sabato 31 ottobre 2009

ALBENGA - ALASSIO : REGIONE E COMUNI IN DIFESA DELLE PALME

Corsi di aggiornamento per combattere il “Punteruolo rosso”.


Arrivano i corsi di formazione per riconoscere il punteruolo rosso, anche se ormai l’arrivo del coleottero nella Piana lascia poche speranze di sopravvivenza alle palme albenganesi e cerialesi. L’insetto infatti si sposta a velocità minime (pochi chilometri all’anno) da una pianta all’altra, ma quando raggiunge un territorio è quasi impossibile da allontanare.


L’esempio più evidente di questa invasione arriva da Alassio, dove il Comune ha abbattuto trenta alberi nell’ultimo anno.


Giovedì il centro di sperimentazione agricola ha ospitato un incontro per trovare una soluzioneal problema tra i centri del ponente savonese. Alla riunione, organizzata dalla Camera di commercio su richiesta dell’amministrazione albenganese, hanno partecipato Giancarlo Cassini (assessore regionale all’agricoltura), Antonello Tabbò, Ennio Fazio (sindaci di Albenga e Ceriale), Marcello Storace (rappresentante del servizio fitosanitario ligure), Rosy Guarnieri (assessore provinciale) e Mario Fugassa (assessore albenganese al verde pubblico).


 «La Regione ha deciso di istituire, dal 30 novembre al 2 dicembre, corsi di aggiornamento sul tempestivo riconoscimento del punteruolo rosso e sugli interventi da eseguire per combatterlo», ha annunciato Cassini. «È importante seguire direttive comuni e intervenire tempestivamente per salvaguardare un patrimonio naturale e ambientale simbolo della nostra Riviera», hanno ricordato Tabbò e Fugassa. La lotta appare decisamente in salita nel comprensorio ingauno, dove altre palme mostrano i sintomi dell’albero abbattuto in regione Antognano.

A.F.

Da www.LaStampa.it  del 31 Ottobre 2009

ALASSIO : Il Grand Hotel rimane sotto sequestro

La decisione del gip Fois destinata a riaccendere le polemiche del sindaco Melgrati, fiducioso in una soluzione post sanatoria .

SAVONA. Il Grand Hotel resta sotto sequestro. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari Emilio Fois su istanza della Fincos. La concessione del permesso a costruire definitivo in sanatoria non sembra aver sortito quindi gli effetti sperati da parte del sindaco alassino Marco Melgrati all’indomani della decisione della conferenza dei servizi.
Il primo cittadino si era infatti detto convinto del dissequestro dell’immobile vincolato a piccoli interventi. Una brutta tegola per la prosecuzione dei lavori di completamento della nota struttura alberghiera. Nel mirino della procura sarebbe finita anche la pratica di sanatoria per quanto riguarda il centro talassoterapico e in particolare la bontà della cifra pagata dall’impresa costruttrice per sanare le presunte irregolarità. Se l’aspetto amministrativo della vicenda sembra essere andato a posto con il provvedimento firmato dal dirigente del settore edilizia privata del comune, quello giudiziario non si muove. Anzi, possibilmente, si complica . Le parti di struttura sequestrate in passato dalla magistratura restano tali e quindi è impossibile per i responsabili della Fincos andare avanti con la procedura di realizzazione e destinare finalmente la struttura a cinque stelle alla città.
Resta quindi in una fase di stallo l’inchiesta della magistratura savonese sui presunti abusi d’ufficio commessi nelle pratiche di realizzazione della struttura alberghiera. L’aspetto edilizio, è stato infatti già chiuso con il rinvio a giudizio di Giorgio Vinai, Stefano Bongiovanni e Giovanni Botta.
Dopo la tornata di interrogatori che ha portato l’ex dirigente Giuseppe Lagasio e l’ingegner Giampiero Dotti a rispondere alle domande del procuratore Francantonio Granero in veste di indagati per abuso d’ufficio, si attendono i prossimi passi ed eventualmente la chiusura dell’inchiesta. Nelle prossime settimane potrebbe tornare d’attualità l’aspetto legato ai parcheggi sotterranei di piazza Partigiani e l’estensione nel vicino rio Cardellino.


Sull’argomento il sindaco alassino Marco Melgrati ha emesso l’ordinanza richiesta dalla Provincia in tema di sicurezza per quelle costruzioni sotterranee, affidando all’impresa costruttrice il compito di vigilare e imporre lo sgombero, per esempio, della struttura in caso di allerta meteo o piogge torrenziali. Un atto dovuto, quello del sindaco Melgrati, dopo l’istanza arrivatagli dai vertici di palazzoNervi.
Sono comunque ancora molteplici i rivoli dell’inchiesta sui quali far luce, anche se non in grado di stoppare
l’accelerazione della procura verso la conclusione delle indagini.

GIOVANNICIOLINA
ciolina@ilsecoloxix.it

Da www.ILSecoloXIX.it  del 31 Ottobre 2009

venerdì 30 ottobre 2009

VERSO LE AMMINISTRATIVE DI ALASSIO - Il diktat di Avogadro: niente alleanze con il Pdl

Il candidato del Carroccio, “annunciato” da tempo, prende le distanze dal partito di Melgrati : «Sono stati inefficienti» .



ALASSIO. «No ad alleanze tra Lega e Pdl per il Comune». A dirlo è Roberto Avogadro, da tempo candidato annunciato del Carroccio per le amministrative del 2011 quando ci sarà da scegliere il successore di Marco Melgrati. Avogadro sembra guardare con un certo disinteresse le dispute interne al Pdl, dove peraltro Monica Zioni non si sente affatto penalizzata in popolarità dalle recenti vicende dell’ufficio turismo. Anzi, l’ex sindaco ed ex assessore leghista sembra ammiccare un po’ a tutte le voci critiche nei confronti di Melgrati e dell’amministrazione.
«È ancora presto per capire chi saranno i candidati e quali le alleanze – sostiene Avogadro. Da qui alle elezioni succederanno ancora tante cose. Ad esempio ci sono le comunali ad Albenga e bisognerà capire se la
mia collega di partito Rosalia Guarnieri sarà candidata e se ci sarà una coalizione con il Pdl. Questo potrebbe influire anche sulle decisioni alassine ».
Se alleanza sarà, probabilmente i due partiti si spartiranno le candidature a sindaco di Albenga e Alassio, quindi Guarnieri candidata ad Albenga potrebbe frenare le ambizioni di Avogadro e spalancare le porte ad uno dei numerosi aspiranti sindaci che si sfidano quotidianamente nel Pdl. Ma non sembra questo a preoccupare il sindaco che vietò il bikini nel budello, ma proprio l’alleanza con il Pdl, cioè con il partito che oggi guida un’amministrazione che a lui continua a non piacere proprio.
«Se così sarà, io non ho nessuna intenzione di aggregarmi a questo movimento politico – conferma. I miei progetti sono stati comunicati e quindi intendo proseguire la mia strada, per cercare di coalizzare la Lega con altre realtà civiche. Nel secondo mandato questa amministrazione è stata inefficiente e mi auguro che da qui alle elezioni la Lega sappia prendere le dovute distanze da questa mancanza di attenzione per la città dell’attuale amministrazione. C’è bisogno di creare un gruppo alternativo all’attuale amministrazione».
Insomma, meglio soli o con qualche movimento o lista civica piuttosto che con il Pdl. Ma cosa dovrà fare il prossimo sindaco di Alassio, secondo Avogadro?
«Dovrà cominciare dalle piccole cose, dalla pulizia delle strade, dalla programmazione turistica, dal verde pubblico. Una volta eravamo l’esempio per tutte le città turistiche, adesso realtà come Pietra e Loano ci hanno superato su quelli che erano i nostri punti di forza.Alassio non ha bisogno di nuovi interventi ma solo un po’ più di attenzione alle piccole cose utili, attraverso le quali bisogna cercare di riportare Alassio ad essere il centro turistico per eccellenza ad essere esempio per tutte le città della riviera e non solo della riviera».

