Corsi di aggiornamento per combattere il “Punteruolo rosso”.
Arrivano i corsi di formazione per riconoscere il punteruolo rosso, anche se ormai l’arrivo del coleottero nella Piana lascia poche speranze di sopravvivenza alle palme albenganesi e cerialesi. L’insetto infatti si sposta a velocità minime (pochi chilometri all’anno) da una pianta all’altra, ma quando raggiunge un territorio è quasi impossibile da allontanare.
L’esempio più evidente di questa invasione arriva da Alassio, dove il Comune ha abbattuto trenta alberi nell’ultimo anno.
Giovedì il centro di sperimentazione agricola ha ospitato un incontro per trovare una soluzioneal problema tra i centri del ponente savonese. Alla riunione, organizzata dalla Camera di commercio su richiesta dell’amministrazione albenganese, hanno partecipato Giancarlo Cassini (assessore regionale all’agricoltura), Antonello Tabbò, Ennio Fazio (sindaci di Albenga e Ceriale), Marcello Storace (rappresentante del servizio fitosanitario ligure), Rosy Guarnieri (assessore provinciale) e Mario Fugassa (assessore albenganese al verde pubblico).
L’esempio più evidente di questa invasione arriva da Alassio, dove il Comune ha abbattuto trenta alberi nell’ultimo anno.
Giovedì il centro di sperimentazione agricola ha ospitato un incontro per trovare una soluzioneal problema tra i centri del ponente savonese. Alla riunione, organizzata dalla Camera di commercio su richiesta dell’amministrazione albenganese, hanno partecipato Giancarlo Cassini (assessore regionale all’agricoltura), Antonello Tabbò, Ennio Fazio (sindaci di Albenga e Ceriale), Marcello Storace (rappresentante del servizio fitosanitario ligure), Rosy Guarnieri (assessore provinciale) e Mario Fugassa (assessore albenganese al verde pubblico).
«La Regione ha deciso di istituire, dal 30 novembre al 2 dicembre, corsi di aggiornamento sul tempestivo riconoscimento del punteruolo rosso e sugli interventi da eseguire per combatterlo», ha annunciato Cassini. «È importante seguire direttive comuni e intervenire tempestivamente per salvaguardare un patrimonio naturale e ambientale simbolo della nostra Riviera», hanno ricordato Tabbò e Fugassa. La lotta appare decisamente in salita nel comprensorio ingauno, dove altre palme mostrano i sintomi dell’albero abbattuto in regione Antognano.
A.F.
Da www.LaStampa.it del 31 Ottobre 2009
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