Aldo Giardini ex consigliere comunale, a cui si deve il successo della lunga
trattativa per la riacquisizione della Fonte
delle Allegrezze di Caprauna
trattativa per la riacquisizione della Fonte
delle Allegrezze di Caprauna
IMPORTANTE ACCORDO CON CAPRAUNA E PROVINCIA DI CUNEO
La condotta fu dismessa nel 1980
Ora l’intesa al termine di una trattativa durata nove anni
ALASSIO. Secondo i primi calcoli la città del Muretto potrà contare su cento litri al secondo in più di acqua.
La storica sorgente delle “Allegrezze” di proprietà del Comune di Alassio ma in territorio cuneese, tornerà ad alimentare i rubinetti della cittadina rivierasca.
La storica sorgente delle “Allegrezze” di proprietà del Comune di Alassio ma in territorio cuneese, tornerà ad alimentare i rubinetti della cittadina rivierasca.
Dopo anni di trattative è stato trovato un accordo con l’amministrazione civica di Caprauna, territorio su cui sgorga l’acqua, e la Provincia di Cuneo.
Un protocollo d’ intesa è stato firmato nei giorni scorsi da Aldo Giardini, ex consigliere comunale, attuale amministratore della “Marina di Alassio Spa”, delegato alla trattativa con i piemontesi.
Un protocollo d’ intesa è stato firmato nei giorni scorsi da Aldo Giardini, ex consigliere comunale, attuale amministratore della “Marina di Alassio Spa”, delegato alla trattativa con i piemontesi.
«I particolari devono ancora essere concordati. Mancano ancora alcune postille, e poi la sorgente potrà essere di totale utilizzo di Alassio».
Aldo Giardini, di ritorno dal capoluogo della “Granda” ha dato notizia, con soddisfazione, del fatto che le “Allegrezze” siano tornate in possesso della collettività alassina.
Un iter lunghissimo iniziato nel 2001 quando il sindaco, Marco Melgrati, decise di recuperare la sorgente che nel 1990 era stata “abbandonata” a causa di condotte ormai troppo vecchie e inadeguate al servizio.
«Un passo avanti di grande importanza. L’abbandono dell’approvvigionamento dell’acqua di Caprauna era stato determinato dal fattoche su100 litri che sgorgano al secondo, soltanto 2 arrivavano ad Alassio. Per noi Caprauna è tornata importantissima negli ultimi anni, soprattutto dal momento in cui il cuneo salino della piana ingauna, da cui attingiamo ora, è sensibilmente aumentato. Non risolveremo tutto, ma per il periodo invernale, per esempio, soltanto con l’approvvigionamento idrico nuovo potremmo essere quasi autosufficienti».
Le “Allegrezze” erano state acquisite da Alassio nel 1907, quando iniziò la costruzione dell’acquedotto che da Caprauna giungeva ad Alassio, opera che venne ultimata nel 1912.
«Un passo avanti di grande importanza. L’abbandono dell’approvvigionamento dell’acqua di Caprauna era stato determinato dal fattoche su100 litri che sgorgano al secondo, soltanto 2 arrivavano ad Alassio. Per noi Caprauna è tornata importantissima negli ultimi anni, soprattutto dal momento in cui il cuneo salino della piana ingauna, da cui attingiamo ora, è sensibilmente aumentato. Non risolveremo tutto, ma per il periodo invernale, per esempio, soltanto con l’approvvigionamento idrico nuovo potremmo essere quasi autosufficienti».
Le “Allegrezze” erano state acquisite da Alassio nel 1907, quando iniziò la costruzione dell’acquedotto che da Caprauna giungeva ad Alassio, opera che venne ultimata nel 1912.
Nel 1950 iniziarono le opere di manutenzione, ma nel 1980 venne dismesso perché trasformato in un colabrodo.
Ora la relazione di Aldo Giardini è sul tavolo del sindaco reggente di Alassio, Gianni Aicardi, che dovrà presentare al Consiglio comunale il nuovo progetto.
Federica La Corte
Da www.ilSecoloxix.it del 28 Novembre 2010
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