L.REB

Da www.IlSecoloXIX.it del 30 Ottobre 2009

giovedì 29 ottobre 2009

Alassio: Avogadro (Lega Nord) "no alleanze con il Pdl"



Tra un anno e mezzo gli alassini saranno chiamati alle urne per eleggere il sindaco che sostituirà Marco Melgrati, che allo scadere delle due legislature non potrà presentare la sua candidatura per la guida della città.
Attualmente, Alassio vive una situazione politica "frizzante" in cui non mancano i primi scontri tra i possibili candidati. Tra autocandidature e passaggi da un partito all'altro, la possibile entrata in scena dell'ex sindaco Roberto Avogadro con il partito del Carroccio è sempre più concreta.
"Per capire quali saranno i prossimi candidati di Alassio - dichiara Avogadro - bisognerà attendere le elezioni comunali di Albenga perché è necessario capire se la collega di partito Rosalia Guarnieri sarà prescelta dalla Lega e se ci sarà una coalizione con la Casa delle Libertà. Se così sarà, io non ho nessuna intenzione di aggregarmi a questo movimento politico, i miei progetti sono stati comunicati e quindi intendo proseguire la mia strada, per cercare di coalizzare la Lega con altre realtà civiche.
Quindi, in vista alle prossime elezioni comunali, nel caso in cui ad Albenga la Lega si coalizzerà con la Casa delle Libertà, il mio obiettivo sarà quello di realizzare una lista civica in cui il ruolo della Lega sarà di fondamentale importanza, per creare un gruppo alternativo all'attuale amministrazione".
Una soluzione differente da quella attuale che non intende proseguire la strada di Melgrati perché evidentemente in questi anni qualcosa non ha funzionato.
"Nel secondo mandato - continua Avogadro - questa amministrazione è stata inefficiente e distratta da altre cose che non riguardano le necessità della città. Mi auguro che da qui alla fine della legislatura la Lega sappia prendere le giuste distanze per sottolineare questa mancanza di attenzione verso la città.
Alassio non ha bisogno di nuovi interventi ma solo un po' più di attenzione come ad esempio mantenere in ordine il verde pubblico, la pulizia delle strade e una programmazione turistica, necessaria per proseguire la strada iniziata anni fa, quando Alassio era il centro turistico per eccellenza.
Una volta eravamo una città indicata per molte cose, le realtà vicine come Pietra Ligure e Loano, su quelli che prima erano i nostri punti di forza, ci hanno surclassato alla grande.
Dall'amministrazione uscente, non si pretendeva molto, solo di proseguire il cammino delle vecchie amministrazioni, per riportare Alassio tra le città più apprezzate della Riviera. Tra un anno e mezzo, chiunque sarà alla guida della città, secondo me dovrà iniziare da queste piccole cose".


a.p.
Da www.Savonanews.it - del  29 Ottobre 2009

Grandi manovre verso l’Udc: Il dopo Melgrati divide i “poli”

Il presidente del consiglio comunale Mimmo Giraldi sta per lasciare la Destra per passare con Casini.
Turbolenze su Avogadro.




ALASSIO. Tutti al centro verso l’Udc, mentre nei due “poli” proseguono le manovre per il dopo Melgrati. Proprio in questi giorni il presidente del consiglio comunale Mimmo Giraldi sembra essersi avvicinato, dopo aver concluso l’esperienza nella Destra, all’Udc. La tessera non è ancora stata staccata, ma i contatti sono avviatissimi. Se passasse all’Udc si troverebbe al fianco di Giancarlo Garassino, rivale di Melgrati alle ultime comunali e candidato presidente alle provinciali proprio nel partito di Casini.
L’area centrista (che conta anche sul presidente provinciale degli albergatori Angelo Galtieri) potrebbe attrarre altri scontenti. Nel centrosinistra le vicende del Pd hanno creato malumori (Daniele Fui, ad esempio, non è entusiasta). Poi c’è la diatriba interna al Pdl, che potrebbe riservare sorprese viste le cautele della Lega
Nord ad accogliere eventuali transfughi. Tra l’altro le diatribe all’interno del settore turismo culminate con il trasferimento all’ufficio ambiente della responsabile storica Piera Oliveri non sembrano avere giovato molto all’assessore Monica Zioni, che adesso pare godere di molto meno credito rispetto a un paio di mesi fa come possibile candidato sindaco. E anche la coordinatrice del Pdl Emanuela Preve non è più sulla cresta dell’onda. Quindi si riaccendono ambizioni e appetiti, con il relativo codazzo di tensioni e scontri.
Quando l’altro ieri l’assemblea di Sca si è protratta fino a tarda sera in attesa del rappresentante alassino (96% delle azioni), fino a quando il sindaco ha inviato una delega “volante” a Marco Salvo, il pensiero dei più è andato in egual misura alle vicende dei bilanci societari e alle divisioni interne alla maggioranza.




La Lega, invece, ha annunciato da tempo in Roberto Avogadro il suo candidato, ma le critiche dell’ex sindaco
hanno indispettito gli attuali rappresentanti del Carroccio in giunta e maggioranza, e tutto potrebbe tornare in gioco. Paradossalmente Avogadro sembra più in sintonia (almeno a giudicare dal fitto dibattito sui blog cittadini) con il centrosinistra e con il sempre critico Gianluigi Canavese.
Tornando all’Udc, dalla Destra potrebbero arrivare anche altri noti esponenti ponentini, come Antonella Tosi e LuigiTezel.

L.REB.

