lunedì 30 novembre 2009

Alassio: concorso in Comune, arriva un esposto anonimo


 
Un esposto anonimo è stato inoltrato al Comune di Alassio in relazione al concorso pubblico per titoli ed esami per 4 posti a tempo indeterminato, 1 per i VV.UU con stabilizzazione, 1 per l’ufficio ambiente, 1 per il turismo e 1 per l’ufficio demanio. Immediata la reazione del sindaco Marco Melgrati: "Pur deplorando sia il contenuto sia il modo di questo esposto anonimo, e nel ritenere assolutamente privo di qualunque fondamento quanto sostenuto, che indica inoltre due nomi e cognomi per n. 1 posto in un settore, cadendo in contraddizione (ma non potrebbe essere altrimenti) - ha spiegato il primo cittadino - ho richiesto al Dirigente del Commissariato di Alassio e al Comandante la Compagnia dei Carabinieri di Alassio un coordinamento per poter avere, durante lo svolgimento delle prove d’esame rimanenti, la presenza di almeno un ufficiale di Polizia Giudiziaria. Ho inoltre inviato per conoscenza questa lettera alla Procura della Repubblica".

Melgrati ha anche provveduto a denunciare, ovviamente contro ignoti, l’autore di questa missiva. "Spero che la Procura potrà, esaminando la busta, rilevare impronte digitali o il dna dell’autore dalla saliva con cui è stata “leccata” la busta o il francobollo, e una volta tanto si risalga al “colpevole”, che con un atto ignobile insinua il dubbio in un concorso effettuato nella più grande trasparenza e legalità, andando a incidere sul clima già pesante che si respira nel Comune di Alassio vista l’attenzione della Procura per ogni atto del Comune stesso. Rimango sereno come sempre, nella certezza di aver sempre operato per il bene della collettività, con onestà, competenza (per quanto possibile) e spirito di servizio".
 
r.c.

Da www.Savonanews.it  del 30 Novembre 2009

domenica 29 novembre 2009

Il crocefisso e un povero Cristo macellato dal potere



La questione del crocefisso è diventata un’intollerabile sequenza di demagogiche prese di posizione e di mistificazioni spese a piene mani. Non è possibile continuare a seguire nel silenzio una simile situazione per chi nei valori del cristianesimo, cosa diversa dal cattolicesimo, crede ancora.
Inaccettabile che forze politiche impegnate nella riuscita missione di diffondere odio razziale e xenofobia sfruttando la crisi economica e la paura del diverso (che qualsiasi testo di Psicologia Sociale indica come uno dei più incisivi punti di presa delle masse) si approprino di un simbolo  come fossero antichi Templari.
Arrivando a distribuirlo sulle piazze come un santino elettorale. Inaccettabile che altre forze politiche portatrici dei dogmi del classismo e  del capitalismo sbandierino l’ultimo domicilio di Cristo come proprio segno distintivo.
Inaccettabile che la chiesa istituzione non spieghi chiaramente come il Salvatore non fosse solo un “migrante” ma il difensore degli ultimi della terra, tanto convinto della sua Missione da arrivare a farsi macellare. Come tale l’esatto opposto di ogni tentativo di ghettizzazione e accumulamento di ricchezze. Inaccettabile che le forze di sinistra non intervengano, per paura di perdere i già risicati consensi, nel clima da purga etnica neonazista che si sta abbattendo sul nostro Paese complice il silenzio peloso dei media. Inaccettabile si stia istaurando un feroce sistema di differenziazione delle fedi principali quando non esiste alcuna diversità sostanziale. Bibbia cristiana, Talmud ebraico e Corano islamico sono esattamente lo stesso libro. Cristo non portava alcuna bandiera politica, ma se proprio vogliamo etichettarlo era un anarchico. Diciamola questa parola, incubo del potere perché realizzata ne spazzerebbe via anche le ceneri. L’Uomo di Nazareth lo hanno massacrato proprio perché stava predicando agli uomini la forza di autogovernarsi nel rispetto reciproco. Cercava, poveraccio, di portare gli esseri umani verso la comprensione del Creato. La sua era la voce di una fede universale che andava diffusa con l’amore, non a legnate. Un  progetto distrutto dal potere religioso e politico, anche questo dobbiamo avere il coraggio finalmente di dire. Lui non era un pezzo di legno a forma di croce ma carne e sangue versato per dare agli uomini, tutti gli uomini, dignità e pace. Ma certamente è più comodo difendere un simbolo che seguirne i principi fondativi. Più interessante raccattare consensi di cervelli privi di discernimento che provare a migliorare il loro modo di essere. Oggi Cristo verrebbe immediatamente rispedito al mittente a calci nel sedere se beccato a dormire con i suoi apostoli nel Giardino degli Ulivi. Non lo invierebbero al TSO (trattamento sanitario obbligatorio) solo perché extra comunitario senza diritto ai servizi ASL. Sarebbe accusato di istigazione alla rivolta. Scomunicato per blasfemia cronica. Multato per accattonaggio molesto. Arrestato per immigrazione clandestina e danneggiamento di mercato pubblico. Molti cittadini telefonerebbero immediatamente al 113 per comunicare che tredici sudici cenciosi stanno occupando il Sacro Suolo Pubblico. Giuda rientrerebbe nel programma di protezione dei pentiti e sulla Maddalena i giornali scandalistici addenserebbero pesanti sospetti di transgenia. 
Quindi piantiamola, tenetevi il crocefisso e lasciate a chi ancora possiede un Dio e la voglia di pregarlo almeno la dignità di possedere una fede. Tenetevi il mondo, ma lasciateci in pace.
 
Falco Savonese

Da www.Uominiliberi.eu  del 29 Novembre 2009

ALASSIO DIKTAT SUL SERVIZIO IDRICO - “Villanova e Laigueglia ora devono decidersi : dentro o fuori la Sca”

Dopo quello lanciato dal presidente Socco arriva l’ultimatum del sindaco Melgrati.
«Se Villanova e Laigueglia vogliono uscire dalla società Servizi comunali associati, lo facciano in fretta e poi gli chiederemo conto delle spese sostenute». Dopo l’ultimatum di Roberto Socco (presidente della Sca) all’amministrazione villanovese, ora tocca al sindaco Marco Melgrati lanciare un diktat ai due comuni aderenti all’azienda pubblica per la gestione degli acquedotti.
«O dentro o fuori», è il messaggio del primo cittadino ai colleghi Domenico Cassiano e Franco Maglione.
«Quando il sindaco Roberto Avogadro si inventò la Sca con i Comuni di Alassio, Laigueglia e Villanova per gestire il ciclo idrico integrato, peraltro con una dotazione di partenza largamente insufficiente a far partire la società con il piede giusto, pari a duecento milioni di lire, con quote societarie divise equamente secondo parametri di popolazione, territorio, utenti e servizi, gli accordi erano che gli investimenti e le spese avrebbero dovuto essere equamente ripartiti», ricorda Melgrati, prima di affondare il colpo contro i due paesi, vicini all’ingresso nel consorzio per il depuratore ingauno, visto come il fumo negli occhi dell’amministrazione del Muretto, sostenitrice del progetto per l’impianto di depurazione a Sant’Anna.
«A fronte di costi sopravvenuti e di investimenti sulle reti dei tre comuni, solo Alassio ha fatto gli aumenti di capitale che hanno portato nelle casse della Sca i denari sufficienti per farla vivere, mentre Villanova e Laigueglia hanno continuato ad usufruire dei servizi, della manutenzione ordinaria e straordinaria pagati dai contribuenti alassini. Le assicurazioni degli amministratori laiguegliesi e villanovesi, relative agli aumenti di capitale ed al pagamento delle fatture, sono state puntualmente disattese dai fatti.
Ora Alassio non vuole e non può più pagare per gli altri», conclude il sindaco.

[A.F.]

