Il candidato del Carroccio, “annunciato” da tempo, prende le distanze dal partito di Melgrati : «Sono stati inefficienti» .
ALASSIO. «No ad alleanze tra Lega e Pdl per il Comune». A dirlo è Roberto Avogadro, da tempo candidato annunciato del Carroccio per le amministrative del 2011 quando ci sarà da scegliere il successore di Marco Melgrati. Avogadro sembra guardare con un certo disinteresse le dispute interne al Pdl, dove peraltro Monica Zioni non si sente affatto penalizzata in popolarità dalle recenti vicende dell’ufficio turismo. Anzi, l’ex sindaco ed ex assessore leghista sembra ammiccare un po’ a tutte le voci critiche nei confronti di Melgrati e dell’amministrazione.
«È ancora presto per capire chi saranno i candidati e quali le alleanze – sostiene Avogadro. Da qui alle elezioni succederanno ancora tante cose. Ad esempio ci sono le comunali ad Albenga e bisognerà capire se la
mia collega di partito Rosalia Guarnieri sarà candidata e se ci sarà una coalizione con il Pdl. Questo potrebbe influire anche sulle decisioni alassine ».
Se alleanza sarà, probabilmente i due partiti si spartiranno le candidature a sindaco di Albenga e Alassio, quindi Guarnieri candidata ad Albenga potrebbe frenare le ambizioni di Avogadro e spalancare le porte ad uno dei numerosi aspiranti sindaci che si sfidano quotidianamente nel Pdl. Ma non sembra questo a preoccupare il sindaco che vietò il bikini nel budello, ma proprio l’alleanza con il Pdl, cioè con il partito che oggi guida un’amministrazione che a lui continua a non piacere proprio.
«Se così sarà, io non ho nessuna intenzione di aggregarmi a questo movimento politico – conferma. I miei progetti sono stati comunicati e quindi intendo proseguire la mia strada, per cercare di coalizzare la Lega con altre realtà civiche. Nel secondo mandato questa amministrazione è stata inefficiente e mi auguro che da qui alle elezioni la Lega sappia prendere le dovute distanze da questa mancanza di attenzione per la città dell’attuale amministrazione. C’è bisogno di creare un gruppo alternativo all’attuale amministrazione».
Insomma, meglio soli o con qualche movimento o lista civica piuttosto che con il Pdl. Ma cosa dovrà fare il prossimo sindaco di Alassio, secondo Avogadro?
«Dovrà cominciare dalle piccole cose, dalla pulizia delle strade, dalla programmazione turistica, dal verde pubblico. Una volta eravamo l’esempio per tutte le città turistiche, adesso realtà come Pietra e Loano ci hanno superato su quelli che erano i nostri punti di forza.Alassio non ha bisogno di nuovi interventi ma solo un po’ più di attenzione alle piccole cose utili, attraverso le quali bisogna cercare di riportare Alassio ad essere il centro turistico per eccellenza ad essere esempio per tutte le città della riviera e non solo della riviera».
«È ancora presto per capire chi saranno i candidati e quali le alleanze – sostiene Avogadro. Da qui alle elezioni succederanno ancora tante cose. Ad esempio ci sono le comunali ad Albenga e bisognerà capire se la
mia collega di partito Rosalia Guarnieri sarà candidata e se ci sarà una coalizione con il Pdl. Questo potrebbe influire anche sulle decisioni alassine ».
Se alleanza sarà, probabilmente i due partiti si spartiranno le candidature a sindaco di Albenga e Alassio, quindi Guarnieri candidata ad Albenga potrebbe frenare le ambizioni di Avogadro e spalancare le porte ad uno dei numerosi aspiranti sindaci che si sfidano quotidianamente nel Pdl. Ma non sembra questo a preoccupare il sindaco che vietò il bikini nel budello, ma proprio l’alleanza con il Pdl, cioè con il partito che oggi guida un’amministrazione che a lui continua a non piacere proprio.
«Se così sarà, io non ho nessuna intenzione di aggregarmi a questo movimento politico – conferma. I miei progetti sono stati comunicati e quindi intendo proseguire la mia strada, per cercare di coalizzare la Lega con altre realtà civiche. Nel secondo mandato questa amministrazione è stata inefficiente e mi auguro che da qui alle elezioni la Lega sappia prendere le dovute distanze da questa mancanza di attenzione per la città dell’attuale amministrazione. C’è bisogno di creare un gruppo alternativo all’attuale amministrazione».
Insomma, meglio soli o con qualche movimento o lista civica piuttosto che con il Pdl. Ma cosa dovrà fare il prossimo sindaco di Alassio, secondo Avogadro?
«Dovrà cominciare dalle piccole cose, dalla pulizia delle strade, dalla programmazione turistica, dal verde pubblico. Una volta eravamo l’esempio per tutte le città turistiche, adesso realtà come Pietra e Loano ci hanno superato su quelli che erano i nostri punti di forza.Alassio non ha bisogno di nuovi interventi ma solo un po’ più di attenzione alle piccole cose utili, attraverso le quali bisogna cercare di riportare Alassio ad essere il centro turistico per eccellenza ad essere esempio per tutte le città della riviera e non solo della riviera».
L.REB
Da www.IlSecoloXIX.it del 30 Ottobre 2009
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