Da www.IlSecoloXIX.it  del 29 Ottobre 2009

domenica 25 ottobre 2009

I precedenti : venti inchieste sull’edilizia con al centro il Grand Hotel

La città del Muretto e l’edilizia: un binomio che continua a suscitare interesse (e avvisi di garanzia) dalla procura della Repubblica.
Sono ormai una ventina le inchieste aperte negli ultimi anni dai magistrati su presunte irregolarità compiute da imprenditori in concorso con progettisti, direttori dei lavori e, a volte, pubblici amministratori e funzionari comunali. Molte indagini sono ancora aperte, qualcuna è arrivata in tribunale per la discussione in aula, altre sono state archiviate e una è giunta a sentenza. È il filone del residence San Rocco, che in primo grado ha visto condannare il sindaco Marco Melgrati, il proprietario dell’edificio ed un geometra.
Gli altri fronti caldi delle inchieste alassine riguardano il Grand Hotel, coi dubbi per le distanze dei garage dal rio Cardellino e per i rapporti dell’assessore Marco Salvo con l’azienda costruttrice dei box, e la spiaggia Zero Beach, dove sono nel mirino le opere realizzate per allestire il nuovo stabilimento balneare.
In molti casi, a finire sul registro è stato proprio il sindaco ed architetto diventato il recordman degli avvisi di garanzia (per ora ha una sola condanna in primo grado) Nel caso delle due discoteche, il sindaco sembra avere finora evitato il pericolo di una nuova indagine

A.F.
Da www.laStampa.it del 25-10-2009

Abusi al Joy e alle Vele indagati i titolari

Autorizzazioni nel mirino della Procura



Sono tre le persone finite nel mirino della Procura della Repubblica per concorso in abuso in atti d’ufficio nell’inchiesta sull’apertura estiva della discoteca Le Vele e del ristorante Joy. I magistrati savonesi hanno iscritto nel registro degli indagati Barbara Meoni Del Mastro, amministratrice del primo locale notturno gestito assieme a Franco «Franchino » Becchio, Walter Dolvino e Paolo Donia, titolari del secondo ritrovo. Gli inquirenti sembrano intenzionati a capire per quale motivo le due attività abbiano aperto i battenti durante l’ultima estate nonostante i procedimenti aperti dalla giustizia per i sospetti abusi edilizi in una zona sottoposta a vincolo, quindi impossibili da regolarizzare con una sanatoria.

L’inchiesta si focalizzerà nei prossimi giorni sull’amministrazione alassina, per capire quale pubblico ufficiale abbia compiuto il reato per il quale ai tre indagati viene contestata la corresponsabilità. Gli accertamenti saranno rivolti alla commissione edilizia, ai membri del Consiglio comunale ed ai dipendenti.

Al vaglio degli inquirenti c’è il percorso burocratico con cui palazzo civico ha concesso l’autorizzazione ai due locali e in particolare il parere legale rilasciato al Comune da un’avvocatessa, con cui si mostravano le presunte basi giuridiche a sostegno dei privati.

Nel frattempo è esplosa la rabbia degli imprenditori per l’inchiesta della Procura. «Abbiamo chiesto e pagato il condono, versando 100 mila euro al Comune di Alassio. Non mi interessa niente della politica, voglio solo lavorare e fare turismo di alto livello», dice Franco Becchio delle Vele. «Questa indagine è nata dalla denuncia
di un nostro concorrente, che evidentemente è invidioso nei nostri confronti perché abbiamo un bel locale. I manufatti contestati dalla magistratura c’erano già dodici anni fa, quando abbiamo comprato l’attività.

Non abbiamo mai cambiato le strutture senza chiedere il permesso al Comune e ci siamo limitati a sostituire i mobili, le fodere, i pavimenti ed i gazebo, che smontiamo alla fine della stagione estiva», sostiene l’impresario.
«Con la giustizia ho già pagato troppo senza avere fatto niente e alla fine sono stato pure assolto, dopo aver fatto sei giorni di galera e dopo essere stato accusato di avere corrotto i carabinieri per chiudere un occhio sulla capienza.

Per fortuna abbiamo la discoteca a Sestriere e presto andremo a lavorare a Vancouver. Ad Alassio si lavora bene, ma ci stiamo mangiando tutto il guadagno per guardie del corpo, sicurezza e vigilanza. Mi hanno bruciato la macchina e ho dovuto mandare mio figlio all’estero perché lo hanno minacciato.
Questa è la Liguria», si sfoga Becchio.

Angelo Fresia

Da www.laStampa.it  del 25-10-2009

Alassio : nel mirino della Procura l’agibilità di 2 locali

Il presidente della commissione di vigilanza Pino Maiellano difende l’operato della sua “creatura”

SAVONA. La procura non ha dubbi: l’abuso d’ufficio sembra lampante. Manca il volto, o i volti, dei presunti autori dell’illecito. Sta tutto rinchiuso in questo passaggio il senso della missione in quel di Alassio del procuratore Francantonio Granero e della sostituta ChiaraMaria Paolucci. E attorno a questi aspetti sono ruotati
anche gli interrogatori, in veste di persone informate sui fatti, di PinoMaiellano, in veste di presidente della commissione di vigilanza locale, di un funzionario comunale e dell’avvocato Emanuela Preve, presidente della commissione edilizia, ma alla quale nell’occasione sono stati chiesti chiarimenti su una consulenza legale sull’agibilità della discoteca LeVele.




Cinque pagine di relazione, nel ruolo di consulente esterno del comune, per valutare tutti gli aspetti legati alla bontà omeno della situazione del locale notturno. In particolare il procuratore Granero avrebbe concentrato la propria attenzione su un passaggio preciso della perizia rimasto ovviamente coperto dal segreto. Una consulenza che, secondo la minoranza, non avrebbe dovuto essere affidata all’avvocato Preve per incompatibilità legata al secondo mandato alla presidenza di commissione.
Una conferma sul tema affrontato negli interrogatori arriva anche da Pino Maiellano: « Come commissione di vigilanza non abbiamo alcuna responsabilità ha sottolineato Non è nostro compito verificare eventuali abusi d’ufficio. Per quanto concerne il nostro lavoro ci limitiamo a controllare la conformità delle strutture alle norme di sicurezza e alle Vele era tutto a posto. Non sappiamo cosa succede a monte e a valle di quei provvedimenti ».
In sostanza la commissione di vigilanza ha concesso l’agibilità ai due locali al termine del consueto sopralluogo, ma senza approfondire la conformità delle opere. A chi toccava questo compito, allora? Sicuramente il procuratore Granero sembra avere le idee piuttosto chiare, anche se gli resta da individuare tutti i presunti responsabili. Al momento sono tre gli indagati per concorso in abuso d’ufficio, ma il numero sembra destinato a crescere in fretta.

GIOVANNI CIOLINA
LUCA REBAGLIATI

Da www.ilSecoloxix.it  del 25-10-2009

sabato 17 ottobre 2009

«Serve un depuratore, comprensoriale»

«Basta bugie, è il momento di mettersi seriamente al lavoro per costruire i depuratori». L’assessore regionale Franco Zunino replica così alle polemiche sollevate dal sindaco alassino Marco Melgrati ed esorta gli enti locali a fare presto, per non rischiare multe salate dall’Unione Europea e per non farsi abbandonare e dimenticare dai turisti.
«Le normative europee, nazionali e regionali fissano il 2015 come termine ultimo per avere tutti i depuratori a norma – spiega Zunino - cioè per costruire quelli nuovi e ammodernare quelli vecchi. Per costruire un depuratore non ci vogliono meno di due o tre anni, quindi non c’è tempo da perdere, anche perché non farsi trovare pronti significa dovere pagare all’Unione Europea una multa di dieci milioni di euro, che poi cresce di giorno in giorno fino a quando non ci saranno tutti i depuratori a norma».



