L' ingresso del Municipio di Alassio
Alassio - “Incredibile atteggiamento del Sindaco
Avogadro, che in merito alla vicenda del progetto del nuovo Campo
Sportivo crede di poter raccontare ancora le favole che aveva raccontato
in campagna elettorale, ma il feeling con la città è finito, anzi forse
non è mai cominciato”. Inizia così la replica del coordinamento Pdl di
Alassio al sindaco Avogadro sulla questione del nuovo parcheggio che
sarà inaugurato sabato.
“Un progetto approvato da tutti gli Enti in Conferenza dei Servizi,
anche dalla Provincia che si è accorta di aver sbagliato la posizione
del rio Gonghe quando ha approvato il Piano di Bacino. Infatti, nel
Piano di Bacino redatto e approvato dalla Provincia nel 2002, aggiornato
nel 2003, il rio Gonghe era indicato nella posizione esattamente
prevista dal progetto approvato; essendo tombinato e coperto dalla
strada, nessuno poteva immaginarne la posizione. E comunque, a una
verifica effettuata, si è riscontrato che è tranquillamente al di là
della linea di inedificabilità assoluta dei tre metri previsti dalla
legge, ma interno ai 10 metri per cui è prevista deroga; sono state date
dalla Provincia stessa le prescrizioni relative alla deroga, che sono
state realizzate (muro anti esondazione in luogo di una griglia, dosso),
mentre la deroga attesa da mesi tardava ad arrivare, con ritardo
imputabile alla Provincia stessa” precisano dal Pdl.
“Non un metro cubo in più di cemento è stato realizzato, non un posto
auto o un box in più, non un centimetro di più in altezza. I lavori
sono stati interrotti per due motivi: il primo per la questione
sollevata dalla Provincia, dove la giunta Provinciale approvava la
riperimetrazione di Rio Gonghe proposta dal nuovo Dirigente che si era
accorto dell´errore commesso dal Collega che lo aveva preceduto, che
aveva approvato il progetto in Conferenza dei Servizi per conto della
Provincia; il secondo per lievi difformità di pochi centimetri sulla
dimensione delle due rampe, peraltro migliorative del progetto, e
richieste dai Vigili del Fuoco, realizzate dalla Ditta appaltante in
difformità senza informare il Comune. Certo l´Assessore Provinciale
Villani non poteva e non avrebbe sicuramente voluto opporsi a un
provvedimento legittimo proposto dal Dirigente dell´ufficio Provinciale”
aggiungono dal coordinamento alassino del Popolo della Libertà.
“Se la Società chiede 4 milioni – continuano dal Pdl – , non è detto
che il Comune li debba pagare; anzi, i danni bisogna chiederli alla
Provincia di Savona, che prima approva un progetto, e poi, in
autotutela, annulla l´autorizzazione. Non si riesce veramente a
comprendere come mai in un primo tempo l´Ufficio Tecnico Comunale non
abbia concesso l´autorizzazione parziale a continuare i lavori ad
esclusione delle parti in contestazione, autorizzazione poi concessa
dopo l´aprile 2011 sempre nelle medesime condizioni e cioè in attesa
della nuova deroga e della sanatoria delle opere in difformità”.
“Altro che superficialità e irresponsabilità. Questo grandioso
progetto, realizzato in meno di due anni che ha dotato Alassio di un
impianto sportivo di eccellenza, dopo quello già realizzato dalla
Amministrazione di Centro-Destra a Loreto, è esempio di correttezza
amministrativa e di collaborazione tra pubblico e privato, nel segno
dell´efficienza. I piccoli problemi riscontrati, non certo per colpa
dell´Amministrazione di Centro-Destra, sono stati nel breve risolti, non
certo per le taumaturgiche capacità dell´Assessore Bogliolo e del
consigliere Scarpati”.
“Prendiamo atto che è stata abbandonata l´idea dell´orribile
Parcheggio in struttura metallica di piazza Paccini e che è tornato in
auge il Project Financing già approvato, ma Avogadro non aveva detto che
sotto le piazze pubbliche non si dovevano più fare box?
E in via della
Chiusetta quale progetto andrà avanti, quello già da tempo agli atti del
Comune, con 240 posti auto pubblici e il rifacimento del mercato
coperto all´interno della struttura, o quello della cooperativa rossa di
Reggio Emilia che ha fiutato l´affare?” concludono dal Pdl alassino.
Da www.IVG.it del 05 Aprile 2012
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