Da  www.LaStampa.it  del  29 Novembre 2009

sabato 28 novembre 2009

ALASSIO - Registrazione del Consiglio Comunale tenutosi il 26 Novembre 2009



Per chi non avesse avuto l'opportunità di seguire la diretta del Consiglio Comunale della Città di Alassio del 26 Novembre u.s. , o desiderasse rivedere detto consiglio, qui sotto troverà il link diretto alla registrazione dello stesso, peraltro reso disponibile sul sito del Comune :
 
http://www.comune.alassio.sv.it/comune/ita/consiglio02.htm

S.C.A. - Cassiano: “Via dalla società senza ripensamenti”



Villanova d’Albenga. “Uscire dalla S.c.a.? Nessun problema”. Così esordisce il sindaco di Villanova d’Albenga, Domenico Cassiano, rispondendo alle dichiarazioni del collega alassino, Marco Melgrati, che, senza tanti giri di parole, invita Villanova e Laigueglia – suoi partners nella società nata per gestire il servizio idrico integrato – ad andarsene.
“Mercoledì scorso abbiamo dato incarico al Direttore Generale di avviare la procedura per uscire dalla società – precisa Cassiano -. Non rimaniamo in una realtà in cui ci sentiamo a malapena tollerati e che, per di più, invece che un servizio, offre un disservizio, tra disguidi e una cattiva gestione della bollettazione. A seguito dunque dei continui ultimatum di Melgrati, abbiamo preso questa decisione.
E siccome mi sembra assurdo sentirci mal sopportati, dal momento che l’acqua che viene erogata ai villanovesi proviene da Villanova, i pozzi sono i nostri, le tubature sono le nostre, traslocheremo in una realtà a noi più gradita, come quella del depuratore ingauno, che è una società che serve già ottimamente il Comune di Andora e in cui regna l’armonia tra i soci. Siamo sicuri che, in questa fase, Sca terrà un atteggiamento corretto nel fornire acqua a tutti i cittadini”.
“Mi spiace solo – continua Cassiano – che Melgrati abbia memoria corta per ciò che riguarda la vicenda-Sca dal momento della sua nascita. Il sindaco di Alassio sa bene che quando fu fondata la società è sì vero che le quote furono divise secondo i parametri, ma è anche vero che allora Villanova aveva una sua rappresentanza nel consiglio di amministrazione, fino a quando però Melgrati portò a quota 5 il cda escludendo di fatto il comune villanovese.
In una successiva riunione che il mio collega si ricorderà, si stabilì che Villanova avrebbe provveduto all’aumento di capitale a fronte però di una rappresentatività nel cda e dell’apertura di un ufficio per i cittadini nel nostro territorio. Condizioni, però, che devono essere soddisfatte ancora adesso. E per quanto riguarda le fatture non pagate, questo è dovuto al fatto che Sca non è stata in grado di produrre una documentazione adeguata a sostegno di queste spese. Precisazioni dovute, queste, e che non cambiano comunque il fatto che ce ne andremo da questa società”.
E a farsi sentire è anche un più “prudente” Franco Maglione, sindaco di Laigueglia: “Sulla questione aspetto che i miei consulenti legali mi chiariscano la situazione. Comunque, tengo a sottolineare che, per quanto riguarda i costi delle opere straordinarie, il nostro Comune non deve intervenire”.


Da  www.vg.it  del 28 Novembre 2009

Alassio, Melgrati: “Via Laigueglia e Villanova dalla S.C.A.”



Alassio. Il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, batte cassa e si rivolge ai Comuni di Villanova d’Albenga e Laigueglia, suoi “partners” della S.c.a., la società nata per gestire il ciclo idrico integrato. Non solo onori ma anche oneri, dice il sindaco, che accusa i soci di non aver sostenuto le spese e gli investimenti necessari per assicurare il servizio ai propri cittadini e di aver vissuto sulle spalle di Alassio.
“Quando il Sindaco Avogadro si inventò la S.c.a., con i comuni di Alassio, Laigueglia e Villanova d’Albenga per gestire il ciclo idrico integrato,- esorta Melgrati – con quote societarie divise equamente secondo parametri di popolazione, territorio, utenti, servizi, gli accordi erano che gli investimenti e le spese avrebbero dovuto essere equamente ripartiti.
Invece, a fronte di costi sopravvenuti, di investimenti sulle reti dei tre comuni, solo il Comune di Alassio ha fatto gli aumenti di capitale che hanno portato nelle casse della S.c.a. i denari sufficienti per far vivere la società. Ma i comuni di Villanova e di Laigueglia hanno continuato ad usufruire dei servizi e degli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria compiuti dalla S.c.a., praticamente pagati dal Comune di Alassio. Le assicurazioni avute circa gli aumenti di capitale e il pagamento delle fatture dagli amministratori di Laigueglia e di Villanova a quelli del comune di Alassio sono state puntualmente disattese dai fatti. Ora basta, non vogliamo più pagare per gli altri due Comuni”.
Di qui l’invito rivolto da Melgrati ai due Comuni di lasciare la società. “Che vadano via – conclude Melgrati -. Dopotutto costano alla Sca di più di quanto rendono. I loro concittadini, però, si accorgeranno che, senza il “cappello protettivo” del comune di Alassio le loro bollette aumenteranno in maniera esponenziale”.

Da  www.Ivg.it  del 28 Novembre 2009

venerdì 27 novembre 2009

Regione Liguria - Approvata legge proposta da Alessio Saso, al cinema come a teatro nuova opportunità per gli studenti



Imperia - Sarà possibile favorire l’approccio e la divulgazione tra gli studenti anche di contenuti culturali ed artistici come l’Opera Lirica, la Musica Classica, ed anche documentari del National Geographic, in programma nelle sale cinematografiche.
Il Consigliere Regionale PDL Alessio SASO, in merito all’approvazione unanime della sua proposta di legge in materia di fruizione di contenuti colturali ed artistici in programma al cinema da parte delle scuole, ha dichiarato:
“Con questa legge, approvata all’unanimità – ha detto SASO – sarà possibile favorire ed incentivare l’approccio e la divulgazione tra gli studenti anche di contenuti culturali ed artistici come l’Opera Lirica, la Musica Classica, ed anche documentari del National Geographic, in programma nelle sale cinematografiche della Liguria. Il progresso tecnologico, infatti, con l’utilizzo del sistema digitale, ha permesso di proiettare, nei cinema dotati di questa nuova tecnologia, contenuti diversi dai FILM. Il Cinema Centrale di Sanremo ne è un esempio con la sua programmazione in questi giorni di Opere in diretta dai teatri più prestigiosi. Sarà la Giunta regionale che, con apposito provvedimento stabilirà le modalità di accesso agli incentivi con il coinvolgimento dell’AGIS e l’Ufficio scolastico regionale della Liguria anche con stipula di apposita convenzione.



Portare l’Opera Lirica, piuttosto che concerti di Musica Classica nelle sale cinematografiche ne consente la diffusione ad un pubblico di più ampia scala, e che, magari, difficilmente si sarebbe accostato a contenuti artistici e culturali di questo tipo. Giovani studenti, avvalendosi di questa nuova opportunità, potranno arricchire il loro background culturale accedendo in modo più semplice ed a prezzi vantaggiosi ad eventi normalmente diretti ad un pubblico ristretto di appassionati e di privilegiati. E’ una legge che si “incastra” perfettamente con quella, di recente approvazione, che prevede contributi diretti alla modernizzazione delle sale cinematografiche, che, appunto, dotandosi del sistema digitale, sono in grado di produrre un’offerta culturale ed artistica molto più ampia. E’ un aiuto che si è inteso dare ad un comparto in crisi anche per la sfida sempre più ardua della competizione con i nuovi mezzi di comunicazione. Con gli incentivi alla fruizione ed alla divulgazione tra gli studenti si intende coniugare un ulteriore impulso a questo settore con l’opportunità per gli studenti di approfondire la conoscenza della tradizione italiana ed europea, senza le quali, è bene sottolinearlo, non ci sarebbero i “Vasco Rossi”, i “Jovanotti”, le “Gianna Nannini”, o i “Riccardo Cocciante” di oggi. E’ un’utile opportunità, assolutamente rivoluzionaria con l’uso delle nuove tecnologie, un po’ in controtendenza, ma proprio per questo realmente “alternativa” di arricchimento culturale con la quale la Liguria lancia per prima in Italia una sperimentazione a vantaggio della formazione dei suoi studenti di assoluta novità. Sono soddisfatto – conclude SASO -  è la seconda volta che il Consiglio approva all’unanimità una mia proposta, era successo con la legge a favore dei genitori separati in difficoltà, ed anche in questo caso ho raccolto lo stesso unanime consenso, a dimostrazione di come si possa essere costruttivi quando si superano le appartenenze politiche ed i preconcetti, peccato che ciò non avvenga su temi più incisivi sul futuro dei cittadini liguri.”

di Ma. Gu.

Da www.Riviera24.it  del  27 Novembre 2009


martedì 24 novembre 2009

Regionali 2010, per il Pdl in pole position Giuliano, Scajola, Saso e Scullino


Il presidente della Provicia di Imperia Dott. Gianni Giuliano
Un’alternativa a Scullino potrebbe essere Giovanni Bosio, sindaco di Bordighera. In caso di vittoria di Biasotti, gli eletti imperiesi del Pdl potrebbero essere 3, come nel 2000.
Il quadro dei 4 candidati del Pdl per il Consiglio regionale dovrebbe essere composto dal presidente della Provincia, Gianni Giuliano, il che riporterebbe l’ente alle elezioni nel 2010 (Giuliano si dimetterebbe entro fine gennaio, il candidato alla successione sarebbe il suo vice, Franco Amadeo); da Marco Scajola, vicesindaco a Imperia; da Alessio Saso, consigliere regionale uscente, e da Gaetano Scullino. L’altro attuale consigliere regionale imperiese del Pdl, Gabriele Saldo, dovrebbe essere  dentro il listino di Sandro Biasotti. Un’alternativa a Scullino potrebbe essere Giovanni Bosio, sindaco di Bordighera. In caso di vittoria di Biasotti,  gli eletti imperiesi del Pdl potrebbero essere 3, come nel 2000 (Amoretti, Gilardino e Iacobucci).

di Ma. Gu. 

www.riviera24.it  del 24 Novembre 2009 (da "Il Secolo XIX")

lunedì 23 novembre 2009

Genova: Regione, Barbero chiede emodialisi ad Alassio



Emodialisi per i non liguri all’ospedale di Albenga. La polemica dall’opposizione per i numeri. Angelo Barbero - nella foto - (Per la Liguria nel Popolo della Libertà), consigliere regionale di minoranza, ha illustrato un’interrogazione per chiedere di riattivare il servizio di emodialisi ad Alassio per i pazienti provenienti da altre regioni.

