Bufera sul palazzo del Comune. Questa mattina tutti gli assessori dovranno presentarsi negli uffici della Guardia di finanza di Albenga per ritirare gli avvisi di garanzia a loro nome. Massimo riserbo da parte delle fiamme gialle ingaune anche con gli stessi interessati. «Telefonicamente non possiamo dire nulla», avrebbero risposto così i finanzieri ad alcuni degli assessori che hanno chiesto chiarimenti sulla vicenda. Sembra che l’unico a non essere coinvolto sia il primo cittadino Marco Melgrati, al momento non invitato a presentarsi negli uffici della Finanza. I diretti interessati non sanno a cosa possa essere riferito l’avviso di garanzia. Solo al momento dell’incontro con gli agenti si chiarirà questa vicenda.
Diverse le ipotesi che si potrebbero fare su quanto sta accadendo, nessuna però al momento suffragata da certezze.
Dotta.
Si potrebbe pensare a vicende legate ai dehor e alla concessione edilizia relativa, come anche alla Sca, oppure alla Gesco le due società che gestiscono acquedotto e fognatura (la prima) e gli impianti sportivi oltre che il servizio parcometri (la seconda). Altre ipotesi potrebbero essere legate a nomine di incarichi nelle commissioni comunali, come ad esempio quella dell’avvocato Emanuela Preve come presidente della commissione edilizia.
Nomina che potrebbe rivelarsi incompatibile o quantomeno qualcuno potrebbe definirla tale.
Ma si tratta di ipotesi che fino a questa mattina potrebbero essere tutte totalmente senza senso. Continua con questa vicenda l’anno nero dell’amministrazione alassina. In materia giudiziaria Melgrati ha accumulato diversi avvisi di garanzia, e una condanna in primo grado a nove mesi. Una doccia fredda arrivata a fine settembre nell’ambito dell’inchiesta legata alla trasformazione da albergo ad appartamenti del residence San Rocco.
In primo grado il sindaco e’ colpevole di falso in atto pubblico e di avere favorito una lottizzazione abusiva. Melgrati era finito sul banco degli imputati come direttore dei lavori nella ristrutturazione dell’immobile. Per il pubblico ministero Danilo Ceccarelli, la realizzazione dei quarantotto alloggi in via San Rocco e’ stata effettuata senza rispettare le norme del condono edilizio richiesto dall’impresario Isidoro Meraviglia. Una tesi accolta con formula piena dal giudice De Dominicis, che ha aumentato di due mesi la richiesta dell’accusa per il costruttore e diminuito rispettivamente di tre e quattro mesi le condanne per Melgrati e per il geometra SilvioDotta.
Ma di terremoti giuridici il palazzo comunale di Alassio ne ha vissuto diversi, non ultimo quello che ha visto coinvolto anche un dirigente, Demetrio Valdiserra, per una questione legata ad alcuni acquisti.
Barbara Testa
Da www.laStampa.it del 12 Dicembre 2009
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