Il Sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato
all'ultima manifestazione per la legalità
all'ultima manifestazione per la legalità
Il sindaco: «E' solo l'inizio». Sotto la lente telefoni,
appalti ed evasione dell'Ici
«È soltanto l’inizio», minaccia il sindaco-sceriffo Maurizio Zoccarato.
Il giovane imprenditore rampante voluto dall’ex ministro Claudio Scajola per guidare la riscossa Pdl a Sanremo, non si ferma al dossier su sprechi e clamorose «anomalie» legate alla gestione del parco mezzi del Comune, girato al procuratore Roberto Cavallone.
Che ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di truffa e peculato.
Zoccarato vuole scoperchiare altre pentole, andare fino in fondo (o almeno provarci), per vedere quanto marcio c’è nella macchina comunale.
Se le premesse sono queste, con risvolti anche paradossali (assicurazioni e bolli pagati per decine di veicoli «fantasma», presenti negli elenchi ma di fatto spariti), ce n’è abbastanza per scatenare un terremoto. Già si avvertono scosse negli uffici dove la tensione è altissima.
«Ciò che sta venendo fuori è la conseguenza di anni e anni di mala amministrazione - attacca il sindaco -, di mancanza di controlli da parte di una classe politica che mi auguro fosse soltanto distratta».
«Ciò che sta venendo fuori è la conseguenza di anni e anni di mala amministrazione - attacca il sindaco -, di mancanza di controlli da parte di una classe politica che mi auguro fosse soltanto distratta».
E al Pd, che reclama una commissione d’inchiesta, risponde no: «Troppo facile parlare adesso. I fatti dimostrano che chi aveva deleghe di controllo negli anni precedenti, anche con assessorati alla trasparenza, non ha agito come avrebbe dovuto.
E ora che salta fuori il marcio, qualcuno comincia a tremare».
Chiara l’allusione alla precedente amministrazione, un mix di liste civiche e centrosinistra, che aveva spezzato l’egemonia del centrodestra nella città del Festival.
«Ma la gestione è controllata dai dirigenti. E durante il nostro mandato abbiamo ridotto il numero di mezzi», si limita a dire l’ex sindaco Claudio Borea, altro imprenditore, ora all’opposizione.
Come l’ex assessore alla trasparenza Daniela Cassini, che contrattacca: «Non accetto lezioni da Zoccarato, rappresentante di un sistema politico che vede suoi esponenti di spicco, anche referenti locali, implicati in storie disdicevoli di case e ricerche di voti poco trasparenti. Allarghi davvero il raggio della sua azione, senza guardare in faccia nessuno, per fugare ogni dubbio di convenienza politica».
Come l’ex assessore alla trasparenza Daniela Cassini, che contrattacca: «Non accetto lezioni da Zoccarato, rappresentante di un sistema politico che vede suoi esponenti di spicco, anche referenti locali, implicati in storie disdicevoli di case e ricerche di voti poco trasparenti. Allarghi davvero il raggio della sua azione, senza guardare in faccia nessuno, per fugare ogni dubbio di convenienza politica».
E la magistratura? «Gli elementi al centro dell’indagine appaiono fin d’ora evidenti - dice il procuratore Cavallone -, cristallizzati in elementi di prova che si dovranno solo ricostruire nei dettagli.
Non si tratta dell’unica anomalia che il Comune di Sanremo ha segnalato».
Intanto, si annunciano nuovi «filoni» d’indagine amministrativa.
Zoccarato & c. vogliono vederci chiaro anche sulle spese per i telefoni, sulla gestione dell’istituto per anziani Casa Serena (nel mirino pagamenti delle rette, acquisti e appalti), la manutenzione del patrimonio, le ampie sacche d’evasione dell’Ici e della Tarsu, la tassa sui rifiuti.
C’è pure l’intenzione di dare un’occhiata al fenomeno dei sub-affitti di attività commerciali sviluppate in locali comunali.
C’è pure l’intenzione di dare un’occhiata al fenomeno dei sub-affitti di attività commerciali sviluppate in locali comunali.
E quanto ai chilometri gonfiati, il sindaco è deciso a far installare su tutti i mezzi del Comune una sorta di piccola scatola nera.
Gianni Micaletto
Da www.laStampa.it del 29 Agosto 2010
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