Insomma, non si tratta solo di avere o non avere la bandiera blu (cosa peraltro non secondaria) ma anche di evitare multe pesanti e fughe di turisti che avrebbero l’effetto di un intervento a piedi uniti sull’economia rivierasca. Ma i depuratori costano, e ultimamente ci sono state parecchie diatribe su questioni economiche legate ad acqua e depurazione.
«La Regione ha stanziato un contributo di dodici milioni per la Provincia di Savona. È il contributo più grosso che è stato deciso, perché questa zona è quella più arretrata da questo punto di vista e un po’ per l’enorme importanza turistica. Se si vuole lo sviluppo del turismo oggi come oggi è necessario offrire anche mare pulito e ambiente preservato. Noi quei soldi li abbiamo messi».

Si tratta del famoso contributo sottratto ad Alassio e “girato” a Villanova?

«Quando il sindaco Melgrati dice questo afferma una cosa falsa – replica secco l’assessore - Sostiene che quando hanno fatto la gara c’erano sei milioni stanziati per il depuratore di Alassio, che poi sarebbero stati sottratti dal governo Prodi e dalla giunta Burlando. Niente di più falso, perché già nel 2003, quando ad amministrare la Regione era la giunta di centrodestra di Biasotti, per il depuratore di Alassio non c’era alcun impegno di spesa. Anzi, quell’impianto era tra quelli che si sarebbero potuti realizzare successivamente finanziandoli con gli aumenti tariffari e non con soldi provenienti da Stato o Regione, quindi quando siamo arrivati noi non c’era assolutamente nulla. Quanto ai soldi che Melgrati sostiene siano stati “girati” a Villanova, provengono invece dai fondi per le aree svantaggiate e in realtà sono stati assegnati all’ambito savonese».

Ma saranno utilizzati per il depuratore ingauno.

«Non nascondo che a noi sembri più razionale investirli a Villanova che non altrove, perché questo è un progetto che ha una valenza comprensoriale e ci sembra che avere un unico impianto che serva l’intero comprensorio sia preferibile per una questione di efficienza, di costi di realizzazione e di gestione. Non so che logica abbia farne uno ad Alassio. Se poi Melgrati vuole farlo non lo fermiamo certo, ma non può rivendicare risorse che non sono mai esistite. Lo invito a non scaricare le colpe sugli altri e a ragionare in maniera comprensoriale».

Anche Giovanni Ragazzini, consigliere comunale di “Alassio più tua”, è durissimo nei confronti del sindaco.

«Mi domando se Melgrati si è mai chiesto come mai la Regione preferisca investire su un progetto concreto e fattibile come quello comprensoriale e non su uno nato male e gestito ancora peggio – attacca Ragazzini -. Il sindaco non perde occasione per fare campagna elettorale, attaccando una volta la minoranza, una volta la Regione e persino il governo per nascondere le proprie colpe. Piuttosto Melgrati ci spieghi come mai non è ancora riuscito a fare il depuratore, pur governando la città ormai da dieci anni».

Da www.ILSECOLOXIX.it   del 17 Ottobre 2009  a firma Luca Rebagliati

venerdì 16 ottobre 2009

Alassio: Convegno sul Glaucoma all' Hotel Regina



Il glaucoma è una malattia progressiva caratterizzata dalla perdita del campo visivo che diventa sempre più stretto fino ad arrivare alla cecità.
Attualmente circa il 2% della popolazione occidentale di età intorno ad 80 anni è affetta da tale patologia. Il glaucoma primario ad angolo aperto che è il più frequente, non è caratterizzato da nessun sintomo ed è pertanto chiamato anche il “ladro silenzioso”. Solo un’accurata visita dell’oculista può identificare tale patologia.
Venerdì 16 Ottobre, presso l’Hotel Regina di Alassio, è stato organizzato un importante corso di aggiornamento che si pone lo scopo di informare i medici della ASL 2 e ASL1 sulle nuove tecniche diagnostiche disponibili e sui possibili trattamenti medici e chirurgici.
Durante il corso si parlerà dell’utilità della misurazione della pressione intraoculare, che è uno dei parametri più utilizzati dagli oculisti per seguire i pazienti, si discuterà dell’analisi della papilla ottica con tecniche tradizionali e computerizzate e dello studio del campo visivo. Riguardo al trattamento medico si affronterà il problema dell’utilità dell’associazione tra ipotonizzante e neuro-protettore, mentre nella sessione chirurgica verranno discusse le nuove tecniche attualmente disponibili.

Da www.LIGURIAOGGI.it   del 16-10-2009

giovedì 15 ottobre 2009

Alassio - Inaugurata la mostra di Francesco Zefferino alla ex Chiesa Anglicana

ALASSIO - La mostra presenta una selezione di 40 dipinti, tutti interamente tratti da fotografie presenti su internet e selezionate dall'artista.



Inaugurata ad Alassio, nell’Ex Chiesa Anglicana, la mostra personale di Francesco Zefferino, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Alassio.
Curata dal critico Nicola Davide Angerame, la mostra presenta una selezione antologica di circa 40 dipinti di Zefferino, tutti interamente tratti da fotografie presenti su internet e selezionate dall'artista sulla base di una personale sensibilità: dalle nature morte con titoli di bombardieri nazisti alle scene di feste con titoli di medicinali e psicofarmaci, passando per i grandi affreschi di persone colte in viaggio nella metropolitana e ritratti di personaggi maledetti come Sharon Tate (la moglie di Roman Polansky trudicata dal satanista Cherles Manson) o Ian Curtis (il cantante suicida dei Joy Division).

“Nel panorama pittorico nazionale e internazionale – spiega Monica Zioni, Assessore alla Cultura e al Turismo di Alassio - Francesco Zefferino è sicuramente uno dei pittori più interessanti e tecnicamente preparati. Dopo aver ospitato la mostra di grande successo di un pittore raffinato come Enzo Prestileo, Zefferino giunge per dimostrare che la pittura realista, quella intesa come imponente rappresentazione del mondo reale, può diventare in questa epoca di virtualismo dirompente un linguaggio ancora attuale. Pur usando una pittura di stampo classico, Francesco Zefferino entra nel vivo della realtà sociale che stiamo vivendo e che è determinata sempre di più dall’uso di internet, divenuta ormai una rete straordinaria di scambi di informazioni, un canale importante di comunicazione interpersonale e un luogo di costruzione della propria identità. Il realismo di Zefferino è particolare: non ritrae il mondo reale ma le immagini che costituiscono la realtà della rete. La questione delle immagini in rete sta diventando problematica a tal punto che il Consiglio dei Ministri italiano ha avviato una campagna informativa che invita i giovani a non pubblicare le foto di tutto ciò che fanno, spesso indici di comportamenti suscitati proprio dalla possibilità di diventare oggetto di pubblico dominio con un semplice click. Zefferino è un sismografo di tale situazione e usa la pittura per descrivere aspetti interessanti di questa nuova civiltà dell’immagine alle cui soglie viviamo e operiamo”.

