sabato 13 novembre 2010

ALASSIO - INCHIESTA SUL BILANCIO DELLA SOCIETA’ DI GESTIONE DELLE ACQUE

 
 Calò e Socco inquisiti respingono le accuse

“Abbiamo agito per il bene della Sca e chiariremo tutto”
 
Le indagini erano finite a maggio di quest’anno ma pochi giorni fa è stata nuovamente recapitata la comunicazione di fine indagini a due indagati, un consigliere e il presidente della Sca. 
«Da maggio ad oggi non è cambiato nulla», dice il presidente Roberto Socco.
La vicenda riguarda il bilancio della società che si occupa del ciclo delle acque di Alassio, Laigueglia e Andora.  
Un bilancio su cui si era discusso lungamente anche in consiglio comunale.
Forse il nuovo recapito degli avvisi di fine indagini è stato un errore degli uffici giudiziari che lo hanno inviato nuovamente.
L’unica novità è l’esito della consulenza tecnica d’ufficio richiesta dal pubblico ministero che si occupa della vicenda.
Per chiarire meglio quanto accaduto all’interno della Sca, si è ricercato tra i conti correnti, il bilancio stesso, incrociando i dati e pare non sia emerso nessun estremo per dichiarare l’ingiustificato profitto e la volontà dolosa di fare danno da parte degli amministratori.

Ad oggi quindi nessuno implicato nella vicenda sarebbe stato rinviato a giudizio.
«Nelle pagine conclusive  della Consulenza Tecnica d’Ufficio richiesta dalla Procura al professor Valter Oldrà, docente presso la Scuola Superiore di Finanza, riguardo i bilanci SCA, pur rilevando due discrepanze con il Bilancio del Comune di Alassio, conclude dicendo che non si può definire l’accaduto come "false comunicazioni sociali" (art. 2621 C.C.) in quanto è totalmente mancante del "dolo specifico" e dell’"ingiusto profitto", elementi essenziali per la configurazione del reato contravvenzionale ipotizzato», spiega Roberto Socco, presidente della Sca. 
E dice: «Attendiamo con fiducia e serenità le consequenziali decisioni degli inquirenti».
Stessa serenità espressa anche dall’assessore alle società partecipate di Alassio, Fabrizio Calò, coinvolto nella vicenda di rappresentante del Comune nella Sca. 
Alassio detiene la maggioranza delle quote nella società, seguono poi Laigueglia e Villanova. 
«Anche per questa vicenda siamo sereni e sono fiducioso del buon operato della magistratura », ha detto l’assessore Calò. Inoltre, l’indagine della Corte dei Conti, avviata in seguito ad un esposto sempre sul caso del bilancio della Sca quindi in parallelo con quello della Procura, è stato archiviato su richiesta della stessa Corte dei Conti.

Barbara Testa
Da www.laStampa.it  del 13 Novembre 2010

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