lunedì 30 marzo 2020

Nuove crepe tra i “falchi”: la Merkel adesso trema

In Germania il dibattito sul futuro dell’Unione europea e sulle risposte politiche ed economiche alla crisi del coronavirus ha subito una drastica accelerazione nelle ultime ore, dopo la discesa in campo dei Verdi contro le scelte di chiusura del governo di Angela Merkel. Sesti per gruppo parlamentare al Bundestagma de facto seconda forza politica del Paese dopo il 20,5% raccolto alle elezioni europee, che li ha portati dietro al solo centro della Cdu, i “Grunen” hanno apertamente sostenuto la causa degli Eurobond andando contro il governo federale.

Di stampo liberale e convintamente europeista, il partito dei “Grunen” non è propriamente qualificabile come estraneo alle logiche del blocco di potere fondato su Cdu e Spdche governa la Germania e, anzi, da junior partner dei socialdemocratici ha più volte sostenuto la messa in campo delle famigerate riforme del mercato del lavoro alla base delle disuguaglianze nel Paese. Dunque, fa ancora più rumore sentire Robert Habeck, capo dei Verdi, dichiarare: “Come altri capi di governo dell’Ue ed economisti, io peroro la causa dei coronabond”. Intervistato da Welt am Sonntag, il 50enne Habeck ha rincarato la dose: “Gli stati economicamente forti come noi devono aiutare quelli che stanno peggio. È nell’ interesse tedesco che l’ economia italiana sopravviva alla crisi”.

Nessun commento:

Posta un commento