La mostra resterà aperta fino all'8 novembre 2009, con ingresso libero e orario: da giovedì a domenica ore 15 - 19. Il catalogo è disponibile in mostra.

Nell’anno in cui la Ex Chiesa Anglicana di Alassio si aggiudica un riconoscimento importante come il premio Festivalmare al migliore spazio culturale del 2009 nella provincia di Savona, la mostra di Francesco Zefferino apre un nuovo capitolo importante nella storia della galleria. Si tratta di una mostra che promuove un giovane artista di talento in concomitanza e presentando la pubblicazione della prima grande monografia sulla sua opera con il sostegno di importanti gallerie d’arte italiane.
In questo modo l’Anglicana procede il proprio lavoro di galleria civica e di kunsthalle alassina che in quattro anni ha organizzato oltre 40 mostre, ancora una volta supera se stessa impegnandosi in un progetto culturalmente importante sulla scena nazionale.

Da www.PONENTENOTIZIE.it   del 15 ottobre 2009 di Redazione

Alassio, nuovo teatro: il Comune vuole gli ex cinema

Intervista all'Assessore Dott.ssa Monica ZIONI
Alassio punta con forza alla cultura, anche come forma di richiamo turistico invernale. Il Comune sta mettendo mano ad un nuovo progetto, l'idea di portare a termine del secondo mandato Melgrati il nuovo teatro comunale alassino. Il tutto nell'intervista realizzata dalla WebTv di Ivg.it del 15 Ottobre 2009

Intervista a Sandro Biasotti, candidato Presidente alle prossime elezioni regionali (seconda parte)

La sanità con una separazione tra Asl e ospedali, la nautica e il progetto del porticciolo turistico della Margonara, infrastrutture. Sono i temi trattati da Sandro Biasotti nella seconda parte dell'intervista realizzata dalla WebTv di Ivg.it del 15 Ottobre 2009.


mercoledì 14 ottobre 2009

Il Punteruolo Rosso: il killer spietato e silenzioso delle nostre belle palme: Alassio e Bordighera due città che stanno pagando un alto prezzo con l'abbattimento di molte piante secolari

Punteruolo rosso delle palme
Rhynchophorus ferrugineus
Il Punteruolo rosso delle palme, un coleottero scientificamente definito Rhynchophorus ferrugineus, è stato segnalato da qualche anno in Spagna e di recente anche in Sicilia, Campania, Puglia, Toscana e Liguria. Stando agli studi scientifici, una pianta colpita dal pericoloso coleottero è inevitabilmente compromessa.
foto: punteuolo rosso
Il Punteruolo Rosso in azione .


Le femmine depongono le uova sui piccioli delle foglie taglate o sullo stipite. Le voraci larve che ne fuoriescono si cibano dei tessuti vivi mentre scavano gallerie nell'ospite e una volta prossime ad impuparsi possono superare i 5 cm di lunghezza. Le palme attaccate emettono un essudato dai fori di penetrazione delle larve, le foglie si piegano e l'intera pianta inizia a collassare. Solo una volta che la pianta muore gli adulti delle generazioni successive si spostano in cerca di un altro esemplare da atttaccare, infatti l'intero ciclo biologico del parassita si svolge all'interno della palma ospite.
In Liguria
I tecnici dell'Servizio fitosanitario regionale della Liguria hanno operato un monitoraggio del territorio ligure per verificare la presenza del Punteruolo rosso con il posizionamento di trappole. Queste consistono in un secchiello rosso riempito per un terzo d'acqua posto in prossimità di una discreta presenza di esemplari di Phoenix Spp. (palme comuni) con all'interno il feromone (ormone sessuale) per attirare eventuali adulti. I comuni interessati sono: Ventimiglia, Bordighera, Sanremo, Imperia, Alassio, Finale Ligure, Varazze, Arenzano, Genova, Sestri Levante, Moneglia, La Spezia.
L'infestazione si è manifestata a Bordighera e ad Alassio. Il comune di Bordighera ha emesso un'ordinanza sindacale mentre il Ministero dell'agricoltura ha emesso il decreto di lotta obbligatoria (in allegato). Quest'ultimo introduce la necessità di movimentare le palme solo dopo due anni di osservazioni trimestrali in vivaio da parte del Servizio fitosanitario regionale e dovranno essere accompagnate dal passaporto verde delle piante.
Il comune ha iniziato a incappucciare con reti antinsetto le piante limitrofe alle zone di ritrovamento dei parassiti. Ci si aspetta di ritrovare altre piante sintomatiche con l'avanzare della primavera. Il decreto di lotta obbligatoria impone di segnalare gli avvistamenti del parassita e di abbattere le piante infestate.


foto: effetti sulla palma

Qui sopra un'immagine di come viene rapidamente distrutta la base di un ramo di palma.


Contromisure dall'Europa
Il 25 maggio scorso è stata adottata, in ambito comunitario, la Decisione 2007/365/CE della Commissione che stabilisce misure d'emergenza per impedire l'introduzione e la diffusione nella Comunità di Rhynchophorus ferrugineus, il Punteruolo rosso delle palme. Sulla base di tale decisione le piante di numerose specie appartenenti alla famiglia Palmae, originarie sia di Paesi Terzi sia di Stati membri, potranno essere trasportate da un paese all'altro con fortissime limitazioni e dopo determinati periodi di quarantena. Nel caso d'importazione da Paesi terzi le palme potranno essere importate solo se:
  • provengono da Stati in cui non si conoscono manifestazioni di questo parassita
  • sono coltivate in luoghi di produzione riconosciuti indenni, conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie, dal Servizio nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine
  • per almeno un anno prima della loro esportazione, sono state coltivate in un luogo di produzione registrato e controllato dal Servizio nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine, nel quale le piante stesse sono state oggetto di misure per la loro protezione totale dalla contaminazione dell'insetto.
Le piante originarie della Comunità europea, o importate da Paesi terzi in base ai criteri sopra illustrati, potranno essere spostate all'interno della Comunità solo se provviste del passaporto delle piante e se:
  • provengono da uno Stato membro o da un Paese terzo in cui non si conoscono manifestazioni del Punteruolo rosso
  • sono state coltivate in luoghi di produzione riconosciuti indenni, conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie, dal Servizio ufficiale responsabile di uno Stato membro o dal Servizio nazionale per la protezione dei vegetali di un Paese terzo
  • per almeno due anni prima del loro spostamento, sono state coltivate in un luogo di produzione, controllato dal Servizio ufficiale responsabile di uno Stato membro, nel quale le piante stesse sono state oggetto di misure per la loro protezione totale dalla contaminazione dell'insetto.
La Decisione stabilisce, inoltre, che i Servizi ufficiali responsabili di ciascun Stato membro devono monitorare il proprio territorio per individuare eventuali focolai di contaminazione e, nel caso, evidenziare le zone dove sia accertata la presenza dell'insetto.

