L’allarme della Banca Mondiale: senza riforme, Cina a picco entro il 2030
Il Dragone continua a correre ma rallenta il passo. L’ascesa della Cina
non si ferma, eppure nel suo sistema economico si iniziano ad
intravedere alcune crepe che rispondono a ragioni di varia natura. Tra
le cause esogene dobbiamo per forza inserire la guerra dei dazi con gli
Stati Uniti, un braccio di ferro commerciale che ha toccato più settori
industriali e indebolito il Dragone. Le motivazioni endogene sono
tuttavia ben più ampie, a cominciare dallo stesso funzionamento
dell’economia cinese che ha fatto emergere alcune importanti
contraddizioni. La più importante di tutte è la diversa gestione delle risorse pubbliche delle amministrazioni locali,
spendaccione oltre ogni limite, e del governo centrale, molto più
attento nell’indirizzare i denari là dove sono richiesti. Questo
contribuisce a creare un debito enorme, ampliato dalla scellerata gestione di certi istituti bancari locali risollevati a un passo dal baratro e da “bolle” sempre sul punto di esplodere, in primis quella immobiliare.
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