mercoledì 20 ottobre 2010

Il Commento - DALLA BUROCRAZIA UN MIRACOLO DI CHIAREZZA




(immagine archivio AlassioFutura - internet)


Siamo abituati a parlar male della burocrazia. Ma può capitare e questo appare il caso che sia invece da considerare quasi una benedizione.

Ogni funzionario pubblico rifugge dal rischio di vedere messa in discussione la legittimità degli atti che firma. Ma ancor più aborre che, dei suoi atti, qualcuno finisca per chieder conto in soldoni sonanti.
Ora, in questa vicenda, si dà il caso che i meccanismi spesso imperscrutabili della burocrazia abbiano partorito un esito che, solitamente, poco gli si riconosce: quello della chiarezza.
La lettera inviata dalla Regione alla Provincia e all’Ato, infatti, sembra mettere tutti all’angolo. 
E richiama le parti coinvolte, una volta per tutte, alle loro responsabilità, in modo persino brutale. Nessuno ha più alibi. 
Certo: ci si potrebbe perdere in mille cavilli, nei cui grovigli probabilmente tutte le parti in causa e tutte le varie ipotesi in campo hanno la loro dose di buone ragioni. 
Ma si farebbe ciò che la burocrazia ha reso di  fatto impossibile: spaccare il capello in quattro per non dire la verità. Ovvero che la strada percorribile è una e solo una: fare il depuratore ingauno.
Ogni altra scelta sarebbe una non scelta, un modo per non realizzare nulla. 
Un tradimento di un sistema economico basato sul turismo. Un allontanarsi dall’Europa in modo siderale: le sue multe, per quanto salate, non sarebbero che un piccolo acconto.

Antonella Granero
Da www.ilSecoloxix.it  del 20 Ottobre 2010



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