L'assessore della Provincia di Savona, avv. Paolo Marson
«La Provincia dice no all’impianto villanovese»
VILLANOVA - La Provincia ribadisce il suo no al depuratore di Villanova, almeno secondo l’attuale progetto, e sulla vicenda lo scontro si fa più che mai aspro.
«Non abbiamo pregiudiziali su un impianto di depurazione e riutilizzo delle acque reflue a Villanova, ma non così come è stato impostato e presentato – spiega l’assessore Paolo Marson.
«Non abbiamo pregiudiziali su un impianto di depurazione e riutilizzo delle acque reflue a Villanova, ma non così come è stato impostato e presentato – spiega l’assessore Paolo Marson.
Noi siamo disponibili a una soluzione tecnica, operativa e finanziaria sostenibile, per risolvere la questione della depurazione nel ponente».
La richiesta del sindaco di Andora Franco Floris di liquidare la società costringe a scelte rapide e chiare.
La richiesta del sindaco di Andora Franco Floris di liquidare la società costringe a scelte rapide e chiare.
«È chiaro che lo scenario che si prospetta complica le cose – ammette Marson - tuttavia bisogna trovare le risorse per completare la depurazione secondo il piano regionale, e troveremo la giusta sinergia tra le esigenzedel ponente, l’impianto già operativo a Borghetto così come per lo stesso depuratore di Alassio. Aspettiamo di vedere come andrà l’incontro del 25 luglio, cosa deciderà l’assemblea e se davvero si arriverà alla liquidazione della società».
Intanto partono accuse e contraccuse di incompatibilità.
«Mi risulta che Marson sia stato fino a poco tempo fa, e non so se lo sia ancora, il legale della Servizi Ambientali – afferma Floris società di cui l’assessore Silvano Montaldo mi pare sia o sia stato revisore dei conti e di cui sono azionisti i comuni di Loano e Borghetto, di cui sono sindaci il presidente della provincia Angelo Vaccarezza e il consigliere provinciale Santiago Vacca».
«L’unico conflitto di interesse di cui sono a conoscenza – replica il sindaco di Albenga Rosalia Guarnieri – è quello dell’ex assessore provinciale Enrico Paliotto, che era consulente di una ditta del settore».
Ma nei confronti di Guarnieri arriva una bordata da parte del sindaco di Villanova, Domenico Cassiano, le cui proteste erano state bollate dalla zarina leghista come « lo sfogo di un bambino colto con le mani nella marmellata». «A fare la marmellata saranno i cittadini di Albenga, quando grazie alle politiche della sua amministrazione comunale e di quella provinciale di cui fa parte avranno permesso al cuneo salino di penetrare ulteriormente verso l’interno rendendo impossibili le coltivazioni di pregio – afferma Cassiano -.
Intanto partono accuse e contraccuse di incompatibilità.
«Mi risulta che Marson sia stato fino a poco tempo fa, e non so se lo sia ancora, il legale della Servizi Ambientali – afferma Floris società di cui l’assessore Silvano Montaldo mi pare sia o sia stato revisore dei conti e di cui sono azionisti i comuni di Loano e Borghetto, di cui sono sindaci il presidente della provincia Angelo Vaccarezza e il consigliere provinciale Santiago Vacca».
«L’unico conflitto di interesse di cui sono a conoscenza – replica il sindaco di Albenga Rosalia Guarnieri – è quello dell’ex assessore provinciale Enrico Paliotto, che era consulente di una ditta del settore».
Ma nei confronti di Guarnieri arriva una bordata da parte del sindaco di Villanova, Domenico Cassiano, le cui proteste erano state bollate dalla zarina leghista come « lo sfogo di un bambino colto con le mani nella marmellata». «A fare la marmellata saranno i cittadini di Albenga, quando grazie alle politiche della sua amministrazione comunale e di quella provinciale di cui fa parte avranno permesso al cuneo salino di penetrare ulteriormente verso l’interno rendendo impossibili le coltivazioni di pregio – afferma Cassiano -.
Non so quale futuro si prospetti per il ponente, ma Villanova non rimarrà con le mani in mano e troverà presto una nuova destinazione per il sito che è stato individuato nel nostro Comune per il depuratore».
Anche l’opposizione di palazzo Nervi è in subbuglio. «Purtroppo Vaccarezza e Marson e poi la Guarnieri, da quando si sono insediati hanno rotto il clima collaborativo che aveva permesso di arrivare a un passo dalla realizzazione di un’opera importante – affermano il capogruppo Pd in provincia Marco Russo e il vicesegretario regionale Giovanni Lunardon.
Anche l’opposizione di palazzo Nervi è in subbuglio. «Purtroppo Vaccarezza e Marson e poi la Guarnieri, da quando si sono insediati hanno rotto il clima collaborativo che aveva permesso di arrivare a un passo dalla realizzazione di un’opera importante – affermano il capogruppo Pd in provincia Marco Russo e il vicesegretario regionale Giovanni Lunardon.
L’ostruzionismo sta portando alla liquidazione della società pubblica e dunque all’azzeramento della gara già conclusa» .
Luca Rebagliati
Da www.ilSecoloxix.it del 04 Luglio 2010
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