Il consigliere regionale e comunale Marco Melgrati all'attacco delle scelte
"OTTUSE" dell'amministrazione Avogadro
Alassio: Pista Ciclabile e
inversione di via Dante…
ancora una scelta senza senso di questa amministrazione
Avogadro che crede di poter fare qualunque cosa contro
il volere della Città!!!
Anche in barba alla Legge (D.M. n. 557
del 1999)!!!
E’ arrivata ai concessionari di tutti i dehors di via Dante, via Marconi e
corso Europa una ordinanza Sindacale che intima che gli stessi dovranno essere
smontati entro il 17 settembre per l’asfaltatura della strada, e non saranno
più rimontati per far posto alla pista ciclabile, un’altra scelta pazzesca e
dannosa alla città fatta da questa amministrazione Avogadro.
Ma
possibile che in questa compagine non ci siano teste pensanti ???
In quasi un anno e mezzo dall’insediamento non
abbiamo assistito ad un solo lavoro pubblico, se si esclude il pontile Bestoso,
iniziato ad Aprile, il che ha comportato la chiusura dello stesso “molo” per
tutta l’estate, per la prima volta nella storia di Alassio, con grave
danno all’immagine turistica della Città!!!
Già
l’inversione del senso di marcia della via Dante appare una pazzia, non
supportata da uno studio di ingegneria del traffico che ne
dimostri l’utilità…la corsia verso ponente dell’Aurelia
diventerebbe l’unica in quella direzione, perché sia la Via Dante che la strada
che dall’Aurelia Bis gira verso san Rocco e poi scende alla Stazione sarebbero
orientate nella direzione opposta.
Una “follia” dettata solamente
dalla volontà di dare un senso di discontinuità verso le passate
Amministrazioni, di lasciare un segno nella “storia”, volutamente con la S
minuscola!!!
Oggi
si chiede a tutti i bar e ristoranti che insistono con dehor sulle via Dante,
via Marconi e corso Europa di fare a meno del loro naturale sfogo all’aperto
per realizzare la pista ciclabile, a monte della strada.
Al
di là dell’assurdità di voler realizzare una pista ciclabile in una città
che ha grandissimi problemi di parcheggio, con l’eliminazione di numerosi
stalli di sosta, in cui i ciclisti
girano tranquillamente anche adesso (e non sono in numero così elevato come
ad Amsterdam!!!), la follia più grande è quella di voler realizzare la pista
ciclabile a monte della via Dante.
L’inutilità di questa pista sta poi nel
fatto che potrà essere soltanto a senso unico!!! Infatti il Decreto
Ministeriale n. 557 del 1999, al titolo “Regolamento per la definizione delle
caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”, prevede all’art.3 che, prima
di realizzare una qualsivoglia pista ciclabile, gli enti locali si devono
dotare di un piano della rete degli itinerari ciclabili, nel
quale siano previsti gli interventi di realizzazione, comprensivo dei dati sui
flussi statistici, delle lunghezze dei tracciati, della stima economica di
spesa e di una motivata scala di priorità e di tempi di realizzazione.
Nell’ambito di tale “piano” è ammessa la possibilità di considerare itinerari
isolati che rispettino comunque le finalità ed i criteri di progettazione
indicati all’art. 2. Per i Comuni che sono tenuti alla redazione del Piano del
Traffico, il piano della rete ciclabile deve essere inserito in maniera
organica. Per i Comuni non tenuti alla predisposizione del PUT occorre comunque
procedere ad una verifica di compatibilità, soprattutto ai fini della
sicurezza, con le altre modalità di trasporto;
Inoltre
sempre il D.M. 557/99 all’art.6 prevede che le piste ciclabili possono
essere realizzate: su corsia riservata, ricavata dalla carreggiata stradale, ad unico
senso di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a
motore ed ubicata di norma in destra rispetto a quest'ultima corsia, qualora
l'elemento di separazione sia costituito essenzialmente da striscia di
delimitazione longitudinale o da delimitatori di corsia; l’art 11 continua:
Ogni progetto di pista ciclabile deve essere corredato dall'individuazione dei
luoghi e delle opere ed attrezzature necessarie a soddisfare la domanda di
sosta per i velocipedi ed eventuali altre esigenze legate allo sviluppo della
mobilità ciclistica, senza che si abbiano intralci alla circolazione stradale,
specialmente dei pedoni. L'individuazione in questione si riferisce, in
particolare, sia ai poli attrattori di traffico sia ai nodi di interscambio
modale. 2. Nei nuovi parcheggi per autovetture ubicati in contiguità alle piste
ciclabili, debbono essere previste superfici adeguate da destinare alla sosta
dei velocipedi.
Ci
risulta che NULLA di tutto questo sia stato fatto, con un atteggiamento
ancora una volta superficiale, improvvisato e pressappochista di questa
Amministrazione Avogadro; sempre di più Dilettanti Allo Sbaraglio!!!
Posizionare una pista ciclabile lato monte della Via Dante contrasta
sicuramente con la sicurezza, considerato che questa pista ciclabile intercetta
tutte le svolte delle automobili verso la via Aurelia, con grave pericolo
per i ciclisti. Se una pista ciclabile si deve fare, verificato tutto
quanto previsto dal Decreto Ministeriale 557/99, e noi ci
auguriamo di NO,
meglio sarebbe allora realizzarla a valle della via Dante, in modo da non
intercettare il flusso viabilistico…e dal marciapiede davanti al “Muretto” di
Alassio cosa succederà???
Si
elimineranno l’ampliamento del marciapiede e le fioriere realizzati per
evidenziare il “Muretto”??? ma la domanda da fare è la seguente: Alassio
oggi, in queste condizioni di parcheggio e di traffico, si può permettere una
Pista Ciclabile in via Dante, via Marconi e Corso Europa???
Pensiamo
proprio di No!!! E con noi lo pensa la stragrande maggioranza dei cittadini.
Alassio 4 settembre 2012
Marco Melgrati Consigliere Regionale
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