Italia - Genova, morti nel crollo del viadotto Morandi: l'autoassoluzione di Castellucci nella lettera pubblicata sul quotidiano Sole 24ore, Egle Possetti portavoce "Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi", avverte: "A Pasqua si trasforma in agnello immolato"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi.
"Ecco che in una giornata di festa, occorre mettersi di fronte al computer perché necessario.
Pur
comprendendo e rispettando la tristezza dei famigliari per un loro caro
che si trova rinchiuso in carcere, condannato in via definitiva,
comprensione che per contro ci viene difficile immaginare nel nostro
caso, visti gli atteggiamenti emersi a suo tempo (grigliate, ecc.) non
possiamo però esimerci da un’attenta valutazione di quanto sta accadendo
oggi.
Un condannato in via definitiva per la strage di Avellino, allora
amministratore delegato di ASPI, Castellucci Giovanni scrive oggi sul
Sole 24 ore un’intera pagina di assoluzione del suo operato, come a
trasformarsi in agnello immolato proprio nel giorno festivo di Pasqua.
Questo
avviene con l’approvazione della direzione della testata, nonostante la
richiesta di ripensamento emersa del Comitato di Redazione del giornale
stesso, che avrebbe ritenuto inopportuno concedere la pubblicazione di
questa lunga lettera, senza filtri giornalistici.
Noi possiamo ben
comprendere quanto possa far male, a chi ha perso una persona cara nella
strage di Avellino, leggere quanto scritto dopo anni di attesa del
giudizio.
Comprendiamo anche molto bene che queste parole affidate
alla carta stampata abbiano uno scopo e pensiamo che la strategia alla
loro base sia comunque quella di svilire un giudizio definitivo, che
dopo ben tre gradi processuali ha ritenuto colpevoli Giovanni
Castellucci ed altri imputati dei reati a loro contestati per questa
strage.
Questa lettera, cerca di assolvere l’uomo verso la famiglia e
l’amministratore delegato verso la pubblica opinione, come se il ruolo
di dirigenza e comando in un’impresa fosse soltanto un ruolo
rappresentativo, come se la delega potesse eliminare le responsabilità
di cui un ruolo come quello di vertice è intriso.
Forse se, come riferisce un avvocato delle difese, le indagini e
quanto emerso nel processo per la strage del Ponte Morandi avessero
influenzato il giudizio ad Avellino, la strategia potrebbe esser di
cercare di infangare questo giudizio per cercare di favorire la
“remissione dei peccati” per la strage del Ponte Morandi, ma ovviamente
sono tutte ipotesi.
L’unica riflessione pasquale che ci sentiamo di fare è che quando si
accetta un ruolo di responsabilità come quelli di vertice certamente ci
sono molti oneri, come gestire l’azienda cercando di farla funzionare
economicamente, di coordinare e controllare il personale che opera alle
proprie dipendenze, di soddisfare gli azionisti, ma tutto questo
cercando di operare con il criterio del buon padre di famiglia, anche
compiendo le azioni necessarie alla tutela della salute di tutti coloro
che lavorano in azienda e stanno utilizzando i “prodotti” aziendali.
Questi oneri in cambio di denaro e potere.
Siamo molto contenti che il comitato di redazione del Sole 24 ore
abbia avuto la forza e la lucidità di emettere un comunicato, in cui
evidenzi questa evidente stortura mediatica, in molti casi purtroppo i
media risultano appiattiti e non è mai un bene per la democrazia.
Questa
persona nel processo per il Ponte Morandi, come concesso dalle norme,
ha reso dichiarazioni spontanee, che sono ovviamente molto diverse dal
dovere rispondere ad un interrogatorio, questo non può essere
dimenticato.
Ancora una volta questa è la dimostrazione di potere di
una persona che ha retto le sorti di una società importante come ASPI
per molti anni, questo potere ha permesso che le sue dichiarazioni
fossero scritte su un giornale importante a tutta pagina, chissà se la
stessa possibilità potrebbe essere concessa ad un condannato ad altro
titolo, meno blasonato.
Perché per la legge, questo signore non è solo responsabile per
l’operato della società nella vicenda della strage di Avellino, è anche
colpevole.
Grazie al CDR del Sole 24 Ore per il comunicato e grazie a
tutti coloro che hanno occhi per vedere, orecchie per ascoltare e cuore
per agire".
*Possetti Egle, Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi
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