sabato 20 marzo 2010

BALESTRA: L’ACQUA NON HA COLORE POLITICO FLORIS : DICO NO A SCORRETTEZZE E SOPRUSI

 
VILLANOVA. «Andiamo tutti a depurare ad Alassio. 
Visto che la Provincia ha indicato quella di 
Sant’Anna come una delle alternative al nostro 
depuratore andiamo tutti là».

Franco Floris, sindaco di Andora e vicepresidente del Depuratore Ingauno sceglie la via della provocazione.
Floris ricorda bene le parole pronunciate qualche giorno fa dall’assessore alassino Marco Salvo, che ha detto inequivocabilmente che il depuratore di Sant’Anna, sebbene modulare, non potrebbe mai essere ampliato così tanto da accogliere i liquami di una decina di comuni.
«Dicono cose senza senso per motivazioni elettorali – attacca Floris quando dovrebbero invece pensare a lavorare.
Abbiamo la banda larga che continua a non arrivare, la fusione tra Sar e Acts che non va avanti, le strade che sono nelle condizioni peggiori di sempre, e invece di pensare a risolvere questi problemi pensano a chiacchierare sul depuratore.
Abbiamo il presidente della provincia che in veste di sindaco di Loano è il maggiore azionista del depuratore di Borghetto, l’assessore che mi risulta esserne il legale e mezza provincia in campagna elettorale. In questo quadro le parole non contano nulla, e l’unica cosa che conta è che faremo il depuratore».
Altrettanto arrabbiato è il presidente Pietro Balestra, candidato alle regionali nella lista Pdl e non contento di essere in mezzo alle critiche di Vaccarezza e Marson al centrosinistra. «La pulizia e la qualità dell’acqua non hanno colore politico – contrattacca Balestra. La verità è che il depuratore deve essere fatto  e che andremo avanti indipendentemente dal colore politico degli enti che ne sono soci o interlocutori. Questo territorio ha finalmente la possibilità di avere un depuratore che migliori la qualità della vita e del turismo, e lo avrà in base a un mandato che abbiamo ricevuto dalla Provincia e dall’Ato». Però secondo la Provincia i costi del vostro progetto sarebbero superiori. «Non capisco da dove prendano questi dati privi di riscontro e in contrasto con quelli dello studio che loro stessi si sono fatti fare, che peraltro arrivano alle stesse conclusioni tecniche ed economiche di quello della precedente amministrazione provinciale, cioè che realizzare il nostro impianto costa meno che ampliare quello di Borghetto». E il discorso delle tariffe più alte?

«Noi abbiamo fatto la gara in base alle tariffe che ci sono state comunicate dalla Provincia e dall’Ato. Anzi, la tariffa reale potrebbe rivelarsi addirittura inferiore, visto che abbiamo ancora la gara in atto e che la busta con i ribassi non è stata ancora aperta». Però se quel finanziamento da 12 milioni non arrivasse il piano finanziario sballerebbe. 
«Se quel finanziamento già concesso dalla Regione all’Ato savonese e finalizzato alla costruzione del depuratore ingauno venisse dirottato altrove – interviene Floris chi dovesse fare una scelta del genere se ne dovrebbe assumere la responsabilità di fronte a tutti i cittadini. Sarebbe una scorrettezza ed un sopruso. A me le beghe politiche non interessano, ma mi interessano solo i fatti; noi li stiamo facendo e se altri non ci riescano non vengano a mettere i bastoni tra le ruote a noi».
 
L.REB.

Da www.ilSecoloxix.it  del 20 Marzo 2010

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