giovedì 11 marzo 2010

ANDORA - LA REGIONE HA DATO IL VIA LIBERA AI LAVORI

Il porto di Andora prende il largo
Grande albergo di lusso, 
centro congressi da 600 posti, 
nuova piazza e passeggiata

ANDORA. Il porto cambia volto, e la città dà una svolta alla sua economia turistica con un grande albergo eun centro congressi. Martedì mattina la Regione ha dato il via libera definitivo alla prima parte dei lavori di ristrutturazione del porto di Andora, cioè alla realizzazione della nuova passeggiata, della nuova piazza e delgrande complesso turistico. Insomma, presto potranno partire i lavori per quelle che vengono chiamate “opere a terra” previste dal progetto di ampliamento del porto turistico andorese.  
Un progetto nato nel 2004, fortemente voluto dal sindaco Franco Floris, con l’intento tra l’altro di incrementare la finora ridottissima offerta alberghiera in quella che è la capitale delle seconde case. Al termine dei lavori, infatti, Andora avrà un albergo di lusso con una sessantina di stanze, un residence dotato di 13 appartamenti e una sala congressi capace di ospitare 600 persone, oltre alla piazza a gradoni che servirà anche da teatro all’aperto, una passeggiata interna ed il prolungamento di quella esistente, che unirà il porto a capo Mele. 
Un’operazione da 20milioni, che però sarà realizzata a stralci e con il concorso dei privati per quanto riguarda le strutture turistiche, attraverso un appalto di costruzione e gestione. «Se non ci fosse il patto di stabilità e si rispettassero i diritti dei comuni – attacca il sindaco Franco Floris saremmo in grado di fare tutto da soli, subito e pagando in contanti, visto che abbiamo non solo una capacità di fare mutui praticamente illimitata, ma anche gran parte di quella cifra in cassa.Solo che non possiamo spenderla per colpa di queste regole indegne di uno stato democratico». Così si comincerà con le passeggiate, che costeranno circa 600mila euro, quindi partirà la gara per la costruzione e gestione dell’albergo e del residence, infine si realizzeranno la piazza e i nuovi negozi.
«Sappiamo di affrontare un progetto impegnativo in un momento di grande crisi economica –
prosegue Floris, ma speriamo che ci sia qualche imprenditore che sappia investire per guadagnare nel tempo.
Un albergo sul mare, nel porto, in una zona dove la richiesta è maggiore dell’offerta è un investimento sicuro. Se potessi lo farei con i soldi del Comune e poi lo affitterei, perché credo che sarebbe molto redditizio». 
Ma se nessuno si facesse avanti ci sarebbe già pronta una carta di riserva, visto che c’è da ampliare il porto vero e proprio, che dagli attuali 850 posti barca dovrebbe arrivare a circa 1.100. «Se non riusciremo a far partire la costruzione dell’albergo attraverso la gara d’appalto lo inseriremo nel progetto di ampliamento a mare. Chi vorrà realizzare e magari anche gestire i 250 posti barca dovrà realizzare anche il complesso turistico».

Luca Rebagliati

Da www.ilSecoloxix.it  del 11 Marzo 2010

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