L'ingresso del Comune di Alassio, socio di maggioranza della Sca - Servizi Comunali Associati
ALASSIO. Da un possibile utile di circa 13 mila euro per il 2009, Sca chiuderà invece con un passivo tra i 250 e i 300 mila euro, con l’inserimento a sorpresa voluto dal socio Comune di un “salasso” di circa 600 mila euro. Soldi vantati dagli enti locali per lavori eseguiti, ma non incassati.
“Vanno messi al passivo” è stata l’indicazione data dal Comune in teoria inadempiente, chiamato poi all’eventuale ripianamento.
Il bilancio 2009 era stato “congelato” a maggio di quest’anno quando era stato presentato in Comune perun’approvazione preliminare. Fu l’assessore competente al bilancio e società partecipate, Fabrizio Calò (diprofessione commercialista) a bloccarlo.
Mercoledì scorso si è tenuta una riunione chiarificatrice e definitiva, tra Comune, presente lo stesso Calò, e i vertici della Sca (ServiziComunali Associati) con l’obiettivo di risolvere il contenzioso.
Soldi che Sca ha chiesto, tramite regolari fatture per una serie di lavori di manutenzione effettuati su tubature e condotte soprattutto nel territorio di Laigueglia però considerate di proprietà del comune diAlassio.
La decisione dell’assessore è stata quella di ribaltare le procedure seguite negli anni scorsi (con il pagamento del dovuto) provocando lo stupore dei presenti. «Ci adeguiamo, e seguiamo quanto il Comune ci dice di fare, è un metodo quello di mettere a passivo i nostri crediti non incassati che in passato non era mai stato fatto», ha commentato il presidente Sca Roberto Socco, giunto a palazzo di giustizia accompagnato dalla moglie.
Le anomalie sulla stesura dei bilanci Sca erano già state segnalate dall’ufficio della funzionaria municipale Gabriella Gandino.
“Vanno messi al passivo” è stata l’indicazione data dal Comune in teoria inadempiente, chiamato poi all’eventuale ripianamento.
Il bilancio 2009 era stato “congelato” a maggio di quest’anno quando era stato presentato in Comune perun’approvazione preliminare. Fu l’assessore competente al bilancio e società partecipate, Fabrizio Calò (diprofessione commercialista) a bloccarlo.
Mercoledì scorso si è tenuta una riunione chiarificatrice e definitiva, tra Comune, presente lo stesso Calò, e i vertici della Sca (ServiziComunali Associati) con l’obiettivo di risolvere il contenzioso.
Soldi che Sca ha chiesto, tramite regolari fatture per una serie di lavori di manutenzione effettuati su tubature e condotte soprattutto nel territorio di Laigueglia però considerate di proprietà del comune diAlassio.
La decisione dell’assessore è stata quella di ribaltare le procedure seguite negli anni scorsi (con il pagamento del dovuto) provocando lo stupore dei presenti. «Ci adeguiamo, e seguiamo quanto il Comune ci dice di fare, è un metodo quello di mettere a passivo i nostri crediti non incassati che in passato non era mai stato fatto», ha commentato il presidente Sca Roberto Socco, giunto a palazzo di giustizia accompagnato dalla moglie.
Le anomalie sulla stesura dei bilanci Sca erano già state segnalate dall’ufficio della funzionaria municipale Gabriella Gandino.
«Non ci sono mai state contestazioni dal Comune su soldi spariti ha spiegato Socco ma semmai perplessità su come conteggiare certe cifre». Un travaso di soldi da un voce all'altra, da un capitolo all’altro del bilancio comunale, che dopo le inchieste della Procura ha spinto l’assessore Calò a disporre l’inserimento a passivo nel bilancio Sca di quanto dovuto dal Comune (circa 450 mila euro). Con le nuove indicazioni dell’assessore adesso il bilancio dovrebbe venire approvato, nonostante le precedenti discrepanze.
Per quanto riguarda le responsabilità su eventuali errori, Socco “scarica” Calò: «Tutto quanto riguardava inostri bilanci veniva controllato e approvato dall’assessore Calò sempre presente alle nostre assemblee dove portava le indicazioni della giunta comunale», precisa il presidente Sca che aggiunge come gli acquisti “per esempio di auto e mezzi al di sopra di una certa cifra venivano sempre autorizzati dal Comune”.
Per quanto riguarda le responsabilità su eventuali errori, Socco “scarica” Calò: «Tutto quanto riguardava inostri bilanci veniva controllato e approvato dall’assessore Calò sempre presente alle nostre assemblee dove portava le indicazioni della giunta comunale», precisa il presidente Sca che aggiunge come gli acquisti “per esempio di auto e mezzi al di sopra di una certa cifra venivano sempre autorizzati dal Comune”.
A.P.
Da www.ilSecoloxix.it del 23 Novembre 2010
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