Il Palazzo del Tribunale di Savona dove si trovano
gli Uffici della Procura della Repubblica
Savona. E’ stato interrogato questo pomeriggio dalla Procura savonese l’assessore del Comune di Alassio Rocco Invernizzi, indagato assieme al dirigente Demetrio Valdisserra e l’assessore Fabrizio Calò, ed altre nove persone, nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione delle spiagge comunali alassine.
L’ipotesi di reato contestata ad Invernizzi è abuso in atti d’ufficio. Davanti al procuratore capo Francantonio Granero e la pm Maria Chiara Paolucci l’assessore comunale, assistito dall’avvocato Franco Vazio, non ha voluto rispondere alle domande dei magistrati savonesi.
L’avvocato ha annunciato la consegna agli uffici della Procura di un memoriale difensivo.
“Il mio assistito è estraneo alla vicenda e ai fatti che gli vengono contestati, secondo le sue informazioni il Comune di Alassio ha svolto tutte le pratiche relative alla gestione delle spiagge comunali in maniera corretta”.
Secondo l’accusa invece i gestori avrebbero applicato tariffe più alte per ottenere l’affidamento delle spiagge libere organizzate, con prezzi più simili a uno stabilimento privato che a una spiaggia convenzionata.
Inoltre, nonostante i notevoli incassi, un gruppo consistente di imprenditori avrebbe denunciato all’Erario utili assai irrisori. Al vaglio degli organi inquirenti anche le fasce di banconote trovate dalle forze dell’ordine nelle case di alcuni dei dodici indagati.
Secondo quanto trapelato in casa di uno degli indagati sono stati trovati 30 mila euro in contanti nascosti nella cassaforte.
E poi c’è la pista delle infiltrazioni massoniche che, secondo l’accusa, potrebbe spiegare le presunte “facilitazioni” concesse ad alcuni ma negate ad altri nel rilascio delle concessioni.
Da www.Ivg.it del 28 Ottobre 2010
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