La sede della Banca Carige e della Fondazione carige a Genova
Carige: Simeon alla Banca e Isnardi alla Fondazione
Scambio di ruoli tra i due esponenti dell’Imperiese
All’apparenza, è un semplice scambio di casacca: il sanremese Marco Simeon lascia il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Carige e passa a quello della Banca Carige mentre l’imperiese Pietro Isnardi compie il percorso inverso e dal Cda della Banca va in quello della Fondazione.
Un’inversione di ruoli di cui si parla da giorni e che, secondo le previsioni, dovrebbe essere ufficializzata oggi a Genova, nella riunione del Consiglio di indirizzo della Fondazione, convocata per procedere al rinnovo del Cda, scaduto da nove mesi.
Ma, in realtà, quella che sembra soltanto una staffetta, ha ragioni più profonde e che giungono da lontano. Secondo gli ambienti economici genovesi (e romani) Simeon, 32 anni, giovane avvocato di folgorante carriera, dallo scorso novembre direttore delle relazioni istituzionali e internazionali della Rai, potrebbe essere il rappresentante «non ufficiale» dello Ior, la banca della Santa Sede, all’interno della Carige.
Vicino al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, Simeon ricopre in Vaticano l’incarico di segretario della Fondazione per i beni e le attività artistiche della Chiesa. A lui, insomma, sarebbe affidato il ruolo di «garante» dell’investimento, compiuto recentemente dallo Ior, cioè il prestito obbligazionario di 100 milioni di euro, convertibile alla scadenza del 2015 in un pacchetto di azioni, pari al 2,4 per cento del capitale, di Banca Carige.
Un’operazione per nulla scontata, secondo quanto fonti vaticane avevano rivelato lo scorso febbraio, ma che adesso potrebbe essere portata a termine, grazie alla presenza di Simeon, il quale, tra l’altro, viene accreditato come «soprannumerario», cioè membro dell’Opus Dei: proprio come Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior.
Del Consiglio di indirizzo della Fondazione Carige (che ha il 44% di azioni di Banca Carige) fanno parte anche diversi componenti della provincia di Imperia: Teodoro Enzo Amabile, Bernardo Garibbo, Riccardo Guatelli, Alessandro Mager, Fernando Magrassi, Guido Maria Mesturini, Gian Luigi Maccario. Nel Cda vi sono inoltre il vicepresidente Ivo De Michelis, di Imperia, e l’ex sindaco di Sanremo, Giovenale (Lino) Bottini. Per quanto paia poco probabile, non si esclude che oggi il presidente, l’industriale Flavio Repetto, decida di rinviare le nomine al prossimo gennaio, in concomitanza con quelle del Consiglio di indirizzo.
Se così non fosse, via libera a Pietro Isnardi, 62 anni, il presidente dell’omonima azienda alimentare, che produce olio d’oliva ed è amico fraterno dell’ex ministro Claudio Scajola.
Il fratello di quest’ultimo, Alessandro, è il vicepresidente della Banca Carige. Suo figlio Marco, ora consigliere del Pdl in Regione, ha sposato Alessandra Isnardi, figlia di Pietro. E, sempre a stare ai soliti «bene informati», la contemporanea presenza di due consuoceri nel Cda dell’istituto bancario qualche imbarazzo lo avrebbe sollevato.
Lo spostamente alla Fondazione «sanerebbe», per così dire, la situazione.
Il Cda, comunque, verrebbe praticamente confermato quasi per intero. A parte l’avvicendamento Simeon-Isnardi, è ipotizzato un solo altro cambiamento ed è quello di Angela Testi, docente alla Facoltà di Economia, nominata su indicazione di Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova, al posto di Sergio Rossetti, che si era dimesso per diventare assessore regionale alle Risorse finanziarie.
Da www.laStampa.it del 21 Settembre 2010
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