Da parte di due esponenti de La Destra di Storace (Il Sole 24 Ore Radiocor) -
Roma, 08 nov - E' stata depositata l'opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma per l'inchiesta sulla sulla vendita radell'appartamento a Montecarlo appartenuto ad An e ora in affitto a Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Lo affermano, in una nota, il consigliere regionale de La Destra, Roberto Buonasorte e l'avvocato Marco Di Andrea, autori della denuncia da cui aveva preso avvio l'indagine per truffa aggravata che vede indagati lo stesso Fini e l'ex tesoriere di An, Francesco Pontone, vale a dire coloro che nel 2008 decisero e realizzarono la vendita a Monaco dell'immobile per 300mila euro.
"Con tutto il rispetto per la magistratura - si legge nella nota - gli opponenti non possono condividere la tesi secondo cui la Procura non ravviserebbe nei fatti denunciati la ricorrenza di artifici e raggiri". Nelle 63 pagine dell'opposizione alla richiesta di archiviazione, scrivono gli esponenti de La Destra di Francesco Storace, "abbiamo voluto indicare alla Procura di Roma dove andrebbero individuati gli artifici e i raggiri, e si e' tra l'altro chiesto di archiviare il reato di truffa per il solo senatore Pontone in quanto sarebbe lui stesso vittima di artifici e raggiri.
Si e' invece chiesto di contestare al segretario amministrativo Pontone il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero e di favoreggiamento, nonche' di contestare, oltre che per il presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini, gia' indagato per il reato di truffa aggravata, anche per l'onorevole Donato Lamorte, e Giancarlo Tulliani il reato di concorso in truffa".
con-dlu- (RADIOCOR) 08-11-10 16:03:38 (0265)
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