lunedì 11 gennaio 2010

Rosy Guarnieri sarà l’avversaria di Tabbò


La Lega ufficializzerà presto la candidatura, ma i giochi sembrano fatti

Gli ultimi dubbi sono caduti e Rosalia Guarnieri sarà il candidato sindaco ad Albenga della coalizione di centrodestra alle elezioni amministrative di marzo. La decisione sarà ufficializzata nei prossimi giorni e a farlo sarà la Lega Nord, ma ormai i giochi sembrano proprio fatti.
La svolta definitiva è arrivata nella serata di sabato, quando i vertici di Pdl e Lega si sono riuniti per stabilire i criteri per la scelta del candidato, e alla fine la decisione (ampiamente prevista e quasi scontata) è stata quella di assegnare al Carroccio la scelta del futuro candidato.
Una scelta di metodo, insomma, che però contiene già in sé almeno un paio di decisioni di merito. Da un lato l’assegnazione alla Lega Nord della candidatura albenganese comporta automaticamente che sarà il Pdl a indicare il sindaco di Alassio e probabilmente ad avere una sorta di monopolio un po’ in tutta la riviera. Dall’altro lato c’è l’effetto più immediato, cioè che il Carroccio indicherà l’attuale assessore provinciale, indipendentemente da come si concluderanno le vicende dell’amministrazione di palazzo Nervi.
La diretta interessata glissa, in attesa dell’investitura ufficiale.
«Non abbiamo dato indicazioni sui nomi, ma solo sui criteri – si schermisce Guarnieri -. Quel che è certo è che daremo una svolta di efficienza all’amministrazione di questa città».
Una decisione che il Pdl (o almeno una sua parte) ha cercato fino all’ultimo di evitare, preferendo comprensibilmente un candidato azzurro nella seconda città della provincia e prima del ponente.
Alla fine hanno prevalso l’attivismo di Rosalia Guarnieri e le divisioni nel Pdl, due elementi decisivi a far pendere l’ago della bilancia a favore del Carroccio.



A questo punto decadono tutte le ipotesi che portavano a candidature come quelle di Aldo Marino, Paolo Torrengo, Gerry Giallombardo e Laura Basso, che potrebbero essere inseriti nella lista per il consiglio, dove però sembra esserci già un certo affollamento che una candidatura a sindaco avrebbe contribuito a ridurre.
È quindi più che mai probabile che Guido Lugani si faccia da parte per assumere il ruolo di coordinatore cittadino quando dopo le elezioni scadrà il mandato del commissario Silvano Montaldo. Ma c’è il rischio che il suo sacrificio non basti e dalla lista potrebbero rimanere fuori a sorpresa consiglieri uscenti o figure importanti del partito o della vita cittadina.
Tra l’altro le elezioni metteranno in palio (in caso di successo del centrodestra) ruoli e cariche che spettano al Pdl, tra cui quelle di vicesindaco e di presidente del consiglio comunale. Gli accordi interni prevedono che il più votato tra i candidati di lista potrà scegliere la poltrona, il secondo si dovrà “accontentare” di quella rimasta libera e gli altri potranno puntare al massimo a un assessorato.
Ma l’incognita più importante resta quella legata alla posizione che assumerà Sandro Piccardo, ex sindaco di Onzo, segretario comunale di Ceriale e alfiere dell’anima agricola e cattolica del Pdl. Da tempo Piccardo si prepara a candidarsi a sindaco, e visto che non potrà guidare le truppe del centrodestra per lui si profila un bivio: accodarsi a Rosalia Guarnieri, alla Lega e al Pdl, oppure tentare di concretizzare un consenso certamente sensibile attraverso una lista civica indipendente.

Da www.ilSecoloxix.it  del 11 Gennaio 2010

 

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