Guardia Costiera - unità SAR CP 883
Relazione sull’attività “Mare Sicuro” 2011.
L’attività della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Savona e degli uffici minori dipendenti (Alassio, Loano, Andora, Varazze e Finale Ligure) ha rispecchiato, nel corso della stagione estiva 2011, le linee guida tracciate dal Comando Generale del Corpo, sotto il coordinamento regionale operato dalla Direzione Marittima di Genova.
Nel mese di maggio e nei primi venti giorni di giugno si è svolta la
cosiddetta fase preparatoria, durante la quale è stata inviata via mail,
e successivamente illustrata dal nostro personale durante i primi
controlli, una scheda di autocontrollo della struttura balneare;
l’iniziativa è stata apprezzata dagli operatori perché ha permesso loro
di verificare lo stato di sicurezza della struttura ed evitare sanzioni
dovute a scadenze non controllate o ad altre minime distrazioni. Sempre
nel corso della fase preparatoria e all’inizio della stagione estiva
vera e propria, è stata fatta presente a tutti gli approdi turistici,
alle sezioni locali della Lega Navale e ai circoli nautici ricreativi la
disponibilità di far incontrare i propri utenti/associati con una
commissione itinerante della Guardia Costiera, al fine di illustrare le
novità legislative nelle diverse materie di competenza e permettere in
ogni caso un confronto diretto con gli operatori. L’iniziativa è stata
apprezzata da alcuni soggetti – Lega Navale di Albisola, Lega Navale e
Circolo Nautico di Finale Ligure, porti turistici di Varazze, Celle
Ligure e Andora – che hanno organizzato incontri ai quali si è
registrata una forte affluenza di pubblico.
I manifesti fatti stampare dagli organizzatori in occasione delle
predette conferenze (che si allegano in copia) hanno in ogni caso
permesso la diffusione del logo “1530”; sulla conoscenza del numero blu
per le emergenze in mare si è inoltre insistito particolarmente nel
corso di tutte le occasioni di relazione con i mezzi di informazione
durante l’intera stagione balneare. Oltre alla diffusione di comunicati
stampa in occasione di interventi specifici e alla periodica
partecipazione alla rubrica giornaliera sul giornale radio della Liguria
trasmesso da radio1 rai alle 1210, è stato realizzato un servizio per
la rubrica “Presa diretta” di Primocanale TV, che è andato più volte in
onda sulla predetta emittente nel corso dell’estate, mentre un
collegamento diretto settimanale, nel primo pomeriggio del venerdì, è
andato in onda su Radio Stereo 5 di Cuneo, con consigli rivolti ai
turisti in procinto di recarsi sulle spiagge liguri nel fine settimana.
ATTIVITA’ SAR
ATTIVITA’ SAR
L’attività SAR nell’ambito del Circondario di Savona (zona di mare
compresa tra Varazze e Pietra Ligure) ha registrato purtroppo un
notevole incremento rispetto all’anno 2010 (18 interventi SAR rispetto
ai 12 dell’anno precedente, ai quali bisogna aggiungere, in entrambi gli
anni, quattro falsi allarmi che hanno comportato comunque l’impiego di
mezzi navali); si è pertanto ritornati ai valori registrati negli anni
2008-2009, ma va notato anche come l’incremento di attività sia da
mettere in conto prevalentemente a situazioni di pericolo che hanno
riguardato bagnanti e subacquei.
Infatti a fronte di nove interventi di assistenza e soccorso in
favore di unità da diporto con problemi di avaria al motore o al timone
(lo stesso numero di interventi registrati nel 2010), sono stati ben sei
gli interventi in favore di bagnanti e subacquei in difficoltà, il
doppio dell’anno precedente (sono raddoppiati purtroppo anche i
decessi), probabilmente in conseguenza anche delle condizioni
meteorologiche particolarmente difficili registratesi per buona parte
del mese di luglio. Va registrato come la provenienza geografica di
bagnanti e subacquei soccorsi dimostri l’assenza quasi totale di persone
abitanti nella provincia di Savona, a dimostrazione della necessità di
insistere nelle campagne di diffusione della cultura del mare, in
particolare a vantaggio dei turisti delle regioni confinanti con la
Liguria. Si sono infine verificati tre incidenti ad unità navali di
maggiore rilevanza, che mancavano nelle statistiche dell’estate
precedente: l’incendio di un’unità da diporto con sei persone a bordo,
una collisione nel porto di Savona tra un peschereccio e una piccola
unità da diporto e il principio di affondamento di un’unità da diporto a
due miglia dalla costa a seguito dell’apertura di una via d’acqua.
