SI SONO avvalsi della facoltà di non rispondere i sette assessori della giunta Melgrati indagati dalla procura nell’ambito dell’inchiesta avviata sui lavori di ristrutturazione del Grand Hotel.
Assistiti dall’avvocato Franco Vazio, i sette politici si sono presentati agli uomini della guardia di finanza scegliendo la strada del silenzio.
Assistiti dall’avvocato Franco Vazio, i sette politici si sono presentati agli uomini della guardia di finanza scegliendo la strada del silenzio.
«Si è trattato di una scelta dettata dalla necessità di fare il punto sull’aspetto amministrativo della vicenda e soprattutto di fronte ad un capo d’imputazione estremamente complesso ed articolato ha spiegato il legale ingauno. Abbiamo il massimo rispetto del lavoro della magistratura, ma i miei clienti ritengono di aver agito con la massima trasparenza».
Il vicesindaco Gianni Aicardi, gli assessori Fabrizio Calò, Rocco Invernizzi, Piero Rocca, Marco Salvo, Loretta Zavaroni e Monica Zioni sono indagati per abuso d’ufficio in concorso con il sindaco, oltre che di abuso edilizio e abuso in zona vincolata.Alla giunta alassina sono contestati fatti connessi ad una delibera del 2003 e poi alle varianti in linea tecnica del 2007.
Per la procura si tratterebbe di delibere illegittime e frutto di una procedura non corretta e quindi un atto doloso finalizzato a favorire la Fincos.
Assessori e sindaco Melgrati si difendono sostenendo che le difformità erano sanabili, contando anche sul parere del noto amministrativista genovese Alberti per una valutazione «ex ante» confermata successivamente da altri enti.
La palla torna ora alla procura e in particolare al procuratore Francatonio Granero ed al sostituto Chiara Maria Paolucci che potrebbero decidere di chiudere l’inchiesta sul Grand Hotel e rimandare ogni decisione al dibattimento quanto alla bontà dell’interpretazione degli atti amministrativi.G.CIO.
Da www.ilSecoloxix.it del 20 Dicembre 2009
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