Quando in piazza Partigiani c'era il maxi schermo ed i tifosi potevano seguire
i loro calciatori preferiti e le partite più importanti
Alassio “orfana” del maxi schermo per seguire le
imprese degli Azzurri agli Europei 2012 e un ex sindaco che dà lezioni
di patriottismo all’attuale primo cittadino.
L’ultima partita tra Marco
Melgrati e Roberto Avogadro si combatte su un tema che, come nessun
altro, sa accendere gli animi degli italiani.
“Molti cittadini e turisti mi hanno chiesto come mai quest’anno il
Comune non ha messo in piazza il maxischermo, per seguire tutti insieme
le gesta dei nostri eroi del calcio, da Balotelli a Cassano, da
Chiellini a Buffon, come si è fatto in passato – esordisce Melgrati –
Ricordo la passione, le bandiere, il sindaco e il frate dei cappuccini
Padre Tommaso in prima fila, seduti per terra davanti alle prime sedie,
la gente con i volti pitturati di bianco rosso e verde, i bambini, le
mamme con i passeggini, la piazza stracolma di cittadini e turisti.
Pronti via, tutti in piedi ad ascoltare l’inno nazionale dell’Italia, e
poi a seguire le partite, fino alla vittoria dei Mondiali, e poi via con
il corteo di auto e moto, con le bandiere, i clacson, o
all’eliminazione, ma sempre con la passione per lo sport più popolare e
un orgoglio nazionale che, in queste occasioni, diventa ancora più
grande”.
“Ma aspettarsi che questo sindaco organizzi una cosa del genere è
follia – è la stoccata dell’ex primo cittadino alassino – Ad Avogadro,
che era corso sino a Montpellier dove la nazionale Italiana giocava
contro il Camerun per fare il tifo per la squadra africana contro il
nostro Paese, che gli frega dell’Italia.
E allora la partita ce la
vedremo a casa, nei bar, con lo stesso orgoglio di essere italiani, con
gli stessi sentimenti, con la stessa passione, ma senza il calore che la
vicinanza degli altri, in grandissimo numero, in una piazza
strabordante di gente, può dare. Forza italia”.
Da www.Ivg.it del 24 Giugno 2012
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