Approfondimenti:
  • Decreto ministeriale del 9 novembre 2007
    Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus (Olivier).
Recepimento decisione della Commissione 2007/365/CE

    Alassio, nuovo teatro: il Comune tratta per l’acquisto degli ex cinema

    Alassio. Alassio punta con forza alla cultura, anche come forma di richiamo turistico invernale. Alla città del Muretto manca tuttavia una struttura idonea ad ospitare grandi eventi teatrali, e per la stagione 2009-10 dovrà ancora affidarsi al palazzetto dello Sport. Il Comune sta mettendo mano ad un nuovo progetto, l’idea di portare a termine del secondo mandato Melgrati il nuovo teatro comunale alassino: sono in corso, infatti, laboriose trattative con i proprietari dei due ex cinema della cittadina: il Colombo e il Ritz. L’obiettivo del Comune è acquistare una di queste due strutture e iniziare i lavori di ristrtturazione che porteranno alla realizzazione del nuovo teatro. Un progetto ambizioso, un’operazione dal costo di circa due milioni di euro per l’acquisizione e di un altro milione per il restyling e i lavori di arredo interno.

    “Crediamo fortemente nella cultura e come amministrazione ci stiamo muovendo per riportare ad Alassio una sala cinematografica d’avanguardia e un nuovo teatro capace di ospitare importanti rappresentazioni ed eventi culturali” ha spiegato ad IVG.it l’assessore alla cultura del Comune alassino Monica Zioni: “Stiamo cercando di convincere i proprietari degli immobili a dare il loro ok per l’acquisto dell’immobile. Resta il fatto che per noi il teatro ed il cinema restano due realtà fondamentali su cui investire e promuovere l’immagine di Alassio”.

    Da www.IVG.it del 13 Ottobre 2009 

    DOPO IL “MATCHING SUL TURISMO”

    Dai tavoli di lavoro una serie di proposte alle istituzioni: la priorità è investire sull’online.

    SAVONA. La lunga giornata del “Matching sul turismo”, organizzata dall’Unione provinciale albergatori insieme con Cgil Cisl Uil e con il Campus di Savona, si è conclusa con una serie di proposte consegnate alle istituzioni dai responsabili dei tre workshop tenuti nel pomeriggio: etourism, promo commercializzazione e innovazione di prodotto. La richiesta più pressante e condivisa è stata quella di un massiccio investimento delle istituzioni sia in termini di progettualità, sia di risorse sull’online, a partire dalla constatazione che oggi la commercializzazione avviene sostanzialmente attraverso gli strumenti tradizionali. Ma vediamole in sintesi.
    E-TOURISM.
    Gli operatori chiedono che la piattaforma dei portali istituzionali di prenotazione online sia “interfacciabile”
    con i portali del singolo imprenditore, snelli, flessibili «in modo da non creare un aggravio di lavoro rispetto alla
    gestione della piattaforma personale». Gli operatori hanno inoltre chiesto che la piattaforma sia collegata (sull’esempio del Trentino) a quelle di tutta l’offerta: quella dei club di prodotto, della ristorazione,  dell’ intrattenimento e degli eventi. Agli “Iat”, gli uffici di informazione, si chiede di trasformarsi da uno strumento statico ad un database completo e aggiornato in tempo reale. Un’altra forte richiesta è quella di formazione specifica sulla tecnologia, in modo da sostenere il passaggio culturale che questa richiede. «Occorre ha
    detto Roberta Milano, coordinatrice del tavolo un piano sui media digitali».Comprendendo anche Facebook eTwitter, così come le competenze necessarie a monitorare la propria reputazione in rete.

    Un altra direttrice riguarda lo sviluppo dell’info-commerce mirato sui mercati europei, rivolto soprattutto ai settori di nicchia (outdoor in primis).
    PROMOCOMMERCIO.
    La prima richiesta è quella di elaborazione di carte dei servizi, in grado di tutelare sia il consumatore, sia l’operatore turistico. Si chiedono inoltre progetti per individuare tipologie di prodotti specifici calibrati in base alla durata del soggiorno del cliente. Un’altra significativa proposta è quella di creare smartbox (pacchetti viaggio regalo) su misura: musicbox, castlebox, wellnessbox.
    Progetti di formazione del personale (non solo su ciascuna specifica competenza), a partire dall’elaborazione
    di un linguaggio comune a tutti gli operatori dei diversi settore del turismo. Realizzare specifici press tour per la
    stampa specializzata, non generalisti, ma calibrati per club di prodotto. Infine, una grande richiesta rivolta agli enti è stata quella di disciplinare e regolamentare il mercato delle seconde case.
    INNOVAZIONE DI PRODOTTO.
    Il tavolo di lavoro, più che elaborare proposte, ha fatto l’analisi di come si realizza un business plan efficace.
    «Prima di creare un prodotto hanno detto nel tavolo dobbiamo sapere chi siamo».Ha detto il responsabile Giorgio Castoldi: «C’è stato un input importante dalle organizzazioni sindacali, che è quello del coinvolgimento
    del personale dipendente in un programma continuo di formazione on the job». Ha proseguito: «Questo presuppone il trovare un linguaggio comune. Le scorciatoie non esistono e l’attività non può essere programmata che sulmedio periodo: chi siamo, cosa chiede il mercato, a quale target ci rivolgiamo.
    Queste sono le tappe».

    Da www.ilSECOLOXIX.it del 14 Ottobre 2009 - a firma AN.GRAN.

    IL COMMENTO: NON È PIÙ IL TEMPO DEI TATTICISMI

    UNA QUESTIONE di metodo. Il “Matching sul turismo”ha riunito per la prima volta tutte le parti allo stesso tavolo, per un confronto denso di analisi e proposte, capace di affondare le mani nella realtà, a costo di sporcarsele un po’. Il sindaco di Alassio Melgrati ha partecipato ai lavori senza perderne un solo minuto. Un esempio lodevole che non tutti i colleghi della provincia hanno seguito. È paradossale, dunque, che nelle stesse ore, dalla sua città, arrivi un segnale in netto contrasto con quello che è stato lo spirito e le indicazioni del “Matching”.
    Un segnale che sa di vecchi vizi, di déjà vu, uno scaricabarile stucchevole che trascolora in una irresponsabilità di fatto. L’impressione è cheAlassio stia cercando un qualsivoglia appiglio per farsi dire, senza assumersene la responsabilità politica, che il depuratore a Punta Sant’Anna non s’ha da fare. Fra tanto parlare di servizi e infrastrutture, una cosa è certa: il 50% delle acque savonesi è tuttora sprovvisto di depurazione.Un peccato
    capitale. Delle due l’una: se Alassio ha capito di aver sbagliato indirizzo, lo ammetta senza mezzi termini. E si unisca senza indugi al gruppo di città che ha aderito al consorzio per il depuratore di Villanova. Se invece l’operazione a Sant’Anna rimane quella che più convince, la si percorra senza ulteriori perdite di tempo. Eventi, iniziative, il fascino glamour della Città del Muretto non bastano più a coprire l’assenza di scelte. Il supermanager
    Ejarque ne ha indicato alla Riviera i prerequisiti: prima pianificare, poi organizzare, quindi fare.È la sostanza di qualunque impresa economica. La Riviera non può più permettersi di traccheggiare tra tatticismi e parole.

