Brexit, nuovo schiaffo dei Comuni a Boris Johnson
La Camera dei Comuni regala un nuovo colpo di scena sul
tema Brexit e scombussola i piani del primo ministro Boris Johnson. I
deputati hanno infatti approvato, con 322 voti a favore e 306 contrari, l’emendamento Letwin,
che mira a rinviare il voto finale sull’accordo concluso tra Londra e
Bruxelles. La votazione potrà aver luogo solamente dopo che tutti i
provvedimenti legislativi necessari ad implementare l’uscita del Regno
Unito dall’Unione siano stati votati dal Parlamento. L’emendamento,
presentato dall’ex deputato conservatore moderato Oliver Letwin, in
realtà, non entra nel merito dei termini dell’intesa ed è, piuttosto, un
tentativo di evitare una hard Brexit. Entra ora in gioco, infatti, il
Benn Act che obbliga il Primo Ministro a chiedere a Bruxelles, non
essendo stato votato l’accordo entro il 19 ottobre, un rinvio di tre
mesi dell’uscita del Regno Unito dall’Unione. A votare a favore
dell’emendamento sono stati il Partito Liberaldemocratico, la quasi
totalità dei Laburisti, i nazionalisti gallesi e scozzesi, i Verdi e
svariati deputati indipendenti.
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