Gli episodi SAR più significativi sono stati:
Il decesso di un bagnante di 29 anni, il 17 luglio a Celle Ligure,
dopo un impatto mortale con un moletto di cemento, con mare agitato e
forte risacca a seguito di una violenta mareggiata registrata il giorno
precedente. A seguito di tale evento, verificatosi in una zona già nota
per la pericolosità - in caso di forte mareggiata e successivo fenomeno
di risacca - delle numerose scogliere vicine alle zone di balneazione,
il Comune di Celle Ligure, sollecitato dalla Capitaneria di Savona e con
il supporto tecnico dei comandanti di motovedetta che hanno effettuato i
soccorsi in quella zona, ha presentato in Regione un progetto per
l’installazione di un certo numero di boe ancorate sul fondale a circa
50 metri da riva, con relativo sistema di funi che permettano ad un
bagnante in difficoltà di aggrapparsi in attesa dei soccorsi.
Tra il 16 e il 18 luglio, nel corso di due interventi a Varazze
durante la medesima situazione complessa di mareggiata e successiva
risacca, sono stati soccorsi e riportati in sicurezza a terra due
bagnanti e due bagnini lanciatisi al soccorso dei primi con un pattino e
incapaci di rientrare a terra con il medesimo mezzo;
Il primo agosto è avvenuto il recupero di sei naufraghi, riportati incolumi nel porto di Savona, di un’imbarcazione da diporto incendiatasi e successivamente affondata a sei miglia dalla costa al largo di Borghetto S.Spirito,
Il 14 agosto è avvenuto il decesso di un subacqueo che operava da solo in apnea nelle acque di Capo Noli; il corpo del sub è stato recuperato poche ore dopo l’evento operando in collaborazione con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Genova.
Il primo agosto è avvenuto il recupero di sei naufraghi, riportati incolumi nel porto di Savona, di un’imbarcazione da diporto incendiatasi e successivamente affondata a sei miglia dalla costa al largo di Borghetto S.Spirito,
Il 14 agosto è avvenuto il decesso di un subacqueo che operava da solo in apnea nelle acque di Capo Noli; il corpo del sub è stato recuperato poche ore dopo l’evento operando in collaborazione con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Genova.
Complessivamente le persone assistite e soccorse sono state 44,
rispetto alle 30 dell’anno precedente; da notare che come in passato, il
72% degli interventi è avvenuto entro i 500 metri da riva e solo due a
distanza superiore ad un miglio dalla costa.
Attività SAR circomare Alassio
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTROLLO
Dal 20 giugno è iniziata la fase esecutiva vera e propria dell’operazione “mare sicuro”; almeno un Nucleo Operativo Difesa Mare è stato predisposto per ogni ufficio marittimo nei giorni feriali, mentre nei giorni festivi e prefestivi dei mesi di luglio e agosto Compamare Savona ha organizzato due nuclei. Un’organizzazione particolare è stata poi creata per il ferragosto (vedasi scheda allegata).
E’ stato pertanto battuto l’intero litorale della provincia, effettuando almeno una visita accurata ad ogni struttura balneare, con verifica delle dotazioni di sicurezza, delle licenze amministrative, della presenza e delle abilitazioni del personale incaricato dell’assistenza ai bagnanti. Nei giorni indicati dalla Questura di Savona, i NODM hanno svolto sul demanio marittimo, nell’ambito della propria attività d’istituto, anche azioni di contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale, coordinandosi con le polizie municipali dei Comuni interessati dall’operazione.