“Ad Albenga il servizio dialisi esiste da tempo e funziona molto bene. Spesso arrivano pazienti dalla Lombardia e dal Piemonte. In passato esistevano protocolli con queste regioni per consentire ai degenti di venire in vacanza in Liguria e sottoporsi all’emodialisi nella struttura di Alassio. Pare che quest’anno la struttura fosse attiva solo ad agosto. Si tratta di un servizio a costo zero, che, se gestito opportunamente, può portare anche un indotto turistico", spiega Barbero.

"Il servizio – ha ribattuto l’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo - ha funzionato pienamente sia ad Alassio sia ad Albenga. Dal primo gennaio al 31 ottobre ha riguardato 110 dializzati residenti ad Albenga e 50 da fuori Liguria, di cui 39 nel periodo agosto, settembre e prima metà ottobre (ad Alassio, tranne due seguiti ad Albenga). Il trend di risposta anche per pazienti extra regionali è stato buono. Per la prossima estate, in collaborazione con associazioni di persone in dialisi, faremo adeguata promozione nelle strutture di nefrologia di Piemonte e Lombardia per le due strutture”. Barbero è rimasto insoddisfatto della risposta: "Cinquanta persone sono pochissime. Non è necessario fare promozione, le associazioni conoscono benissimo il servizio. Il problema è piuttosto sfruttare la struttura di Alassio a tempo pieno, anche in inverno".

m. pi.

Da www.Savonanews.it  del  23 Novembre 2009

domenica 22 novembre 2009

Imperia: Scajola ha chiuso gli stati generali del Pdl


Il ministro Scajola attorniato dal candidato alla presidenza della Regione Liguria Sandro Biasotti, dal Sindaco di Imperia Paolo Strescino e dal senatore Gabriele Boscetto
 
Con parecchi minuti di ritardo rispetto alla scaletta prevista il ministro Claudio Scajola ha preso la parola per chiudere gli Stati generali del Pdl imperiese al teatro Cavour.

Il ministro, già prima degli interventi del senatore Gabriele Boscetto, Eugenio Minasso e quello di Sandro Biasotti aveva palesato segni di insofferenza.

Dalla platea si era rivolto, infatti, al palco mentre Boscetto stava per iniziare il suo discorso sulla giustizia.

“Si, ma diamoci dei tempi – ha esclamato Scajola – abbiamo tutti da fare!” Boscetto, un po’ a disagio, ha risposto “… Si… Si… 7 minuti e, comunque, sono disposto a soprassedere, come ho appena detto Claudio…”.

In precedenza Claudio Scajola era stato “bacchettato” anche dalla responsabile del dipartimento formazione Piera Poillucci per essersi assentato durante il suo intervento.

Il candidato alla presidenza della Regione Sandro Biasotti che ha lanciato la campagna elettorale in provincia di Imperia, tra l’altro ha dichiarato:“Autorizzatemi ad andare a fare campagna elettorale altrove perché qui abbiamo già vinto. Ma abbiamo già vinto in tutta la Liguria anche perché avete un ottimo candidato altrimenti Scajola non mi avrebbe candidato”. Biasotti ha poi soggiunto: “Siamo già in vantaggio di 3,2 punti !”. “Mi impegno - ha detto in conclusione Biasotti a garantire una rappresentatività nella giunta alla provincia di Imperia e comunque verrò a Imperia a chiudere a fare chiusura e poi a festeggiare”.

Finalmente dopo Minasso e Biasotti (e quaranta minuti di ritardo) è stata la volta del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola che si è presentato sul palco senza giacca.

“Mi auguro che questa turbolenza delle ultime settimane possa diminuire – ha esordito Scajola parlando dei fatti nazionali – nessuno si creda di poter sfasciare un’ opera alla quale abbiamo dedicato fatica. Non sarà permesso che ci siano spazi per divisioni, correnti e conventicole. Noi dobbiamo aprire ancora di più alle donne ai giovani ma attraverso un percorso di crescita. L’unico criterio è quello del merito. Questi nostri giovani saranno pur bravissimi ma attenzione aprire ai giovani e alle donne non vuol dire il nuovismo a tutti i costi. Non possiamo avere degli amministratori che vogliono partecipare alle vittorie senza condividere un cammino. Ho voluto verificare che tutti gli esponenti del partito e gli amministratori siano qui presenti. Io sono un privilegiato ma lo pago il conto. L’ho voluto e sono contento, non mi lamento. E’ un dovere, però, partecipare a un incontro in cui si mettono insieme tutti gli amministratori e tutti gli eletti del nostro partito!”.

Scajola, poi, è sceso nel concreto dei problemi della provincia affermando:“Non abbiamo ancora definito i problemi dei rifiuti e dell’acqua in questa provincia a causa delle divisioni tra comuni”. “Impegnatevi di più” è stato il messaggio di Scajola rivolto al coordinatore provinciale Massimiliano Ambesi.

Sulla candidati regionali Scajola ha detto:“Dobbiamo scegliere i migliori candidati. Chi non sarà eletto sarà, comunque, gratificato, se ha portato il suo contributo. In sostanza metteremo candidati molto forti che sono in forma in quel momento. Chi se ne importa se saranno presidenti di provincia o sindaci, si andrà a rivoltare così avremo più gente che corre. L’obiettivo deve essere Sandro Biasotti presidente della Regione Dovremo vincere nell’interesse anche di quanti non hanno ancora capito e continuano a votare a sinistra contro i loro interessi”.

Sull’inchiesta che ha coinvolto amministratori regionali ma anche comunali e del centro destra (vedi l’assessore leghista della giunta Strescino Alessandro Falciola) solo un accenno:“La sinistra non è in grado di amministrare con trasparenza”.

Terminati i temi locali Scajola ha affrontato la situazione economica del paese e dell’Europa rivendicando i successi del Governo Berlusconi.

Diego David

Da  www.Sanremonews.it  del 22 Novembre 2009

Ieri la Compagnia Carabinieri di Alassio ha festeggiato la ricorrenza della "Virgo Fidelis"



La scelta della Madonna "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dei  Carabinieri, si è indubbiamente ispirata alla fedeltà, che, propria di ogni soldato che serve la Patria, contraddistingue l'Arma Benemerita, sorretta dal motto: "Nei secoli fedele". La "Virgo Fidelis" fu proclamata Patrona dell'Arma nel 1949 da Sua Santità Pio XII.
Il 21 novembre ricorre inoltre l'anniversario (il 68°) dell'eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° "Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato", che si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie dell'Italia in terra d'Africa orientale durante la seconda guerra mondiale.

Per quel fatto d'armi in cui i carabinieri stremati da tre mesi sott'assedio, finite le munizioni si immolarono in una violenta battaglia corpo a corpo, fu conferita la seconda Medaglia d'oro al Valor Militare alla Bandiera dell'Arma.
Quei caduti fanno parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all'estremo sacrificio.

Ieri si celebrava anche la "Giornata dell'Orfano" ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che i Carabinieri del Comando Compagnia di Alassio hanno rivolto il loro più sentito pensiero.

c.s.
Da  www.Savonanews.it  del  22 Novembre 2009 

ALASSIO - FRANCO BOGLIOLO COORDINATORE DEL PD


Comune di Alassio:  il Rag. Franco Boggiano, consigliere d'opposizione

Minoranza comunale c’è aria di spaccatura.
Aria di rottura nella minoranza di centrosinistra. I consiglieri Giovanni Ragazzini, Franco Boggiano e Leonardo
Nappi sarebbero pronti a creare il gruppo del Partito democratico. Gli altri quattro esponenti dell’opposizione
hanno declinato l’invito a confluire nel raggruppamento.
Giancarlo Garassino milita nell’Unione di centro dopo l’elezione in consiglio provinciale, mentre Daniele Fui, Agostino Testa e Luigi Canavese continueranno a sostenere da indipendenti il progetto politico nato nel 2006 con la lista civica Alassio più tua.
Gli iscritti del Pd hanno intanto rinnovato il direttivo del circolo cittadino, eleggendo il nuovo coordinatore. È Franco Bogliolo, 39 anni, titolare di una società di consulenza immobiliare ed aziendale. Oltre ai tre consiglieri comunali, nell’organismo dirigente sono entrati Domenico Bogliolo (dirigente d’azienda), Massimo Bugelli (commercialista), Patrizia Cazulini (bancaria), Carlo Delucis (commerciante), Carmela Gallistru (casalinga), Lorenzo Martini (ex capostazione), Silvana Negroni (dipendente pubblica), Nadia Panzeri (corrispondente in lingue), Elena Pastorelli (esercente) e Martino Schivo (ingegnere gestionale).
«Gli elettori ci chiedono un cambiamento radicale rispetto alle scelte amministrative della destra, che governa la città ormai da troppi anni», ha commentato il neo segretario.

[A.F.]