    Da www.ilSECOLOXIX.it del 14 Ottobre 2009 a firma Antonella Granero

    BORGHETTO IN FUNZIONE DALL’ESTATE, VILLANOVA STA CHIUDENDO LA GARA


    ALASSIO. Tre depuratori per ottenere le bandiere blue attrarre più turisti con un mare più limpido e pulito.
    Sono quelli di Borghetto, Villanova ed Alassio, ma fino a qualche tempo fa bisognava contare anche quello che Andora avrebbe dovuto realizzare sotto l’Aurelia prima di decidere di aderire a quello diVillanova. E se si va ancor più indietro nel tempo, prima della nascita del progetto comprensoriale villanovese, ce n’era in previsione anche uno nel levante albenganese. Insomma, è una storia lunga quella della depurazione,
    ma che ancora non è arrivata alla conclusione. L’unico dei progetti che si è finora concretizzato è quello di Borghetto, inaugurato a maggio, che dovrà depurare gli scarichi di Balestrino, Boissano, Borghetto, Borgio Verezzi, Ceriale, Loano, Pietra Ligure,Toirano, un territorio di 40.000 persone nella stagione invernale, che arrivano a 200.000 in estate, e che sfrutterà la pendenza degli scarichi per produrre energia elettrica. In realtà rispetto agli altri depuratori, quello di Borghetto è partito con il non indifferente vantaggio di un primo stadio (quello della sghiaiatura, grigliatura fine e di sabbiatura) già in funzione dal 2003, costato otto milioni di euro. I lavori iniziati nel 2007 e costati nove milioni sono serviti per realizzare il secondo stadio, quello biologico e di ultra filtrazione. Come quello di Borghetto anche gli altri depuratori avranno la capacità di adattarsi alle enormi variazioni della mole di lavoro tra estate e inverno, dovuti ovviamente all’arrivo e alla partenza dei turisti. Villanova e Alassio, però, devono costruire anche il primo stadio di filtraggio che ancora non esiste, e il
    Depuratore Ingauno (cioè quello della cittadina aeroportuale) ne avrà anche uno ulteriore alla fine del ciclo per fare in modo che le acque depurate possano essere utilizzate in agricoltura. Villanova sta per chiudere la gara, Alassio ha già concluso le operazioni, ma non ha ancora assegnato i lavori, e i più scommettono che alla fine anche la città del muretto depurerà le acque a Villanova, come tutti i comuni del comprensorio ingauno.

    Da www.ilSECOLOXIX.it - del 14 Ottobre 2009  a firma L.R.

    Depuratore, braccio di ferro tra SevenTrent e Comune

    La ditta chiede la consegna dei lavori, il Comune parla di rifare la gara. Intanto, in un anno, non è accaduta né l’una, né l’altra cosa .


    ALASSIO. Severn Trent spinge per avere l’assegnazione dei lavori per il depuratore, ma il Comune frena.
    All’origine della disputa ci sarebbe una variazione del piano finanziario, che secondo l’azienda sarebbe dovuto
    al mutamento delle condizioni mac he l’amministrazione ritiene determinanti per imporre la ripetizione della gara.
    Sembra che anche in questo caso, come per altre vicende, ci sia in realtà uno scontro tra l’amministrazione (o
    almeno il sindaco Marco Melgrati) e gli uffici, visto che il primo cittadino sembra orientato adassegnare i lavori
    e ribalta la questione sui funzionari. Intanto, però, Severn Trent ha scritto una lettera al Comune chiedendo la
    preassegnazione e si è vista rispondere che non è possibile perché si sta valutando la ripetizione della gara.
    Una gara che Severn Trent ha vinto per mancanza di avversari, visto che l’altra offerta arrivata, quella del consorzio Acqua Azzurra (il promotore del project financing) è stata eliminata prima ancora dell’apertura delle buste per mancanza della prevista fidejussione bancaria, con strascico di ricorsi al Tar e delle immancabili polemiche.
    Adesso per cercare di risolvere lo stallo è stato chiesto un parere legale,e venerdì mattina Comune e azienda si incontreranno nella speranza di risolvere la diatriba. «Secondo me ci sono le condizioni per la preassegnazione – afferma Melgrati però è una cosa che dipende dagli uffici, non dall’amministrazione.
    Vedremo cosa decideranno di fare».
    Se l’assegnazione provvisoria sarà fatta, allora le parti dovranno cominciare l’esame della convenzione e del
    progetto definitivo. In realtà la scarsa loquacità di Melgrati sull’argomento sembra voler nascondere le difficoltà per la realizzazione del depuratore, dal fatto che si troverebbe nel bel mezzo di una zona turistica e praticamente sulla spiaggia, al problema della gara e dei prevedibili ricorsi. Assegnare i lavori significherebbe esporsi a un probabile ulteriore ricorso di AcquaAzzurra, non farlo susciterebbe probabilmente la reazione di Severn Trent.
    La speranza dell’amministrazione è che il parere legale sciolga ogni dubbio, ma resta da chiedersi se sindaco e
    giunta facciano il tifo per la promozione o per la bocciatura della gara, visto che in realtà sono in pochi ad essere ancora convinti della scelta di costruire un depuratore sulla spiaggia di Sant’Anna, e la sensazione è che i più non vedano l’ora che un intoppo insuperabile renda impossibile l’opera “costringendo” gli alassini a depurare le proprie acque aVillanova.
    «Figuriamoci – ribatte Melgrati . Avremo il nostro depuratore, come promesso».Certo che con una gara già
    conclusa e con tutta la credibilità politica che il primo cittadino ha messo in gioco su questo progetto, ben difficilmente Melgrati potrebbe dire cose diverse. Intanto, però, è passato un anno dalla gara e nulla è accaduto: né l’assegnazione, né la ripetizione della gara.

    Da www.ilSECOLOXIX.it  del 14 Ottobre 2009 a firma Luca Rebagliati

    lunedì 12 ottobre 2009

    Alassio: alassini protagonisti alle regate del salone nautico


    Tre successi (con Edoardo Pisano, Margherita Ponticelli e fra le società) ed una serie di importanti piazzamenti sono stati ottenuti dai giovani velisti alassini in occasione delle regate di chiusura del 49 esimo salone nautico di Genova. “ I nostri ragazzi- dice il presidente del Cnam alassino Rinaldo Agostini - hanno partecipato con successo alla 31a edizione del meeting internazionale, che si svolge in occasione della chiusura del salone nautico genovese. Siamo molto soddisfatti oltre che per le vittorie ed i piazzamenti, anche per l’esperienza che hanno potuto fare tutti quanti i nostri giovani velisti”.

