: l’unico legame che ho con la Sicilia è mia moglie, siciliana ».
Tra i primi a raggiungere Calata Anselmi il presidente dell’amministrazione provinciale, Angelo Vaccarezza, e poi, tra quelli riconoscibili in mezzo alla folla, il sindaco di Alassio, Gianni Aicardi assieme all’ex Marco Melgrati ora consigliere regionale, il sindaco di Borghetto Santo Spirito, Santiago Vacca, il vicesindaco di Albenga, Roberto Schneck, e gli assessori provinciali, Livio Bracco, Pietro Santis e il coordinatore Pdl di Albenga Silvano Montaldo.
«Siamo tutti figli di Scajola. Per questa terra ha fatto tanto e a lui dobbiamo essere riconoscenti comecittadini.Così è per me e così sarà anche per i miei figli. Ha lavorato per noi e non per le sue tasche. È stato un ministro, ma ha sempre conservato l’umiltà e la capacità amministrativa di un sindaco come è giusto che sia. Ci sono componenti politiche che sono invidiose per il suo `saper fare´». Ha detto Vaccarezza intervenuto sul palco.«Scajola è uomo capace e serio. Ha seguito opere, interventi e progetti per la sua gente e la sua terra: dall’Aurelia Bis, all’aeroporto di Villanova d’Albenga e in questo caso ha lavorato per un approdo che può davvero fare la differenza con quelli della vicina Costa Azzurra e che può favorire il rilancio dell’economia non solo di un capoluogo di provincia. Un vanto per tutta la Liguria».
L’ex sindaco di Alassio, oggi consigliere regionale del PdL, Marco Melgrati, sale sul palco con una grinta da rugbysta.
«Come sindaco ho ricevuto ben 18 avvisi di garanzia ma non sono mai stato rinviato a giudizio, per ora, per un reato connesso con la pubblica amministrazione.
Ora i giudici della procura di Savona mi vogliono rinviare a giudizio per concorso morale in abuso edilizio sulla vicenda del GrandHotel. Sono convinto che, da ministro dello Sviluppo Economico, Scajola si sia creato, suo malgrado, tante inimicizie. Scajola ha fatto molto, non solo per Imperia, ma anche per Alassio e la Liguria. Per la mia città ha trovato i fondi per l’Aurelia Bis, che era stata tracciata e quasi completata: sarebbe rimasta una grande incompiuta. Mi hanno dato del mafioso, su internet: l’unico legame che ho con la Sicilia è mia moglie, siciliana ».
Da www.ilSecoloxix.it del 24 Ottobre 2010
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