sabato 7 agosto 2010

Con Colombo Scajola si riporta a casa il Pdl

L'ex ministro Claudio Scajola

Boom di adesioni all’associazione culturale «Cristoforo Colombo». Tutti gli ex Forza Italia annunciano la volontà di entrare, freddi soprattutto gli ex An. Intanto Alfredo Biondi applaude Berlusconi: «Giusto il piano sulla fiducia». 

È arrivato poi il comunicato ufficiale del capogruppo Pdl in Regione Matteo Rosso e del vice presidente del consiglio regionale Gino Morgillo che «esprimono la loro soddisfazione per la nascita della Fondazione Cristoforo Colombo. 
È nostra intenzione - dicono - portare in Liguria l'esperienza di questa fondazione che vede come referente l'onorevole Claudio Scajola».   
Rosso e Morgillo offrono quindi ai promotori della Fondazione Cristoforo Colombo la loro disponibilità al fine di organizzare quanto prima una iniziativa analoga anche in Liguria «dove occorre che Claudio Scajola ritorni ad occuparsi a tempo pieno anche dei problemi della Liguria e del partito». Fissano anche i tempi. Tra settembre e ottobre si potrebbe far nascere la costola ligure «per rilanciare l'iniziativa politica del Pdl in Liguria dopo la sconfitta alle elezioni regionali, iniziando a costruire così un progetto per affrontare i prossimi impegnativi appuntamenti».
Un’adesione parziale, dunque, al progetto Scajola? Macché. 
Anche l’altra «anima» azzurra del Pdl, quella che fa riferimento a Pierluigi Vinai e alla consigliera regionale Raffaella Della Bianca, è di fatto già imbarcata con «Cristoforo Colombo». «Io non ho bisogno di scajolizzarmi, in quanto è una cosa che ho nel dna - ci scherza su il vice presidente della Fondazione Carige - Per questo non sono preoccupato di apparire iscritto a questa cosa». 
«Nessun comunicato da parte nostra, ma forse perché non era neppure necessario ribadirlo - aggiunge Della Bianca - Certo che la cosa ci fa piacere e aderiamo con entusiasmo. Ma mi pare che praticamente tutto il gruppo in Regione sia d’accordo». Quel «praticamente» serve a non prendersi la responsabilità di parlare anche a nome di chi non ha ancora deciso. 
 Tra i più incerti, Alessio Saso («mai contattato né formalmente né informalmente»), ex An, e Franco Rocca, ex biasottiano, che ammette: «Non ne so nulla, devo verificare di cosa si tratti. Nel caso non avrei certo problemi ad aderire».
Decisamente fredda la reazione di un altro ex An, il senatore Giorgio Bornacin, che se non ha aderito alle Fondazione di Fini e Musso, non parte certo lancia in resta per quella di Scajola. 
«In politica le Fondazioni servono se portano un valore aggiunto - taglia corto - Io il mio punto di riferimento già ce l’ho ed è il Pdl. Peraltro nessuno mi ha invitato». 
A proposito dei vari movimenti interni al partito c’è da registrare anche un intervento di Alfredo Biondi.  «Come avevo detto forte e chiaro che non era d’accordo con il documento del comitato di presidenza nei confronti di Fini - fa sapere - ora altrettanto chiaramente mi esprimo a favore della decisione di Silvio Berlusconi sul piano sulla fiducia: 4 punti chiari per mettere tutti d’accordo». Per il Pdl il motivetto dell’estate è «no che non m’annoio». 

Diego Pistacchi

Da www.ilGiornale.it  del 07 Agosto 2010 

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