Da  www.LaStampa.it  del 22 Novembre 2009

Lavori e sequestri al Grand Hotel via i sigilli al centro talassoterapico


PARERE FAVOREVOLE DALLA PROCURA.
Via i sigilli dal centro talassoterapico del Grand Hotel, bloccato dal 2008 a causa dell’inchiesta per gli abusi edilizi nella struttura termale.
La Procura della Repubblica ha rilasciato parere favorevole alla richiesta di dissequestro presentata dalla Conicos, la società impegnata nella ristrutturazione dell’edificio tra via Marconi e via Gramsci.
Nei giorni scorsi, il procuratore Francantonio Granero ha incontrato l’avvocato Antonio Viglione, legale della ditta piemontense, per cercare una soluzione al sequestro delle terme. La decisione della magistratura è arrivata dopo il pagamento delle sanzioni ed il rilascio della concessione a costruire in sanatoria. Il procedimento penale resta ancora aperto, ma adesso l’impresa potrà pensare all’apertura del complesso ricettivo.
Riparte anche al cantiere di piazza Partigiani per la costruzione dei nuovi parcheggi a servizio dell’albergo, finito nel mirino della magistratura per le difformità rispetto alla concessione edilizia originaria. I privati hanno infatti realizzato un piano di posteggi interrati in più rispetto al progetto approvato dal Comune. Continuano invece ad essere confiscati i sottotetti del Grand Hotel, nei quali la Conicos sta eseguendo una serie di lavori per ottenere il dissequestro.

[A.F.]

Da  www.LaStampa.it  del  22 Novembre 2009

L’architetto Marco Melgrati “contesta” il Comune



Bocciato il progetto dell’ex Ritz
Il progettista Marco Melgrati litiga con la «sua» commissione edilizia per la trasformazione dell’ex cinema Ritz. Lo scontro tra il sindaco e l’organo di vigilanza sugli interventi immobiliari è scoppiato sulla norma del piano regolatore relativa alle nuove autorimesse, come quella prevista sotto alla futura multisala sulla via Aurelia.
Gli acquirenti dello stabile, assistiti dal primo cittadino nella progettazione, hanno presentato una proposta
nella quale il piano interrato di box è collegato al livello della strada da una rampa che sbucherebbe in una via
privata accanto all’edificio.
Gli ispettori comunali hanno analizzato l’ipotesi progettuale e l’hanno respinta, citando la regola secondo cui i garage devono immettersi su strade con carreggiate superiori ai tre metri e mezzo.
Naturalmente l’impresa costruttrice ha sostenuto la validità della propria posizione, contestando il diniego della commissione edilizia.
A curare la difesa della ditta è l’avvocato albenganese Franco Vazio, contrapposto a Melgrati nelle dispute politiche locali (ultima in ordine temporale la diatriba sul depuratore ingauno) ma legale di fiducia dell’architetto in alcuni procedimenti.
Il penalista ingauno sta preparando una memoria difensiva per rimarcare le ragioni dei privati.
«La commissione edilizia ha tirato fuori questo problema di larghezza della strada per l’autorimessa privata sotto al cinema, perché secondo la norma le autorimesse devono sbucare su strade superiori ai tre metri e mezzo», conferma Melgrati, prima di sottolineare:
«La stradina che si immette sull’Aurelia, però, è privata, quindi non ci sono problemi legati al piano regolatore. E poi questo intervento non è un’autorimessa interrata ma la ristrutturazione di un edificio esistente. L’avvocato Vazio sta scrivendo al Comune e saprà dimostrare la correttezza del nostro progetto».
Quanto manca ancora alla conclusione dell’iter burocratico per la realizzazione delle tre sale cinematografiche da centoventi, centosei e ottanta posti a sedere? «L’operazione si è arenata su questo aspetto della vicenda quando era ormai arrivata alla fase conclusiva.
Risolto questo piccolo inconveniente, i lavori potranno cominciare regolarmente», risponde il sindaco.
In città, circola da alcune settimane la voce che l’impresa proprietaria del Ritz abbia rinunciato all’idea di costruire la multisala per ripiegare su una maxi-sala giochi, considerata più redditizia. «Nel progetto ci sono tre sale cinematografiche, ma la normativa consente ai privati di realizzare anche una sala da gioco», si limita a commentare il primo cittadino, senza smentire né confermare l’indiscrezione.

Angelo Fresia

Da www.LaStampa.it  del  22 Novembre 2009

venerdì 20 novembre 2009

ALASSIO : Convocazione del Consiglio Comunale per il prossimo 26 novembre 2009


LIGURIA: COMMISSIONE CONTROLLERA' REGOLARITA' PROCEDURE FINANZIAMENTI UE


Il dott. Alessio Saso, consigliere regionale PDL

Genova, 20 nov. - (Adnkronos) - Sara' la commissione Verifica e controlli della Regione Liguria a controllare la regolarita' delle procedure relative ai finanziamenti comunitari oggetto dell'indagine che ha portato in tutta la Liguria a una quarantina di perquisizioni. Lo ha deciso il presidente del consiglio regionale Giacomo Ronzitti. La commissione, presieduta da Alessio Saso (Alleanza Nazionale), non dovra' interferire con le iniziative della magistratura. Il presidente della giunta Claudio Burlando e' stato formalmente informato e condivide l'iniziativa.
La commissione Verifiche e controlli e' stata istituita all'inizio di questa legislatura, su proposta della presidenza del Consiglio, nell'ambito della riforma piu' generale dell'Assemblea legislativa proprio per garantire la trasparenza di ogni atto regionale. Il suo compito e', fra gli altri, mettere a disposizione tutti gli elementi necessari per valutare l'attivita' amministrativa. Proprio per il ruolo che la commissione e' chiamata a svolgere, la presidenza e' stata affidata a un componente della minoranza.

FIAT: MARCHIONNE CONFERMA, 1 DICEMBRE INCONTRO CON SCAJOLA


Torino, 20 nov. - (Adnkronos) - Il 1 dicembre l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, incontrera' il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola per illustrargli le strategie del gruppo torinese in Italia. Lo ha confermato lo stesso Marchionne a margine della sua testimonianza al processo in corso a Torino per l'operazione di equity swap che consenti' a Ifil nel 2005 di mantenere il controllo della Fiat nonostante la scadenza del prestito convertendo con le banche.
L'ad della Fiat ha poi ribadito che sara' presente il 20 o il 21 dicembre al tavolo con le parti sociali per discutere degli assetti produttivi degli stabilimenti italiani della Fiat.

Regione: il calendario del Consiglio e delle Commissioni



Il calendario del Consiglio e delle commissioni del consiglio regionale. Assemblea legislativa della Luguria lunedì 23 novembre, alle 10, con prosecuzione pomeridiana; martedì 24 novembre, alle 10, con prosecuzione pomeridiana; giovedì 26 novembre, alle 10, ad oltranza.

Interpellanza di Alessio Saso e Vincenzo Gianni Plinio sull'assistenza agli ammalati terminali e la carenza dei servizi soprattutto nella provincia di Imperia.

Interrogazione con risposta scritta di Francesco Bruzzone sul rischio di frana presso la strada provinciale numero 9 di Crocefieschi, località Camarza - Comune di Busalla – Parco naturale dell'Antola.

Interrogazione con risposta immediata di Gino Garibaldi, Gabriele Saldo, Pietro Oliva, Matteo Rosso, Matteo Marcenaro, Angelo Barbero, Alessio Saso e Vincenzo Gianni Plinio sulla situazione del settore turistico balneare del levante ligure.

Interrogazione con risposta immediata di Franco Rocca sulla situazione disastrosa delle ferrovie.

Interrogazione con risposta immediata di Nicola Abbundo e Matteo Marcenaro riguardante gli incidenti e il programma di manutenzione dei mezzi Amt.

Interrogazione con risposta immediata di Angelo Barbero sul problema del mancato servizio dialisi presso l'Ospedale di Albenga per i pazienti ferianti.

Interrogazione con risposta immediata di Graziano Falciani sull'aumento del costo per lo smaltimento dei rifiuti nei Comuni della provincia di Savona.

Interrogazione con risposta immediata di Fabio Broglia sulla situazione in cui versano le aziende Pantograf e Metalligure Srl.

Interrogazione con risposta scritta di Gino Garibaldi sulle attività di solidarietà attivate dalla Regione Liguria a favore della popolazione terremotata dell'Abruzzo.

Interrogazione con risposta immediata di Carmen Patrizia Muratore sulla bonifica di via Piombelli.

Interrogazione con risposta immediata di Vincenzo Gianni Plinio sulla bonifica di via Piombelli.

Interrogazione con risposta scritta di Vincenzo Gianni Plinio sullo stralcio del Piano sociosanitario.

Interrogazione con risposta immediata di Gabriele Saldo sul pagamento del bollo auto online.

Interrogazione con risposta immediata di Gabriele Saldo, Luigi Morgillo, Pietro Oliva, Matteo Rosso e Gino Garibaldi sul pagamento in ritardo del bollo auto e applicazione interessi.

Interrogazione con risposta immediata di Franco Bonello sulla mappa sismica della Liguria.

