lunedì 2 gennaio 2012

Pdl savonese - A congresso provinciale il 28 gennaio: 2800 tessere per l’era Alfano, Valle in pole position


Andrea Valle, candidato emergente alla segreteria provinciale 
del Popolo della Libertà 


Savona - Sarà il primo congresso territoriale dell’era Alfano, una vera e propria svolta politica per il Pdl locale che attende un rovesciamento della piramide per dare voce alla base. 
La data dovrebbe essere quella del 28 gennaio, con probabile estensione al 29, anche se non è ancora ufficiale: da Roma, infatti, è stato ipotizzato uno slittamento di una quindicina di giorni. Una novità non da poco potrebbe essere costituita dalla sede dell’evento, che si pensa sarà nel ponente e non nel capoluogo.
Secondo i criteri stabiliti, i nuovi coordinatori provinciali saranno interpellati per avere un loro parere sul nome che Angelino Alfano proporrà come nuovo coordinatore regionale. Quindi, l’appuntamento avrà un peso specifico ulteriore, oltre il piano locale. Considerato il clima post leadership berlusconiana e il governo di transizione in atto, l’appuntamento sarà necessario per legittimare un nuovo corso, ovviamente in base alle direttive da via dell’Umiltà. Non a caso, nonostante le diatribe interne, tutti sono d’accordo sulla linea dettata dal segretario di un “100% Pdl”.
Il Popolo della Libertà nella provincia savonese va a congresso con un’incetta di 2800 tessere raccolte. Un dato lontano da certi boom che si sono registrati, per esempio nel Lazio, ma che non sfigura nella media nazionale e che conferma la tradizione geografica del centrodestra locale (settecento adesioni in meno, circa, rispetto al feudo inossidabile dell’Imperiese). Evidente infatti la caratura del ponente (180 adesioni a Loano, 160 Alassio, 150 Borghetto, 100 Andora, 80 Finale, 50 Laigueglia) e il picco di Albenga (ben 822), cui fa da contraltare Savona, ferma a poco più di 400.
Il paragone con il passato è impraticabile: impensabile, infatti, scorporare l’apporto degli ex An confluiti dopo il predellino. E il caso ingauno verrà affrontato, proprio come discussione a sé. Così come i mal di pancia provocati dalle fuoriuscite verso l’Udc, a partire dai casi Acquarone e Remigio, ma anche Bracco, per Savona, e Pollio e Cangialosi per Albenga.
Per Santiago Vacca è la scandenza del mandato da coordinatore provinciale, non essendo ricandidabile per incompatibilità per il sopravvenuto ruolo di assessore provinciale (pur con il beneficio d’inventario sulla sopravvivenza stessa dell’ente provinciale, che la manovra Monti si appresta a cancellare). Fuori dai giochi, sempre per incompatibilità, il titolare di Palazzo Nervi, Angelo Vaccarezza. La partita proseguirà poi con il rinnovo dei coordinamenti comunali. Ma a quel punto i riflettori saranno già puntati sul congresso nazionale previsto per il mese di giugno o di luglio.
Il segretario papabile è Andrea Valle, in assoluto il “cavallo” sul quale i maggiorenti scommettono per giungere all’appuntamento con una mozione unitaria, a rappresentanza della componente scajolana che da sola fa più di metà del partito. Una personalità del levante, quella di Valle, che indica come la strada percorsa dal Pdl sia quella di attanagliare Savona città sul fronte di ponente e su quello di Varazze e delle Albisole.
Ma non è scontato che possa essere un congresso unitario. L’altra ipotesi vede una lista maggioritaria, con gli ex socialisti e democristiani da una parte, e una lista con gli ex Alleanza Nazionale dall’altra. Allo stato attuale l’unico nome che potrebbe inficiare Valle è quello dell’avvocato Paolo Marson, che, con il lavorìo sul tesseramento, nei mesi scorsi ha connotato più politicamente il suo operato.

Da www.Ivg.it  del 02 Gennaio 2012

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