mercoledì 11 agosto 2010

Cossiga resta grave in ospedale e i fan di «Repubblica» brindano




 Il presidente emerito della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga,
ritratto ai tempi del suo mandato ai vertici delle Istituzioni


Roma - Erano «critiche ma stabili» in base al bollettino medico reso noto nel pomeriggio di ieri le condizioni di salute di Francesco Cossiga, ricoverato da lunedì nel reparto di rianimazione del policlinico Gemelli di Roma per uno «stato di insufficienza cardiorespiratoria, che ha comportato la necessità di ricorrere a procedure di supporto vitale». 

Un quadro che ieri era preoccupante ma non drammatico, come confermato in serata anche da Paolo Naccarato, sottosegretario nell’ultimo governo Prodi e braccio destro del presidente «picconatore», dopo un breve colloquio con i medici. Un nuovo bollettino dovrebbe essere diffuso oggi attorno alle 13.

E nelle ore in cui Cossiga lotta tra la vita e la morte molti «fan» di Repubblica su facebook hanno già deciso per cosa fare il tifo. Basta leggere alcuni incredibili commenti alla notizia sulle condizioni di salute del presidente emerito: «Ma magari more», scrive in uno spietato romanesco Edhel Verdefoglia. «È campato pure troppo!!!», considera Adolfo Viola, mentre Alessio Aru fa sapere che «lo spumante è pronto» e Massimiliano Adamo suggerisce di «infiltrare un poliziotto in ospedale - alla maniera sua - che lo picchi a sangue e lo faccia parlare prima che muoia». 
E naturalmente non poteva mancare tra i fedelissimi della pagina del quotidiano di Ezio Mauro sul popolare social-network chi accosta la sorte dell’ex presidente della Repubblica a quella del premier Berlusconi: «Dai se vai tu arriva subito anche il gobbo e se Gesù vorrebbe farci una grazia anche il nano», scrive con sintassi incerta Giancarlo Finessi. Berlusconi è tirato in ballo anche da Davide Piancone: «Uno in meno per Silvione, nella prossima conta al Senato».
Decine di commenti gonfi di odio e rancore - e abbiamo omesso i più volgari -, che stridono con il clima di attesa e ansia per le sorti di Cossiga che si respira in queste ore al Gemelli. 
Dove per tutta la giornata di ieri una folla di parenti e amici ha atteso pazientemente notizie sulle condizioni del presidente emerito della Repubblica, che due settimane fa ha compiuto 82 anni. Un viavai reso frenetico dalla presenza dei cronisti (ma le telecamere sono rimaste fuori dal Gemelli) e anche di molti curiosi, regolato con discrezione dal responsabile della sicurezza dell’ospedale della Pineta Sacchetti.
Dove ha fatto capolino anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, che si è intrattenuto per una mezz’ora con i figli di Cossiga, Giuseppe e Anna - quest’ultima nelle ultime settimane era di fatto l’unico contatto con il mondo del politico - chiedendo al direttore del Gemelli Cesare Catananti aggiornamenti sulle condizioni del presidente.  

Letta ha portato alla famiglia gli auguri di pronta guarigione per il presidente non solo suoi personali ma anche da parte delle istituzioni e del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, esprimendo la speranza di potere invitare Cossiga al più presto a Palazzo Chigi. Dopo di lui è arrivato al Gemelli anche Mauro Leone, figlio dell’ex presidente Giovanni.
Qualche ora prima si era visto anche il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, che ha portato a Cossiga l’abbraccio della capitale e del suo sindaco Gianni Alemanno.  
Cutrufo si è intrattenuto brevemente con il figlio del presidente emerito Giuseppe, sottosegretario alla Difesa. 
«In questi momenti - il messaggio di Alemanno - dobbiamo pregare affinché un grande maestro come il presidente Cossiga continui a vivere e operare nella nostra comunità nazionale. 
Parlo di maestro perché per noi il presidente rappresenta non solo una delle più importanti figure politiche della storia repubblicana, ma anche un profondo pensatore in cui il realismo politico e il radicamento nei valori sono sempre serviti a indicarci la strada nei momenti più difficili della storia recente». 

Andrea Cuomo

Da www.ilGiornale.it  del 11 Agosto 2010

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