In due circostanze, dietro richiesta della Capitaneria di Porto di
Savona, la Procura della Repubblica ha permesso, in luogo della
distruzione del materiale contraffatto, il conferimento alle strutture
della Caritas diocesana di magliette, pantaloni e giacche, previa
eliminazione delle etichette false e apposizione di un timbro con
inchiostro indelebile che ne comprovasse la provenienza da sequestro
giudiziario; l’iniziativa è stata molto apprezzata a livello locale,
grazie anche all’importante rilevanza mediatica che ha assunto.
Nel contempo le zone di mare della provincia erano controllate dai
mezzi nautici dipendenti dai diversi uffici marittimi; anche quest’anno
la Capitaneria di Savona, mantenendo operativo nel tratto di costa
Varazze-Bergeggi il gommone GC B38, ha potuto dislocare costantemente,
nei fine settimana, un mezzo nautico presso il porto di Finale Ligure
(si sono alternate le motovedette CP 604 e CP 580), con la conseguente
possibilità di intervento immediato nella zona Capo Noli-Pietra Ligure
ed esercitando al contempo una forte azione preventiva di dissuasione
dei comportamenti illeciti, in particolare nelle aree molto frequentate
di Varigotti (Malpasso e Baia dei Saraceni). A bordo del predetto mezzo
nautico dislocato a Finale Ligure hanno operato, nei mesi di luglio e
agosto, volontari OPSA della Croce Rossa di Savona e Cuneo, che
assicuravano un primo soccorso sanitario in caso di intervento di
soccorso marittimo.
Nell’ambito territoriale del Circondario di Alassio sono stati
operativi durante l’intera stagione i mezzi minori dislocati a Loano e
Andora, mentre Circomare Alassio, nell’impossibilità per carenza di
personale di armare contemporaneamente le due unità navali a
disposizione, ha privilegiato l’impiego del gommone GC A 09, conseguendo
ottimi risultati sia in caso di situazione di emergenza sia per le
normali attivitò di polizia marittima.
Durante l’intero periodo estivo la CP 604, tra Varazze e Pietra
Ligure, e il GC A 09 tra Loano e Andora hanno effettuato, secondo la
convenzione stipulata dalla Direzione Marittima di Genova, il trasporto
dei tecnici ARPAL incaricati dei previsti prelievi per il controllo
della balneabilità delle acque marine; l’attività si è svolta senza
alcun problema e con piena soddisfazione dell’Arpal provinciale.
Si allegano le tabelle relative ai controlli effettuati, divisi per ufficio marittimo e per materia, alle ore di moto e alle miglia percorse dai singoli mezzi navali dipendenti, nonché quelle relative alle infrazioni penali e amministrative contestate.
CONTROLLI PESCA
Si allegano le tabelle relative ai controlli effettuati, divisi per ufficio marittimo e per materia, alle ore di moto e alle miglia percorse dai singoli mezzi navali dipendenti, nonché quelle relative alle infrazioni penali e amministrative contestate.
CONTROLLI PESCA
Durante l’intera stagione estiva l’attività “mare sicuro” si è
strettamente intrecciata, sempre sotto il coordinamento della Direzione
Marittima di Genova, con quelle dei nuclei pesca; sono stati effettuati
544 controlli, di cui 253 direttamente da parte dei nuclei NODM sul
demanio marittimo. Le verifiche sono avvenute in mare, ai punti di
sbarco, nei mercati ittici e stabilimenti di trasformazione, presso gli
esercizi commerciali(grande distribuzione e dettaglio), nei ristoranti e
simili e su strada, non solo in provincia di Savona, ma anche nelle
province di Torino, Alessandria, Asti e Aosta, I controlli dei nuclei
NODM sono stati principalmente rivolti alla ristorazione all’interno
degli stabilimenti balneari, per verificare il rispetto delle norme
sulla tracciabilità del prodotto ittico e per contrastare il fenomeno
della vendita in nero di pesce da parte di diportisti direttamente ai
ristoratori, eludendo i previsti controlli sanitari e danneggiando
economicamente il settore della pesca professionale. Numerosi anche i
controlli sull’adesione dei pescatori sportivi al censimento
obbligatorio della propria attività, in vigore dal 1°maggio 2011; a
tutti coloro che svolgevano l’attività di pesca sportiva è stato
richiesto di esibire il tesserino autorizzativo scaricato dal sito del
Ministero delle Politiche Agricole e i pochi che non ne erano in
possesso sono stati diffidati dal continuare l’attività fino ad avvenuta
regolarizzazione della propria posizione.