Interrogazione con risposta immediata di Vincenzo Marco Nesci e Giacomo Conti sulla società Tributi Italia.

Disegno di legge 486: Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2006, numero 41 (Riordino del Servizio sanitario regionale) e altre disposizioni regionali in materia sanitaria.

Disegno di legge 491: Modifiche all'assetto dell'Autorità di bacino di rilievo regionale.

Disegno di legge 504: Modifiche all'articolo 7 della legge regionale 3 gennaio 2002 numero 1.

Disegno di legge 480: Norme sul modello organizzativo e sulla dirigenza della Regione Liguria.

Proposta di deliberazione 231: Legge regionale 31 ottobre 2006 numero 33, articolo 7. Riconoscimento della qualifica di "Istituzione di interesse regionale" alla Fondazione Casa America di Genova.

Eventuali altri provvedimenti nel frattempo licenziati.

Comissioni:

Commissione ristretta per l'esame della proposta di legge n° 327
Sabato 21 novembre 2009, alle ore 9 - Presso Calata Cuneo ad Imperia
Ordine del giorno: sopralluogo nell’area portuale.

IV Commissione attività produttive: lunedì 23 novembre 2009, alle ore 14,30, Sala riunioni, piano N1 del Consiglio regionale
Via D’Annunzio, Genova. Ordine del giorno: disegno di legge 494: Disciplina degli interventi per lo sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni biologiche liguri – Articolo 83, 1 - Merito - (II Commissione parere di compatibilità).

II Commisione programmazione e bilancio: martedì 24 novembre 2009, alle ore 9,30, Sala, piano N1 del Consiglio regionale Via D’Annunzio, Genova. Ordine del giorno: disegno di legge 499: Organizzazione regionale dei prelievi e dei trapianti di organi, tessuti e cellule – Articolo 85, 1 – Compatibilità.

Disegno di legge 506: Celebrazioni per il Centocinquantesimo anniversario della Spedizione dei Mille e dell'Unità d'Italia – Articolo 85, 1 – Compatibilità.

Espressione di eventuali pareri di compatibilità su altri provvedimenti, licenziati nel frattempo dalle Commissioni.

II Commisione programmazione e bilancio: mercoledì 25 novembre 2009, alle ore 10, Sala riunioni R6, piano S1 del Consiglio regionale
Via Fieschi 15, Genova. Ordine del giorno: disegno di legge 508: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria (legge finanziaria 2010). – Articolo 37,2 – Finanziaria.

Disegno di legge 510: Bilancio di previsione della Regione Liguria per l'anno finanziario 2010. (Sui due provvedimenti si svolgeranno le seguenti audizioni: ore 10 presidenti Enti Parco regionali liguri e Coordinamento regionale dei Parchi e delle Riserve naturali e Lega regionale delle Autonomie locali; e ore 10,30 Enti, Associazioni, Organismi economici e sindacali della Liguria) – Articolo 37,2 - Bilancio - Merito generale.

III Commissione salute e sicurezza sociale: mercoledì 25 novembre 2009, alle ore 14,30, Sala riunioni R6, piano S1 del Consiglio regionale. Ordine del giorno: audizione con i referenti Coordinamento associazioni del comparto extraospedaliero: Coreat, Aris, Fenascop, Lega Cooperative, Corerh, Confcooperative, Anfass regionale in merito alle questioni relative all'adeguamento tariffario delle prestazioni fornite dalle strutture operanti in ambito extraospedaliero, nonché agli oneri derivanti dal rinnovo del contratto di lavoro per le figure professionali ivi impegnate, anche a seguito di quanto avvenuto in sede di incontro con i capigruppo del Consiglio regionale.

c.s.

Da www.Savonanews.it  del 20 Novembre 2009

SAVONA - PDL - OGGI SCAJOLA INAUGURA LA NUOVA SEDE



IL MINISTRO allo Sviluppo economico, Claudio Scajola inaugura oggi la nuova “casa” del Pdl a Savona in via Paleocapa 18 segnando ufficialmente l’apertura della campagna elettorale per le elezioni regionali della prossima primavera. 
Il taglio del nastro è alle 18,45 e seguirà un intervento del Ministro Scajola alle 19. «Quello oggi dice il  coordinatore provinciale del Pdl Roberta Gasco è un appuntamento importante al quale abbiamo il grande onore di avere la presenza del Ministro Scajola. Saranno presenti tutti i membri del Coordinamento Provinciale del Pdl, del Comitato Provinciale Donne del Pdl, del Coordinamento dei Giovani del Pdl, il candidato presidente Sandro Biasotti, il presidente della provincia Angelo Vaccarezza, il senatore Franco Orsi e durante l’inaugurazione presenteremo le iniziative in programma per il prossimo futuro».


Il ministro Claudio Scajola 

Nella nuova sede del Pdl, che ha già ospitato una riunione convocata da Roberta Gasco per ricostituire il movimento femminile del partito, sarà attivo un Punto di Ascolto sportello del cittadino gestito proprio dalle volontarie del Comitato Donne. Lo Sportello è pensato come luogo di confronto aperto ai sostenitori e ai volontari.
«La nuova sede prosegue Roberta Gasco potrà disporre di un locale per coordinare le attività e ricevere così i simpatizzanti per idee, proposte e molto altro. La manifestazione è aperta a tutti i cittadini. Il nostro obiettivo èquello di mantenere il più possibile il contatto con la cittadinanza per essere sempre in grado di coglierne i bisogni e necessità».
La nuova sede di via Paleocapa va a sostituire quella storica di piazza Marconi chiusa lo scorso anno.

E.R.

Da www.IlSecoloxix.it  del 20 Novembre 2009

GALTIERI: NON C’È CONCORRENZA TRA ALLOGGI E ALBERGHI


IL CONVEGNO di ieri alla Camera di Commercio è stato completato da una tavola rotonda a cui hanno preso parte amministratori e operatori del settore. Coordinato da Marcello Marzini della giunta camerale di Genova, il momento di confronto ha fornito interessanti spunti di riflessione. Se Silvio Accinelli, vice presidente della CCIAA savonese ha parlato dell’importanza delle infrastrutture quale servizio al turismo, Angelo Galtieri, presidente ptovinciale degli Albergatori, ha detto che «non esiste una reale competizione fra alloggi e strutture alberghiere, poiché le filosofie alla base dei servizi offerti sono diametralmente opposte ». Ha poi aggiunto Galtieri:
«Se però l’albergo deve sottostare a una serie di regolamentazioni molto rigide, la seconda casa non è sottoposta a uguale realtà e, inoltre, può svolgere una concorrenza sleale attraverso affitti di pochi giorni o addirittura in nero. Chiediamo più monitoraggi affinché gli alloggi in condomini fatiscenti, con impianti elettrici non a norma, siano tolti dal mercato turistico.
Tutto questo può scaturire solo da una stretta collaborazione tra settore pubblico e privato». Il docente universitario Alberto Marconi ha ribadito la necessità di una certificazione qualitativa inserita nel contesto territoriale al fine di creare un “sistema” concorrenziale sul mercato globale odierno. Ha concluso la tavolarotonda Carlo Ruggeri, assessore regionale all’Urbanistica: «I dati di oggi – ha detto – mettono in evidenza l’importante concorso delle seconde case all’economia locale.Ma le esigenze dei turisti sono mutate nel tempo: oggi la clientela chiede al territorio servizi pari a quelli di un albergo».

Da www.IlSecoloxix.it  del 20 Novembre 2009

GENOVA - Musso, la tentazione bipartisan del “prof ”



LA SFIDA PER GENOVA 2012 È GIÀ PARTITA
Si alza il velo sulla fondazione “Oltremare”: il senatore Pdl punta alla rivincita e a coalizzare anche forze di sinistra.

