Il Consiglio dell’Ue e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio.L’Italia era molto preoccupata, ma qualche passo indietro è riuscita a ottenerlo. Confermati gli obiettivi ambiziosi proposti dalla Commissione Ue di riduzione dei rifiuti al 2030, 2035 e 2040 e, dal 2030, i divieti di alcuni formati di imballaggi in plastica monouso, così come i target sul riuso, per cui si introducono però delle esenzioni (richieste soprattutto dall’Italia, unico Paese a votare contro il Consiglio Ue). Con l’accordo si introducono restrizioni, volute dal Parlamento Ue, sull’uso di Pfas (le cosiddette “sostanze chimiche per sempre”) negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Sostanze che in Italia destano non poche preoccupazioni, dopo le recenti inchieste di Greenpeace, in particolare in Lombardia e in Piemonte e le vicende venute a galla negli ultimi anni in Veneto. Il Parlamento e il Consiglio Ue devono ora approvare formalmente l’accordo prima che possa entrare in vigore.
Nessun commento:
Posta un commento