lunedì 6 settembre 2010

Vittorio FELTRI : «Infami noi? Ci insulta e non risponde alle domande»


 


Vittorio Feltri fa spallucce: «Avevo previsto che Gianfranco Fini non avrebbe risposto a nulla e si sarebbe limitato a insultare. Nei giorni scorsi l’avevo anche scritto». 
Il direttore del Giornale sorseggia l’aperitivo dopo aver impostato il titolo del quotidiano di oggi, «Le infamie di Fini».   
Veramente il Presidente della Camera ha affermato d’essere stato insultato da Lei. 
Le risulta? «Mi viene davvero da ridere. Fini invoca per se il diritto al dissenso ma dimentica che deve concederlo anche agli altri. Invece di dare spiegazioni sulle precise contraddizioni documentate dalla nostra inchiesta - una serie di contestazioni precise e reiterate per quaranta giorni - reagisce attaccando: scusate ma l’infame è lui». 
Non vuole difendersi neppure dall’accusa di importunare le famiglie altrui? «Famiglie? Quali? Quella di Fini è un’azienda, la Fini & Tulliani
Guarda caso infatti l’appartamento di Montecarlo è a disposizione del fratello della sua compagna. 
La suocera, una che per tutta la vita aveva fatto la casalinga, detiene la maggioranza della società che, dopo sue pressioni, si è accaparrata il contratto Rai da un miliardo e mezzo.      
Saranno tutte combinazioni, non voglio essere maligno, ma più che una famiglia sembrano un clan. Eppure Fini non si sente in dovere di fornire spiegazioni». 
Ha detto di attendere che si pronuncino i magistrati, ieri voleva parlare della fine di un ciclo. 
E’ in disaccordo anche su questo? «Siamo alle comiche finali. Il Pdl non è finito il 28 luglio perché non è mai iniziato proprio per colpa sua che non ha consentito l'integrazione di An e Forza Italia. E’ incredibile che lamenti di non aver potuto dissentire, dimenticando d’averlo fatto per due anni prima di ieri sera. Peccato che il dissenso vada espresso nel partito e non dalla sedia più alta di Montecitorio o dalla piazza».
Non c’è proprio nulla che le sia piaciuto del discorso di Mirabello? «La prima parte, quella dell’analisi politica, poteva essere apprezzabile, era appassionata. Ma quando Fini è passato all’economia sono cominciate le comiche vere».

FRANCESCA PACI

ROMA



Da www.laStampa.it  del 06 Settembre 2010

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