GENOVA. Nel 2007 quando sfidò Marta Vincenzi alle elezioni comunali era semplicemente il professore che va in bicicletta. Quasi uno sconosciuto. Brillante, serio, di bell’aspetto“q.b.”(o, per esteso, quanto basta), ecologista al punto giusto. Due anni e mezzo dopo Enrico Musso, docente di Economia (a contratto all’Università di Genova) che nel frattempo è diventato senatore e si è permesso il lusso (sì perché non è tanto usuale del Pdl) di chiudere la porta ad una candidatura alle Europee, parte per ritentare la scalata a Palazzo Tursi nel 2012. Ma questa volta non è più un outsider. Ieri sera a Villa Spinola, nel cuore di Albaro, ha presentato la sua fondazione. L’ha chiamata Oltremare. «Politica, ma non partitica», aperta, anzi terra d’approdo, nelle sue intenzioni, «della famosa società civile, di quelli che hanno avuto la forza di restare a Genova quando potevano avere successo fuori». La piattaforma di un esperimento ambizioso: abbattere i muri della politica tra centrodestra e centrosinistra, far parlare di programmi le persone di buona volontà. Nella consapevolezza, data dall’esperienza personale, che l’unione fa la forza perché «non serve a niente prendere uno dalla società civile e buttarlo in politica».
Non a caso tra i primi ad accogliere l’invito di Musso per il dialogo tra forze politiche è stato Claudio Gustavino, il senatore genovese, cattolico e riformista, che il giorno dopo la vittoria di Pier Luigi Bersani, temendo la «deriva verso il socialismo europeo» , si è sfilato senza tanti complimenti dal Pd. Nei giorni scorsi Gustavino ha tenuto a battesimo Alleanza per l’Italia, il movimento di Francesco Rutelli. E ieri sera era tra il pubblico alla presentazione di Oltremare, la fondazione di Enrico Musso.
Il perché di Oltremare Enrico Musso lo ha spiegato ai suoi oltre 300 ospiti, «ne avevo invitato duecento per averne cento...», in un discorso di 20 minuti scarsi ed una quindicina di facciate (non lette completamente).
Punto di partenza il ristagno dell’economia genovese il pil pro capite è del 25,5 mila euro contro i 30,6 del Nord Oveste la disoccupazione tra i giovani è del 20,3% contro il 13,9% e le pulci che recentemente il Financial Times ha fatto a Genova «confrontandola impietosamente per quel che potrebbe essere per la sua collocazione, le sue caratteristiche, la sua storia e quello che è».
Ciò che potrà diventare Oltremare per Enrico Musso è ancora un “work in progress”. Nasce come fondazione e il nome, in fondo, ha qualche assonanza, con Maestrale, l’associazione del governatore Claudio Burlando. Ma a differenza di questa, per le comunali del 2012 Oltremare potrebbe diventare una lista di appoggio ad EnricoMusso. «Potrebbe, vedremo strada facendo» osserva lui che, peraltro, ha già messo in saccoccia il patentino di candidato ufficiale del centrodestra nella sfida a Marta Vincenzi. È accaduto più o
meno un mese fa. Lo ha fatto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola nel giardino di Villa Sottanis, a Casarza Ligure, durante la pausa di un congresso. A sorpresa, chiacchierando con un giornalista, Scajola disse che Musso, «che più di ogni altro si è avvicinato a palazzo Tursi» (ottenne il 46% dei voti, Vincenzi il 51%), sarà nuovamente candidato.
Annuncio a sorpresa e per più di un motivo. Il primo è che a febbraio, davanti ad un altro annuncio a sorpresa
di Scajola, la candidatura del professore genovese alle elezioni europee, Enrico Musso disse «no grazie». Con
fermezza, anche. Per questo finì, si disse nel Pdl, in castigo. Scajola lo fece friggere alcune settimane prima di
concedergli udienza ed anche gli amici del suo partito lo rimbrottarono aspramente per il rifiuto. Bollato come « ingrato », all’inizio dell’autunno sul conto di Musso circolavano mille indiscrezioni sul suo futuro, sul disagio in cui viveva certe forme del suo partito è stato uno dei 60 firmatari della lettera con cui si chiedeva più democrazia nel Pdl, ma piùche altro si sospettava che fosse pronto a passare all’Udc.
E questo è il secondo motivo di sorpresa. Esattamente come era accaduto, un paio di mesi prima, per Gabriella Mondello, deputata “storica”del Tigullio in rotta di collisione, lei e i suoi fedelissimi, con la reggenza del Pdl in Liguria.
Così a qualche addetto ai lavori la precoce investitura di Enrico Musso apparve come il tentativo di arginare una nuova fuga.
Indipendente e insofferente della rigida disciplina del Pdl Musso lo è sempre stato. Ed anche in rotta di collisione con molti degli esponenti del Pdl genovese che non gli hanno mai perdonato, a lui pescato a caso dalla società civile, di essere stato scelto dall’alto per compiere il salto di qualità, dalla sala rossa di palazzo Tursi all’emiciclo di palazzo Madama. Da Roma, poi, Enrico Musso, formazione solidamente liberale, non ha mai mancato di far parlare i suoi nemici genovesi. Così quando a Genova infuriava il dibattito sulla moschea, tra i sì del centrosinistra di Marta Vincenzi e i no del centrodestra, Musso buttò benzina sul fuoco con una sua, pragmatica proposta: una proposta di legge per regolare la costruzione dei luoghi di culto, di qualsiasi tipo, «disponendo spiegò controlli ex ante ed ex post » per evitare che la faccenda, diventata una pratica urbanistica, diventi una sorta di contrapposizione tra fazioni. La reazione più “tranquilla” fu quella del coordinatore regionale del Pdl, Michele Scandroglio: «Musso parla a titolo personale».

ALESSANDRA COSTANTE

Da wwwIlSecol,oxix.it  del 20 Novembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Depuratore ingauno: Cassiano risponde a Vaccarezza




Villanova d’Albenga. E’ arrivata puntuale la replica del sindaco di Villanova d’Albenga Domenico Cassiano alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, sul progetto del depuratore ingauno. “Sono rimasto sorpreso dalle affermazioni di Vaccarezza. Come ha detto la Provincia detiene il 24% del depuratore di Albenga, quindi non può non conoscere quali saranno le ricadute in termini di servizio e di costi per l’utenza che avrà il nuovo depuratore. Le domande che si pone il presidente della Provincia dovrebbero aver già trovato ampia risposta. Se ci sono ancora dubbi sulla necessità per il territorio di un efficente depuratore consortile rispondo che la Provincia ha in mano tutti gli atti che chiariscono la situazione attuale e quella futura”.

Il sindaco di Villanova d’Albenga ha provveduto a faxare l’accordo di programma sul trasferimento Piaggio a  Villanova nel quale era incluso anche il progetto del nuovo depuratore ingauno a Villanova d’Albenga, sulla sponda destra del torrente Arroscia. “Questi sono documenti che non si possono mettere in discussione – prosegue Cassiano -, e, a questo punto, la Provincia se vuole fare un passo indietro rispetto a quanto già stabilito lo deve dire, e chiaramente”.

Da www.Ivg.it  del 19 Novembre  2009

Depuratore, Vaccarezza: “Voglio sapere quanto costerà in bolletta alla gente”


Provincia. La querelle sul depuratore ingauno ha tenuto e continua a tenere banco in questi giorni tra gli amministratori locali. Dopo il botta e risposta tra Floris-Guarnieri-Lucarelli-Melgrati-Cassiano, oggi, sull’argomento è tornato anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. Il numero uno di Palazzo Nervi ha voluto fare chiarezza sulla posizione dell’Ente a proposito del depuratore. “Il problema è questo: in questa Provincia fino ad oggi si è discusso di quanti depuratori fare e non dell’acqua da pulire” ha esordito il presidente della Provincia.
“Il problema è che non ci si è mai posti il problema vero. Noi dobbiamo avere un ambiente di qualità e l’acqua pulita. Fino ad oggi si è deciso di costruire una serie di depuratori a prescindere da un piano organico per comprendere quale ne sia il numero minimo sul territorio. Non si può pensare di fare un depuratore ogni Comune. Bisogna farne uno in ogni comprensorio in cui serve” ha aggiunto Vaccarezza, che ha proseguito: “Teniamo presente poi che oggi i soldi per costruire questo depuratore non ci sono tutti. Io voglio sapere quanto costa gestirlo perché i cittadini si ricordino che la gestione del depuratore la pagheranno loro. Quindi io voglio sapere qual’è l’incidenza al metro quadrato. Dopo averlo scoperto e dopo aver scoperto se tecnicamente non è possibile utilizzare le strutture che già ci sono, che vorrebbero dire meno costi di investimento e meno costi di gestione dopo, decideremo e valuteremo quanti depuratori fare”.
“Teniamo presente che, fino a poco tempo fa, erano previsti tra Pietra Ligure e Andora quattro depuratori: Pietra, Borghetto, Villanova e Alassio. Mi sembrano un pò troppi, forse la politica ha passato la mano su questo argomento, quindi è bene che la politica torni a ragionare. Vorrei anche precisare a tutti che, come Provincia, sono socio al 24% del depuratore di Albenga quindi non parlo solo come presidente ma anche come azionista” ha osservato il numero uno della Provincia, che sui tempi necessari a fare una valutazione sul progetto ha spiegato: “Abbiamo commissionato oggi uno studio per valutare come si possa maggiormente utilizzare il depuratore di Borghetto e che cosa si può migliorare nella struttura. Siamo peraltro in attesa di formalizzare l’accordo con la Regione che ha promesso di girarci 13 milioni di euro e quindi di dare a noi la gestione di questi soldi. Chiederemo una convocazione dei soci e siamo pronti a ragionare con il depuratore di Albenga, ma vogliamo vedere un piano finanziario. Mi risulta che attulamente per quel depuratore infatti non ci sia”.
Angelo Vaccarezza ha anche replicato all’affermazione del sindaco di Villanova d’Albenga Cassiano il quale aveva dichiarato che il depuratore è parte integrante dell’accordo di programma per la delocalizzazione della Piaggio: “Io non lo so se lo è. Mi pare che il depuratore di Villanova d’Albenga sia utilizzato all’occasione. Io vorrei vederci chiaro e vorrei sapere tutto di questo impianto: i costi, se costi di smaltimento dei reflui in acqua che erano stati previsti sono stati calcolati correttamente. Visto che erano stati calcolati quando il depuratore doveva essere costruito ad Albenga sulla riva del mare. Oggi invece scarica in fiume e mi pare non sia esattamente la stessa cosa”
“E’ fondamentale capire qual’è il costo che verrà scaricato in bolletta alla gente. Siamo in un momento di crisi non si può pensare prima a costruire e dopo a calcolarne l’impatto. Oggi bisogna valutare prima quali sono le reali esigenze del territorio, ridurre al minimo l’impatto delle costruzioni e quindi arginare il più possibile l’ingresso del privato nel mercato dell’acqua. Il depuratore di Villanova d’Albenga se fosse realizzato come previsto comporterebbe certamente l’ingresso di un gruppo privato. Vogliamo vedere se questo è possibile non farlo avvenire. Se non sarà possibile anche noi riteniamo che sia un progetto comunque utile. Non credo in questo momento che sia l’unico possibile, probabilmente ce ne sono di migliori, se tecnicamente verranno esclusi siamo pronti a dare una mano al depuratore di Albenga ma non come scelta ma come scelta migliore una volta valutata” ha concluso Vaccarezza.

