mercoledì 17 febbraio 2010

REGIONALI: PER MANNHEIMER IL CENTRO-SINISTRA E' IN VANTAGGIO PER 7 A 6

Il Prof. Renato Manheimer 
 
17 feb. -  “Ormai ci siamo. La competizione per le elezioni regionali è entrata nella fase più calda
 
Gli ultimi candidati, appartenenti ai partiti minori, sono in via di definizione in questi giorni, tra oggi e domani. Ma, con la designazione ufficiale di Loiero, tutti i concorrenti appartenenti alle due forze maggiori sono stati scelti. Quali saranno gli esiti? Per alcune regioni - scrive Renato Mannheier sul CORRIERE DELLA SERA -, la previsione è relativamente facile, se non scontata. Ad esempio, nella cosiddetta ‘zona (ex) rossa’, la vittoria del centrosinistra appare più che probabile. In Emilia, Errani, presidente uscente espresso dal centrosinistra, dovrebbe abbastanza facilmente prevalere su Bernini, candidata del centrodestra.
Ancora, in Toscana, Rossi (Pd), sopravanza nettamente (col 53 per cento per Crespi e 57 per cento per Euromedia ) la sua oppositrice principale, Faenzi (Pdl).
Anche in Umbria il centrosinistra è in vantaggio: un sondaggio Euromedia suggerisce che Marini superi Modena con un distacco vicino al 10 per cento.
Nelle Marche non risultano sondaggi recenti, ma la vittoria di Spacca, del centrosinistra, viene data quasi per scontata.
Lo stesso, pur in assenza di ricerche di opinione nell'ultimo periodo, avviene per la Basilicata, ove dovrebbe vincere De Filippo, in Puglia, infine, Vendola (centrosinistra) è oggi in vantaggio (col 42 per cento per Crespi e 44 per cento per SWG) su Palese (39-40 per cento), seppur con un margine meno ampio di quello registrato per altre regioni.
Vi sono poi confronti in cui è altrettanto netta la previsione di vittoria per il centrodestra. m primo luogo, la Lombardia, ove Formigoni viene ‘quotato’ dal 61,5 per cento al 63,1 per cento, mentre Penati sarebbe fermo tra il 27,2 per cento e il 35 per cento.
Anche in Veneto il distacco è notevole: Zaia (centrodestra) raccoglie oggi il 56,3 per cento, mentre il suo oppositore principale, Bortolussi, si arresta al 34,6 per cento (sondaggi Euromedia e Crespi), il centrodestra risulta in vantaggio anche in Campania, ove Caldoro (stimato al 55 per cento da Crespi e al 49,5 per cento da SWG) supera De Luca (45 per cento . sia per Crespi, sia per SWG).
L'unico sondaggio disponibile per la Calabria (CED) suggerisce una conferma del risultato delle ultime Politiche ed Europee (in contrasto con l'esito delle Regionali precedenti), vale a dire la prevalenza dell'esponente di centrodestra, Scopelliti, stimato al 42 per cento.
Per alcune regioni, invece, l'esito è ancora incerto. In Piemonte, Bresso e Cota sono indicati sostanzialmente alla pari da Crespi, mentre vi sarebbe un lieve vantaggio della prima per Euromedia e Piepoli. Sembra profilarsi, per ora, un testa a testa: è vero che il centrodestra ha vinto nettamente alle ultime Politiche ed Europee, ma p vprr’ anchp chp la nrpsidpntp uscente gode di larga stima e che il fatto che il candidato del centrodestra sia un leghista ha suscitato qualche mal di pancia anche nel suo schieramento.
La Liguria e il Lazio sono le sole regioni in cui i sondaggi dei diversi istituti danno esiti in buona misura differenziati e, talvolta, opposti.
Nella prima, Biasotti (centrodestra) viene stimato vincente, seppur di pochissimo, da Ipr e da Piepoli, mentre Crespi e il Secolo XIX rilevano in questo momento un vantaggio per Burlando (centrosinistra).
Nel Lazio, la Bonino prevale nelle preferenze sulla Polverini secondo Crespi e ISPO, mentre l'opposto accade per Gpf e Piepoli.
Occorre ricordare, tuttavia, che le medesime ricerche suggeriscono comunque una prevalenza dei voti di lista per il centrodestra, ciò che favorisce la Polverini, dato che, tradizionalmente, nelle consultazioni regionali il voto di lista è assai più adottato dagli elettori. m definitiva, stando ai sondaggi più recenti attualmente disponibili, 6 regioni dovrebbero andare al centrosinistra e 4 al centrodestra, mentre su 3 sussistono ancora molti dubbi.
Il risultato più probabile è di 7 a 6 per il centrosinistra (su questa previsione converge, oltre a ISPO, SWG): un esito ben lontano dall'n a 2 di cinque anni fa. Ma, nell'analizzare i risultati, oltre al numero di regioni, occorrerà considerare con attenzione la distribuzione dei voti di lista nell'insieme delle regioni chiamate al voto: sarà questo dato a fornire il vero indicatore degli attuali orientamenti politici del Paese”.
 
Da www.Clandestinoweb.com   del 17 Febbraio 2010 

Nessun commento:

Posta un commento