Numerosi sono stati i controlli volti ad evitare frodi al
consumatore, realizzate facendo passare per fresco del pesce congelato
oppure indicando come nostrane, o con denominazioni volutamente errate,
specie meno pregiate di provenienza estera; di particolare rilevanza
l’attività mirata a contrastare la commercializzazione illegale di tonno
rosso (specie soggetta a quote europee particolarmente restrittive). In
totale sono state rilevate 20 infrazioni in materia di pesca, che hanno
dato luogo a:
4 segnalazioni all’autorità giudiziaria, in tre casi per frode in commercio e in un caso per detenzione di novellame
16 verbali per infrazioni amministrative, di cui 13 in materia di etichettatura e tracciabilità e 3 per commercializzazione di tonno rosso senza i previsti documenti di cattura comunitari, per un totale di circa 30000 euro di sanzioni
Sequestro di 250 kg di tonno rosso.
CONTROLLI AMBIENTALI
4 segnalazioni all’autorità giudiziaria, in tre casi per frode in commercio e in un caso per detenzione di novellame
16 verbali per infrazioni amministrative, di cui 13 in materia di etichettatura e tracciabilità e 3 per commercializzazione di tonno rosso senza i previsti documenti di cattura comunitari, per un totale di circa 30000 euro di sanzioni
Sequestro di 250 kg di tonno rosso.
CONTROLLI AMBIENTALI
Nell’ambito dei controlli ambientali sono rimaste prioritarie le
attività nell’area marina protetta di Bergeggi. I mezzi navali e i
nuclei NODM di Compamare Savona hanno svolto un’importante attività di
controllo, anche grazie alla convenzione stipulata con il Comune di
Bergeggi, ente gestore dell’area; a partire dal 23 luglio inoltre è
diventata operativa la convenzione stipulata con il Ministero
dell’Ambiente, che ha previsto un impiego nell’AMP di un mezzo nautico
dipendente per almeno 25 ore settimanali, con particolare attenzione ai
giorni festivi e prefestivi. Nel mese di agosto la presenza effettiva
dei mezzi nautici dipendenti è stata ben superiore al minimo previsto e
anche quest’anno si è registrato un notevole calo di infrazioni da parte
dei diportisti, che ormai dimostrano di conoscere molto bene i confini e
i regolamenti dell’area marina protetta. Meno chiara invece appare la
situazione a terra, dove sono stati sorpresi due subacquei intenti a
svolgere attività di pesca, ignari di trovarsi all’interno di una zona
protetta e di andare incontro, come poi è avvenuto, ad una segnalazione
all’autorità giudiziaria.
Anche l’attività degli ispettori PSC della Capitaneria di Porto di
Savona, rivolta come negli altri mesi dell’anno a garantire il rispetto
delle normative in materia di sicurezza della navigazione, ha avuto
importanti risvolti in campo ambientale. Sono state infatti ben due le
navi mercantili sorprese con a bordo residui oleosi superiori ai
quantitativi massimi consentiti e non dichiarati; i rispettivi
comandanti sono stati obbligati a conferire i predetti residui alle
ditte specializzate prima della partenza dal porto di Savona-Vado Ligure
e sono stati anche pesantemente sanzionati (6000 euro ciascuno) in base
alla normativa in vigore, che tutela l’ambiente evitando scarichi
abusivi in mare.
Da www.Savonanews.it del 05 Ottobre 2011
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