    Rinaldo Agostini - presidente del CNAM - Alassio - ritratto all'ultima regata in memoria del padre Fosco Agostini, già vice-presidente del Circolo Nautico al Mare (CNAM), proprio su Optimist insieme a tanti amici e soci dello storico sodalizio sportivo .  

    La manifestazione, organizzata dalla LNI di Genova Sestri Ponente, ha visto la presenza di una ottantina di Optimist.
    Questi i risultati. Cadetti: 1) Edoardo Pisano (Cnam Alassio); 2) Paolo Giargia (LNI Ge Sestri P.); 3) Diego Masio ( Circolo Nautico Ugo Costaguta); 4) Alessandro Boschetti ( YC Italiano Genova); 5) Alessandro Pisano ( Cnam Alassio).
    Femminile: Camilla Tripodo ( YCI).
    Juniores: 1) Riccardo Mirra ( U.S. Quarto); 2) Filippo Bozzo (YCCG); 3) Tommaso Ciampolini ( LNI Ge Quinto); 4) Francesco Ghio ( LNI Sestri Ponente ); 5) Margherita Ponticelli (Cnam Alassio) .Femm: Margherita Ponticelli (Cnam Alassio).
    Società: 1) Cnam Alassio, 69; 2) YC Genova, 67; 3) Lega Navale Sestri, 58; 4) LNI Quarto, 52; 5) CN Ugo Costaguta e LNI Quinto, 50.

    Da www.SAVONANEWS.it  del 12-10-2009

    Albenga - Carabinieri: il generale Scoppa visita il vice brigadiere ferito ad Alassio


    Albenga. Il comandante della Legione Carabinieri Liguria, il generale di brigata Salvatore Scoppa, ha fatto visita nel pomeriggio di oggi al vice birgadiere Paolo Ciocca, rimasto ferito durante l’inseguimento di un ladro d’auto francese che lo ha investito in retromarcia dopo aver abbandonato la vettura rubata. Accompagnato dai comandanti delle compagnie carabinieri di Albenga e Alassio, Sandro Colongo ed Emanuele Sighinolfi, oltre che dal comandante provinciale Giovanni Garau, il generale dell’Arma ha portato il suo personale saluto al militare, ancora ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Albenga con un polmone perforato.
    In seguito, su invito del sindaco di Albenga Antonello Tabbò, il generale Scoppa si è recato a Palazzo Oddo per visitare il Piatto Blu ingauno.

    Da www.IVG.it - del 12-10-2009

    domenica 11 ottobre 2009

    Alassio, ladro d’auto arrestato dopo inseguimento: ferito carabiniere


    Alassio. Inseguimento in stile cinematografico sulle alture di Alassio. Poco dopo le 11 e 30, nella città del Muretto, i carabinieri hanno infatti individuato un’auto rubata poco prima ad Andora, una Hunday 130. Il malfattore alla guida, tale Patrick Capretti, francese di 53 anni, non si è però fermato al posto di blocco dei militari predisposto in via Neghelli, e si è dato alla fuga lungo le strade collinari, nella speranza di seminare la “gazzella”: la scarsa conoscenza delle zona però gli ha fatto imboccare una strada senza uscita, dove è rimasto bloccato. Mentre gli uomini dell’Arma si avvicinavano per identificarlo, il malvivente, vistosi perduto, ha abbandonato l’auto che in retromarcia ha travolto un carabiniere, speronando la vettura di servizio. Poi si è dileguato a piedi.
    E’ stato però riacciuffato pochi minuti dopo, grazie anche all’ausilio dell’elicottero 15 Nec di stanza a Villanova, mentre cercava di mimetizzarsi acquattato dietro a un cespuglio. Il militare ferito, il vice brigadiere Paolo Ciocca, è stato trasportato al pronto soccorso, per un pneumo torace provocato dalla frattura di una costola che gli ha perforato un polmone: le sue condizioni non sembrano comunque destare preoccupazione.
    L’autovettura rubata è stata restituita al legittimo proprietario.

    Da www.IVG.it del 10-10-2009

    sabato 10 ottobre 2009

    Concessione sorgente Allegrezze di Caprauna


    Ci fa piacere a distanza di qualche giorno dalla pubblicazione sul Blog ALASSIO 2009, riportare anche noi la notizia che riguarda il Sig. Aldo Giardini di Alassio e la sua fattiva e fruttuosa attività a favore del rafforzamento delle sorgenti di approvvigionamento idrico della nostra città:
     
    "Continua l'encomiabile interessamento del Consigliere Aldo Giardini affinchè il Comune di Alassio possa riavere la Concessione della sorgente Allegrezze nuovamente in capo al nostro Comune dopo che il disinteresse di passate Amministrazioni aveva fatto decadere il diritto ad emungere esistente fin dalla fondazione dell'acquedotto di Alassio.

    L'importanza che oggi hanno  e sempre più avranno le fonti di approvigionamento dell'acqua, la possibilità di utilizzare l'acqua della fonte delle Allegrezze per integrare il fabbisogno idrico della nostra città e la qualità di una sorgente con caratteristiche oligominerali di grande pregio, rendono prioritario il raggiungimento dell'obiettivo."

    Da:   ALASSIO2009.blogspot.com  del 06-10-2009

    venerdì 2 ottobre 2009

    Alassio: gestione parcheggi, il Comune sceglie la gara


    Il Comune di Alassio bandirà una gara per l’affidamento del servizio dei parcheggi a pagamento. Se ne è discusso durante la seduta del Consiglio comunale. L’assessore a bilancio e finanze Fabrizio Calò ha motivato questa scelta con la necessità di adeguarsi alle nuove norme che regolano l’attività delle società a partecipazione pubblica. Attualmente il servizio è gestito dalla Ge.S.Co. SpA e, nel 2008, ha garantito un introito di 114.000 euro. Il Consiglio comunale ha approvato una delibera di indirizzo per avviare il cammino burocratico della gara; spetterà alla Giunta e ai dirigenti comunali definire nel dettaglio le procedure di affidamento. La minoranza di “Alassio più tua”, tramite il consigliere Daniele Fui, ha presentato un emendamento, con il quale si richiedeva che, nel bando di gara, venissero inserite alcune clausole, come gli obblighi per l’azienda vincitrice di assorbire il personale attualmente utilizzato nel servizio e di attivare in Alassio un proprio sportello aperto al pubblico. L’emendamento è stato respinto, ma l’assessore Calò ha offerto la propria disponibilità, durante i lavori della commissione consiliare che si occupa delle società partecipate, a collaborare con la minoranza “per concordare indicazioni al dirigente su come plasmare la gara”. Calò si è anche detto fiducioso di poter inserire nel bando condizioni ulteriormente vantaggiose per il Comune rispetto a quelle chieste dalla minoranza.


    Da www.SAVONANEWS.it del 02-10-21009