Da www.Ivg.it  del  19 Novembre 2009 

Caso tangenti : il commento di Scajola e Biasotti

Il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, ed il candidato del PdL per la carica di governatore della Regione, Sandro Biasotti, commentano l'inchiesta sul caso tangenti in Regione.

(Per ascoltare le dichiarazioni del Ministro, prima di avviare il filmato, interrompere il telegiornale in diretta a lato premendo il bottoncino nero sotto il riquadro TV. grazie)

FIDAPA - Nuove politiche per l’immigrazione: un convegno ad Albenga



Albenga - Nuove politiche per l’immigrazione. Sarà questo il tema del convegno che si terrà sabato 21 novembre, alle 16, presso l’Auditorium San Carlo di Albenga. L’incontro dal titolo “Le nuove politiche per l’immigrazione: sfida per il futuro?” è organizzato dalla Fidapa (Sezione di Albenga), in collaborazione con i Lions Club Alassio Baia del SoleAlbenga HostLoano Doria, con il patrocinio del Comune di Albenga.

La dott.ssa Antonella TOSI,  membro del direttivo Fidapa

Ospiti dell’incontro, il Senatore Gabriele Boscetto, avvocato e componente della Commissione affari costituzionali del Senato, l’onorevole Enrico Costa, avvocato e componente della Commissione giustizia della Camera, il dott. Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e responsabile nazionale della sicurezza nei Comuni, la dott.ssa Patrizia Valsecchi, sociologa e autrice del libro “Che colpa abbiamo noi?” (ediz. Bonanno, 2008), don Antonio Suetta, direttore dell’ufficio amministrativo della Diocesi di Albenga-Imperia e docente di teologia presso il Seminario Vescovile Ingauno, Rosy Guarnieri, consigliere comunale ad Albenga e assessore ai lavori pubblici, alla viabilità e all’edilizia scolastica della Provincia di Savona, e Antonello Tabbò, sindaco di Albenga.
Ad aprire l’evento sarà l’avv. Monica Dotti, presidente della Fidapa (sezione di Albenga) e del Lions Club Alassio Baia del Sole. L’incontro sarà introdotto e coordinato da Cristiano Bosco, giornalista del quotidiano L’Opinione e caporedattore del giornale online Acta Diurna.

Da www.Ivg.it   del 19 Novembre 2009

La rinnovata vetreria Etrusca sarà inaugurata sabato con Scajola


ALTARE - CONCLUSI I LAVORI COSTATI 22 MILIONI


Tutto pronto per l’inaugurazione della rinnovata vetreria Etrusca di Altare. Sabato mattina. Atteso anche il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola.
Tabella di marcia rispettata quasi alla lettera per la vetreria di località Isolagrande, specializzata in bottiglie per olio, aceto, vino, spumanti, distillati; contenitori per cosmetici; vasi per uso alimentare; bottiglie speciali e contenitori personalizzati. La conclusione dei lavori di profondo restyling tecnico ed estetico, oltre che di migliorata capacità produttiva, per un investimento di 22 milioni di euro, iniziati nell’estate, si sono conclusi, come previsto, entro la metà di ottobre. Uno scenario decisamente controtendenza in Val Bormida, quello di una realtà produttiva che investe per potenziarsi e modernizzarsi (senza però perdere anche una sorta di connotazione quasi artigianale che permette di soddisfare anche produzioni speciali ad alta manualità). Ed è sicuramente uno degli aspetti che ha portato Scajola, da sempre attento ai problemi valbormidesi, a voler presenziare l’inaugurazione di sabato.
Obiettivo degli investimenti, oltre ad aumentare la capacità produttiva con l’ampliamento del forno che da 45 mq passerà a 64 mq, con un aumento della cavata che porterà da 3 a 4 linee produttive, interventi dal punto di vista ambientale, con l’abbattimento delle emissioni, la messa in regime delle acque, la realizzazione di un’oasi ecologica per la raccolta differenziata, e migliorie estetiche sia all’interno che all’esterno dello stabilimento.

(M.CA.)


Da  www.LaStampa.it  del 19 Novembre 2009



Alassio : INFLUENA "A" - SERATA ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE “ANCHE NOI”


INFLUENZA A, DIBATTITO CON FEDERICO MERETA

ALASSIO. Partirà a gennaio nel salone del complesso salesiano Don Bosco il progetto del nuovo cineforum alassino, promosso dall’associazione “Anche noi”, che intanto si impegna anche sul fronte della salute con un incontro dedicato all’influenza A. Il programma del cineforum curato da BeppeRizzo sarà completato nelle prossime settimane, e da gennaio finalmente gli alassini potranno tornare al cinema, con appuntamenti settimanali, in cui la proiezione sarà accompagnata da un momento di illustrazione e critica della pellicola affidata a Romana Rutelli, docente universitaria della facoltà di lingue dell’Università di Genova e del Dams di Imperia.
Ma come annunciato il gruppo coordinato da Daniele La Corte e Maria Vittoria “Chicca” Ienca non si occupa solo di cinema, e per domani sera è in programma un appuntamento di tema ben diverso.

Alle 21,15, infatti, la sala della società operaia di Alassio, in via XX Settembre, ospiterà una conferenza – dibattito con il medico e giornalista Federico Mereta su uno dei temi più caldi e attuali di questimesi, quello della cosiddetta influenza A. Il titolo dell’incontro è “Nuova influenza, le tante verità”, e l’obiettivo è quello di affrontare la questione con un occhio più possibile obbiettivo e scientifico, per sgomberare il campo da equivoci, dicerie e falsi convincimenti.
«Ci siamo proposti di affrontare tutti quei temi e quei problemi che interessano molto i cittadini, e che spesso sono di difficile comprensione o di non facile soluzione» spiega Chicca Ienca.

L.R.

Da  www.IlSecoloxix.it  del 19 Novembre 2009

DEPURATORE - BALESTRA: «VILLANOVA UNICA SOLUZIONE DAVVERO PRATICABILE»


 
VILLANOVA. «Il Depuratore Ingauno è l’unica soluzione praticabile e quello che sta accadendo in questi giorni dimostra che la classe politica locale, in particolare quella del centrodestra, è tutta da cambiare».
Pietro Balestra, presidente della società pubblica che deve realizzare l’impianto villanovese e vicesindaco della cittadina aeroportuale, non digerisce il ritorno di fiamma della Provincia (ovviamente sostenuto dal
sindaco alassino Marco Melgrati) per la soluzione che vorrebbe il collegamento della rete fognaria albenganese al depuratore di Borghetto. Una soluzione che favorirebbe anche l’impianto che Alassio vorrebbe realizzare nella zona di Sant’Anna. «Noi andiamo avanti – afferma Balestra a febbraio chiuderemo la gara e certamente ci saranno concorrenti. Peraltro noi abbiamo progetti e procedure in stato avanzato e abbiamo tutte le carte in regola per incassare il contributo regionale. Se la Provincia dovesse decidere invece di dirottare quei soldi altrove sarebbe necessario predisporre nuovi progetti e riavviare nuove procedure di
approvazione, perdendo molto tempo».
Neppure la critica di Melgrati, Guarnieri e altri sul fatto che con la soluzione villanovese si dovrebbero spingere i liquami in salita praticamente dalla spiaggia di Albenga fino al depuratore convince Balestra. «A Borghetto invece come ci si arriva? Se andiamo a calcolare distanze, pendenze e dislivelli non credo che siano maggiori quelle per arrivare al nostro depuratore rispetto a quelle necessarie per raggiungere quello di Borghetto, e non credo che i costi sarebbero superiori. Oltre tutto il Depuratore Ingauno è garanzia di gestione pubblica dell’acqua. Da tempo proponiamo ai gestori dei depuratori di Savona e Borghetto di incontrarci per creare un consorzio che assuma il ruolo di gestore unico del ciclo idrico nell’ambito savonese.
In questo modo l’acqua rimarrebbe pubblica, invece questa idea pare non piacere, anche a coloro che poi magari si ergono a paladini della gestione pubblica».
Sul fronte albenganese la difesa del depuratore ingauno è altrettanto strenua. «Il principale presupposto di questa scelta – spiega il capogruppo Pd, MariangeloVio – è stato la necessità di riutilizzare le acque depurate
in agricoltura nel territorio albenganese, dove l’acqua viene prelevata, in modo da ridurre l’emungimento e frenare l’avanzamento del cuneo salino.
Se si va a depurare altrove e si butta l’acqua inmare o la si riutilizza lontano da Albenga è evidente che non ci sarà un minor prelievo dalle nostre falde e che l’acqua salata risalirà ulteriormente verso l’interno, rendendo
inutilizzabili molti altri pozzi».

