Un nostro caro amico, una persona di cultura, una persona che ha una storia di credibilità alle spalle è stato oggetto di un esposto da chi non accetta le critiche, men che meno quelle politiche.
C'è da chiedersi se questo delirio di onnipotenza, di intoccabilità, di incriticabiltà, non sia l'ultimo in ordine di tempo dei segnali di grande e grave debolezza che caratterizza alcuni personaggi della politica de "noantri" localmente.
Chi occupa un posto pubblico è di per sè soggetto a critiche, fa parte del ruolo e guai se le critiche più o meno gratuite, più o meno costruttive, fossero proibite !
Ma l'insofferenza di talune persone, il grave stato di dasagio che le angustia ultimamente, il nervosismo generato dal fatto che qualcuno si interessa alle loro recenti attività, le riconsidera in un'ottica differente, frutto di un pensiero che non deve per forza coincidere con quello dell'altro, non va proprio a genio a questa classe dirigente (?) che di tale aggettivo possiede, sostanzialmente, solo l'arroganza.
Qui, taluni credono di essersi comprati la città di Alassio assieme al cadreghino che occupano, ma dovranno, purtroppo per loro, ricredersi abbastanza presto che ciò non corrisponde al vero e soprattutto a quello che i 'cittadini' desiderano sia il 'modus operandi' dei propri rappresentanti, se di delegati dal popolo si parla.
Il mio amico che chiameremo per solidarietà e simpatia con il soprannome di " Solgenitsin " sta rischiando proprio per aver espresso delle educate quanto concrete critiche politiche all'attività ed al "modus guidandi" (usiamo il latino "maccheronico" per stemperare i toni) di un personaggio che fa parte di quella "intellighenzia" di quell' "Elìtè" della politica locale che male si rapporta con qualsiasi critica alla propria pubblica attività.
La storia ci insegna che l'arroganza del potere gestito dai "proci" non ha limiti !
Mi torna alla mente l'ultima riunione dei commercianti diciamo così "non allineati" di Alassio in cui la persona in questione ospite come chiunque avesse voluto partecipare, non trattandosi in alcun modo di una riunione "carbonara", voleva a tutti i costi intervenire durante la riunione: questa opportunità non fu accordata, ma con cortesia, trattandosi di una riunione appunto di commercianti. La persona in questione si alzò in preda all'ira ed al delirio di onnipotenza per questo affronto, mandando tutti i presenti cortesemente a ... quel paese, ed uscendo, sbattè la porta.
Che dire, l'ignoranza, l'insipienza, l'egocentrismo, fanno parte di ciascuno di noi, purtroppo, in maniera più o meno evidente, ma il buon senso avrebbe dettato ad un personaggio pubblico, dotato di forte ben dell'intelletto, ben altro atteggiamento: che so, ad esempio, ringraziare i presenti, fare tesoro dei concetti più o meno interessanti uditi nel corso del dibattito, in certi momenti, anche molto acceso e coinvolgente, trarne suggerimenti ed idee per ponderare future iniziative...
Ma no, non aspettatevi nulla di ciò, ci sarebbe da stupirsi, anzi da rimanere esterrefatti.
Tutto questo ad Alassio da un pò di tempo non succede più "
Date retta: quando si occupa un posto pubblico, ancorchè decisionale, ci vuole UMILTA' e tanto tanto spirito di SERVIZIO e DISPONIBILITA' ...
Aleramo
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