venerdì 4 ottobre 2019

La Cina circonda una nave americana nel Mar Cinese Meridionale

La Cina le definisce senza mezzi termini provocazioni. Per gli Stati Uniti, invece, si tratta semplicemente di libertà di navigazione. Il copione è sempre lo stesso: ogni volta che una nave da guerra americana attraversa le acque del Mar Cinese Meridionale oppure Orientale è altissimo il rischio di uno scontro a fuoco tra l’ospite indesiderato e le imbarcazioni cinesi, e di conseguenza è altrettanto elevata la possibilità di un conflitto armato tra Pechino e Washington. Gli Stati Uniti sanno che il Mar Cinese è un’area turbolenta, ricca di nodi mai sciolti e che difficilmente si scioglieranno senza ricorrere all’uso della forza. Cina, Vietnam, Taiwan, Filippine; è un tutti contro tutti che impedisce al Dragone di estendere il proprio dominio sull’intero sud-est asiatico e di riflesso nell’area indo-pacifica. Gli Stati Uniti lo sanno e giocano di sponda con gli altri Stati della regione. Lo fanno per lanciare un messaggio alla Cina ma anche per provocare l’avversario, come per fargli capire che la settima flotta americana, cioè quella incaricata a gestire la situazione nel Pacifico, non ha affatto paura e che anzi è pronta a picchiare duro.

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