L.REB.

Da  www.IlSecoiloxix.it  del 19 Novemvre 2009

mercoledì 18 novembre 2009

Depuratore, Cassiano: “Operazione del comprensorio, la Guarnieri si occupi di viabilità”



Villanova d’Albenga. Fino ad oggi, nella polemica sul futuro del depuratore ingauno, il sindaco di Villanova d’Albenga, Domenico Cassiano, era rimasto alla finestra. A seguito delle ultime dichiarazioni del sindaco Melgrati, anch’egli si è espresso in merito alla questione. “Quello che non piace al mio collega alassino – spiega Cassiano -, viene marchiato come operazione di sinistra. Invece il progetto è un progetto dell’entroterra ingauno, al quale hanno aderito anche Andora e molti comuni limitrofi. Grazie a quest’opera avremo un mare pulito ed un sistema ambientale da primi della classe. Forse Melgrati cerca di sviare l’attenzione dai problemi della sua città, dal depuratore che vorrebbe realizzare e dalla Sca”.
“L’operazione era stata a suo tempo votata all’unanimità dal Consiglio provinciale, mentre oggi alcuni consiglieri hanno cambiato idea. Mi chiedo come mai non l’avessero fatto presente nel corso della campagna elettorale. Anzi – prosegue il primo cittadino villanovese – Angelo Vaccarezza, nella corsa a Palazzo Nervi, ha più volte affermato di essere favorevole al depuratore. All’assessore Guarnieri dico che se si esprime come consigliere di Albenga, ero a conoscenza delle sue perplessità e che quando sarà in maggioranza potrà cambiare i piani della città di Albenga, ma se si esprime come assessore provinciale, credo farebbe meglio ad occuparsi delle sue competenze ovvero della viabilità”
Il sindaco Cassiano ha poi fatto presente che il depuratore ingauno è parte integrante, assieme al centro di compostaggio e al nuovo golf di Villanova d’Albenga, dell’accordo di programma per la delocalizzazione della Piaggio Aero da Finale a Villanova. “Consiglio all’assessore Guarnieri di rileggere tutta la documentazione – attacca -. L’ente Provincia aveva deciso per l’ubicazione del depuratore in quella località ed il Comune di Villanova aveva anticipato anche i fondi necessari per l’acquisizione delle aree dal Demanio, non si può cambiare idea e buttare tutto all’aria”.
Il primo cittadino villanovese si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe attaccando l’assessore Guarnieri: “Se la viabilità è una sua competenza si occupi di più di questo. Ha visitato il centro di compostaggio che è praticamente finito e adesso aspettiamo che la Provincia realizzi la variante di collegamento dalla provinciale al sito in zona Ciappe, perchè se il centro non è ancora in funzione è anche perché l’attuale amministrazione non ha ancora dato corso all’accordo sigliato dall’amministrazione Bertolotto e dall’allora assessore Pesce per poter far arrivare i camion al centro di compostaggio”.

Da www.Ivg.it  del 18 Novembre 2009

lunedì 16 novembre 2009

Vela: la classe Dragoni sbarca ad Alassio


 
di CLAUDIO ALMANZI – L’infaticabile Rinaldo Agostini ha colpito ancora.

Il presidente del Cnam alassino infatti dopo essere riuscito a portare quest’anno  la nazionale olimpica di vela ad allenarsi nelle acque della Baia del sole ha messo a segno anche un altro importante colpo. E’ riuscito a far entrare la vela alassino nel prestigioso Circuito internazionale della classe Dragoni.
Agostini ha preso parte a Cannes alla riunione organizzativa delle manifestazioni per la classe Dragoni del 2010 ed è tornato con questa bella notizia: “ Con la formazione della Flotta della Riviera  Italiana – dice Agostini- ed il continuo aumento di appassionati che  stanno recuperando questa mitica classe olimpica abbiamo pensato di chiedere alla prestigiosa Cannes Dragon International di fare entrare anche Alassio nell’ambito delle famose regate  mediterranee. L’incontro con i dirigenti e con Jean Pierre Gailes  è stato positivo e sono state gettate le basi per creare la  Settimana di Alassio dei Dragoni”.
La manifestazione si svolgerà nei giorni 1, 2 e 3 ottobre 2010 e  rappresenterà il primo evento dell’ “Hiver des Dragons 2010-2011”. La “Alassio Dragon Weeck” metterà anche in palio l’Extra Cup prestigioso premio challenge itinerante, che verrà assegnato al vincitore della classifica senza scarti di tutte le prove completate.
“ Queste date- dice Agostini- sono state scelte per dare la possibilità ai Dragoni presenti a Cannes per le Régates Royales di trasferirsi subito dopo, ad Alassio, per preparare adeguatamente l’appuntamento con la nostra manifestazione, che speriamo possa assumere in poco tempo rilievo internazionale”.
La scelta di Alassio è stata condizionata anche dal fatto che il CNAM vanta una lunga e prestigiosa tradizione organizzativa di regate internazionali ed anche di monotipi a chiglia.
 
Da  www.ilPonente.com  del 16 Novembre 2009

GIUSTIZIA - Lo scontro - Napolitano: la moralità è tutto !


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

“Ma la politica richiede qualità specifiche e non si può vivere di dilettantismo”
Che cosa ha voluto dire ieri mattina Giorgio Napolitano quando ha affermato che «in politica conta la moralità»?
Certo, innanzi tutto quello che le stesse parole significano e cioè che la pratica della politica richiede una commendevole linea di condotta personale.
E, su questo aspetto, ciascuno può trarre le deduzioni che vuole riguardo alla situazione attuale. Ma, in realtà, ciò che il Presidente della Repubblica ha voluto affermare ricordando l’amico di una vita Maurizio Valenzi nella sala dei Baroni del Maschio Angoino, è che la politica, chiamata a gravi decisioni comuni, risiede in un luogo alto della morale e, pertanto, deve essere intrapresa come missione e con l’adeguata professionalità.
Napolitano stesso, parlando, si è reso conto del rischio di «idoleggiare nostalgicamente il tempo che fu». Ma questa accentuazione era forse resa più apparente dal fatto che il suo discorso, interrotto per due volte da una
commozione controllata a fatica, era pronunciato in occasione del ricordo di un esemplare di quella «specie forse in via di estinzione» costituita dai politici di professione.

«Si può essere di destra o  di sinistra,ma ciò che conta è il senso della nobilità»

A favore dei quali, comunque, il Presidente ha con decisione spezzato una robusta lancia, sostenendo che si tratta di una specie che «bisogna tuttavia difendere storicamente da giudizi sommari e grossolani».
Per coloro che decisero di fare della politica, per citare il titolo dell’autobiografia di Giorgio Amendola, una «scelta di vita» quello fu il modo per contribuire «allo sviluppo della democrazia, allo sviluppo della vita   democratica nelle società dell’Occidente europeo ». In realtà, «la vicenda dei politici di professione ha fatto tutt’uno nell’Italia della Costituzione repubblicana e altrove con la vicenda dei partiti e della loro ascesa», ma anche «con le involuzioni e le degenerazioni del sistema dei partiti, con il burocratizzarsi del fare politica e l’immeschinirsi della figura dei politici di professione diventati talvolta semplici soggetti e agenti di calcoli
e giochi di potere».
Certo professionismo della politica della Prima Repubblica finì a Tangentopoli, senz’altro,maproprio perché
smarrì quel senso di missione collettiva che ne avrebbe sorretto la moralità. «Alla politica - ha detto il Presidente - e anche alla competizione per assumere ruoli nelle istituzioni si può giungere in modi diversi: dalla società civile, dal mondo del lavoro o delle imprese o dalla cultura».Ma - ecco il punto - «in ogni caso bisogna sapere che la politica richiede qualità specifiche, richiede che si abbiano o si acquisiscano queste qualità perché la politica non può vivere di dilettantismi».
Dunque, la nobiltà della politica non è garantita soltanto dalla moralità di chi la pratica, ma richiede, assieme a questa, la comprensione della professionalità specifica richiesta.
Detto questo, «ci si schieri liberamentea destra o a sinistra, quello che conta è il senso della nobiltà della politica», la comprensione, assieme alla sua «insostituibilità», anche dei suoi «limiti», la «dedizioneall’interesse
generale».
Infatti, più tardi, lasciandoNapoli, il Presidente ha sintetizzato il suo pensiero in termini più freddi, sostenendo che «indipendentemente da come si arriva alla politica, facendone un impegno totale o provenendo dalla società civile, l’importante è rispondere alle sue esigenze».
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, presente alla cerimonia, ha definito «totalmente condivisibile» il messaggio del Capo dello Stato.

Paolo Passarini

Da www.LaStampa.it  del 16 Novembre 2009