martedì 18 settembre 2012

Albenga – Ospedale Santa Maria : già iniziate le operazioni di cannibalizzazione dell'ospedale in vista dei tagli sul depotenziamento. Già “scippato” ed emigrato verso altri lidi provinciali l'intensificatore di brillanza (apparecchio radiologico portatile).




Marco Melgrati consigliere regionale 

Melgrati: il rischio è lo svuotamento dei servizi e 
del materiale specialistico dell’Ospedale per arrivare 
a piccoli passi (ma nemmeno tanto piccoli) 
alla chiusura!


Mi è stato riferito che sarebbero in atto già operazioni di cannibalizzazione dell'ospedale, portandosi avanti sul "lavoro" in vista dei tagli sul depotenziamento, previsti per la fine del mese.


In particolare, ovviamente, le attrezzature tutte nuovissime fanno gola e uno dei primi apparecchi ad essere interessato alla diaspora è stato l’intensificatore di brillanza (apparecchio radiologico portatile) di una delle sale operatorie. Nell'ambulatorio di ortopedia (o di ciò che ne resta..) ne esiste uno e invece quello che era in dotazione ad una sala operatoria (quella di chirurgia iper-tecnologica), stante la chiusura del reparto, questo apparecchio non c’è più, e pare sia già stato destinato al Santa Corona di  Pietra Ligure. L'attuale apparecchio in dotazione all'ambulatorio ortopedico (sala gessi) al piano terreno, secondo le richieste, dovrebbe andare in sala operatoria, atteso che la sala di chirurgia, anche se dovrà effettuare attività di chirurgia a bassa complessità, ne avrà bisogno, sguarnendo la dotazione alla sala gessi, ai quali operatori pare sia stato detto che " per le necessità potete anche salire in sala operatoria"...( ipotesi contro ogni logica dell'organizzazione del lavoro che creerebbe grave disagio. Forse è in ipotesi anche la chiusura dell'ambulatorio.)
Pare l'inizio di una serie di scippi che dovrà subire l'ospedale ingauno, nell'ottica di un dissennato depotenziamento che è contro ogni logica programmatoria di buon senso.


Le apparecchiature che potrebbero essere oggetto dei successivi atti di cannibalismo sono: quelle del Pronto Soccorso (iper-attrezzato anche per codici rossi), visto il  declassamento in punto di Primo Intervento, a cui ci opporremo nella sede opportuna, in Consiglio Regionale, contando anche sul supporto di alcuni consiglieri di maggioranza di buon senso; il monitoraggio dei 4 letti di Medicina; le apparecchiature delle sale operatorie non necessarie per la chirurgia di elezione a bassa complessità (come appunto l'intensificatore di brillanza a cui si faceva menzione). Tutti si ritrovano a dover lavorare soltanto per l'attività del MIOS e dell'artroprotesi privata. Provvederemo a segnalare i fatti alla Corte dei Conti. Si coglie l'occasione per ricordare come una controproposta, costituita dall'elaborazione di un piano alternativo sarebbe quanto mai attesa e opportuna. Una controproposta che potrebbe prevedere, appunto per contenere i costi, il trasferimento di tutta l'attività chirurgica di elezione ora svolta dal Santa Corona, come l’ artroprotesi pubblica del dott. Camera, Chirurgia di media complessità, abbandono della convenzione con la S. Michele e organizzazione del recupero funzionale ora affidato in convenzione da parte del reparto esistente (da informazioni assunte è evidente che questo reparto ha la competenza occorrente per trattare questo tipo di attività, per dotazione molto specializzata di personale, attrezzature e spazi di reparto, etc. Inoltre, oltre a questi aspetti di contenimento dei costi che un atteso potenziamento dell'ospedale potrebbe generare, vi è il problema dei costi per l'Erario per il mantenimento dell'attività ortopedica del progetto di sperimentazione gestionale in atto ora affidato ai privati. Infatti, l'erogazione da parte dell'ospedale delle consulenze necessarie al reparto (chirurgia, medicina, rianimazione, laboratorio, radiologia, etc.) PER LA PARTE PUBBLICA SUBIREBBERO UN GRAVE INCREMENTO DEI COSTI DOVUTO ALLA DIMINUZIONE DELL'ATTIVITA’ CHIRURGICA IN PROGRAMMA CON I TAGLI. Ciò inevitabilmente determinerebbe una diminuzione dei termini di convenienza economica per la parte pubblica nella prosecuzione del progetto di sperimentazione per il recupero delle fughe. (E’ la stessa storia del viaggio in auto: andare a Napoli da soli con un autovettura è ovviamente più oneroso che ripartire le spese tra 5 persone...Tutti aspetti che potenzialmente potrebbero essere interesse da parte di un ente superiore preposto alla verifica dei conti (i recenti episodi occorsi in tema di consulenze in enti pubblici locali da parte della Corte...dovrebbero destare un certo grado di interesse...) Strano che tali aspetti non siano di interesse del pensatore (ufficiale o ufficioso) di questa manovra sanitaria locale...

Alassio, 18 settembre 2012
                                                   Marco Melgrati Consigliere Regionale Gruppo P.d.L.
 

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